Il premio Nobel per la Fisica 2023 è stato assegnato dall’Accademia Reale delle Scienze, allo scienziato di origine francese Pierre Agostini, all’ungherese Ferenc Krausz e ad Anne L’Huillier, anche lei di origine francese, docente di fisica atomica all’università di Lund, per lo sviluppo del metodo sperimentale in grado di studiare la dinamica della materia, mediante la generazione di istanti di luce della durante di alcuni attosecondi (unità di misura del tempo pari a un milionesimo di nanosecondo), cioè con gli impulsi di luce più brevi mai creati dall’uomo, per osservare ciò che accade all’interno della struttura degli atomi e delle molecole.
La metodica può studiare i fenomeni più veloci, attraverso strumenti in grado di catturare immagini dei processi interni all’atomo. I tre fisici sono stati definiti “pionieri della ricerca sull’infinitamente piccolo” dai rappresentanti dell’Accademia che ha assegnato loro il premio. L’Accademia ha sottolineato l’aspetto innovativo della tecnica messa a punto dai tre ricercatori.
Anne L’Huillier è la quarta donna nella storia a ricevere il premio Nobel per la Fisica, continuando il percorso tracciato da Marie Curie nel 1903. Ferenc Krausz è il secondo ungherese a vincere il Nobel nel 2023 (dopo il premio per la Medicina andato alla scienziata pioniera dell’mRna, Katalin Karikó); Pierre Agostini è un fisico sperimentale dell’Ohio State University a Columbus.
L’importanza di questo metodo con impulsi di luce di attosecondi è cruciale perchè apre nuovi orizzonti nell’era dell’elettronica, come spiega il Nobel Giorgio Parisi, vicepresidente dell’Accademia dei Lincei: potrà portare ad applicazioni con conseguenze nella vita di tutti i giorni.”Grande e viva soddisfazione per i nuovi tre premi Nobel per la Fisica- commenta Parisi- che con i loro studi hanno fornito all’umanità strumenti per esplorare il mondo degli elettroni all’interno degli atomi e delle molecole. Le loro ricerche aprono strade inesplorate per la conoscenza che avranno riflessi sulla vita di tutti”.
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