Questa mattina Hunter Biden si è dichiarato non colpevole di tre accuse federali per aver scritto di essere tossicodipendente in un modulo per l’acquisto di una pistola compilato nel 2018.
Il suo avvocato, Abe Lowell, ha detto in tribunale che intende presentare una mozione per respingere le accuse, contestandone la costituzionalità. Hunter Biden ha ammesso di aver lottato contro la dipendenza dal crack durante quel periodo, ma i suoi avvocati hanno affermato che non ha infranto la legge.
I rinvii a giudizio per non aver detto la verità sui moduli d’acquisto di un’arma sono molto rari, meno del 3% dei casi e generalmente viene inflitta una multa e la confisca dell’arma. Inoltre una corte d’appello ha ritenuto che il divieto per i tossicodipendenti di possedere armi vìola il Secondo Emendamento. Il giudice questa mattina ha preso nota che Hunter Biden è stato ripetutamente sottoposto a test antidroga tutti negativi.
L’avvocato di Hunter Biden, dopo l’udienza fuori dal tribunale, ha detto ai giornalisti che il pubblico ministero si è piegato alle pressioni dei repubblicani, che hanno insistito sul fatto che il figlio del presidente democratico avesse patteggiato questa infrazione, e che le accuse sono il risultato delle pressioni politiche esercitate dagli avversari politici.
“Il presidente Trump e i suoi alleati del MAGA” hanno forzato la mano “al Dipartimento di Giustizia che ha cambiato la prassi che era stata finora usata nei casi simili a quello di Hunter Biden” ha affermato Lowell.

Hunter Biden ha lasciato il tribunale poco dopo l’udienza, salendo su un SUV nero e allontanandosi. La scadenza per la presentazione delle istanze preliminari del caso è il 3 novembre. Hunter Biden è stato rilasciato senza cauzione ma deve sottoporsi periodicamente ai test antidroga.
All’inizio di questa estate, Hunter Biden aveva accettato il patteggiamento che gli era stato offerto dal procuratore federale: si sarebbe dichiarato colpevole di due reati fiscali, saldando le tasse che non aveva pagato e avrebbe anche evitato il procedimento giudiziario per l’accusa di non aver detto che era tossicodipendente quando ha acquistato la pistola. Un risultato raggiunto dopo un’indagine durata anni da parte dei procuratori federali sui rapporti d’affari del figlio del presidente. L’accordo avrebbe fatto a meno di procedimenti penali.
Quanto era stato patteggiato è fallito dopo che il giudice che avrebbe dovuto firmare l’accordo aveva sollevato una serie di domande dopo che tre presidenti delle commissioni della Camera, tutti alleati di Trump, avevano mandato una lettera condannando il patteggiamento. Alla fine è stato nominato un avvocato speciale per gestire il caso.
Hunter Biden è stato incriminato solo per l’acquisto della pistola. Le accuse per le tasse non pagate in tempo e per altre iniziative finanziarie poco chiare potrebbero arrivare prossimamente da Washington o in California, dove Biden vive.

Gli avvocati della difesa sostengono che Hunter Biden è protetto dall’immunità che era stata proposta nel patteggiamento e per questo ha saldato le tasse che non erano state pagato con gli interessi e le penalizzazioni. Ora, però, il procuratore speciale David Weiss non è d’accordo. Weiss ricopre anche il ruolo di procuratore federale per il Delaware ed è stato originariamente nominato da Trump.
L’avvocato Lowell ha detto che intende presentare “una serie di mozioni”, inclusa una richiesta di archiviazione del caso sulla base dell’accordo di immunità patteggiato e poi respinto, affermando che intende chiedere un’udienza probatoria.
Al Congresso, i repubblicani della Camera stanno scavando cercando di collegare i poco chiari rapporti finanziari di Hunter Biden a quelli di suo padre attraverso un’indagine di impeachment. Sebbene siano sorte legittime domande sull’etica che circonda gli affari internazionali della famiglia Biden, finora non è emersa alcuna prova che dimostri che Joe Biden, nel suo incarico attuale o precedente, abbia abusato del suo ruolo istituzionale.
È probabile che le dispute legali si estendano fino al 2024, con i repubblicani desiderosi di distogliere l’attenzione dalle molteplici accuse penali affrontate dall’ex presidente Trump, i cui procedimenti giudiziari potrebbero svolgersi nello stesso momento.
Dopo essere rimasto in silenzio per anni, Hunter Biden ha assunto una posizione legale più aggressiva nelle ultime settimane, avviando una serie di azioni legali per la diffusione di informazioni personali prese dal suo laptop e dei suoi dati fiscali da parte di agenti dell’IRS che hanno testimoniato davanti al alle Commissioni del Congresso.
Hunter Biden aveva chiesto che l’udienza di oggi si svolgesse in remoto ma il giudice Christopher Burke non ha voluto, affermando che non ci sarebbe stato “un trattamento speciale”.