Questa mattina il senatore Bob Menendez del New Jersey e sua moglie Nadine si sono dichiarati non colpevoli delle accuse federali di aver intascato tangenti in contanti e in lingotti d’oro per promuovere la concessione degli aiuti militarie umanitari all’Egitto e fare favori ad alcuni uomini d’affari che lo avrebbero ricompensato con centinaia di migliaia di dollari in contanti.
Menendez è entrato nel tribunale federale di Foley Square a Manhattan tenendo per mano la moglie. Dopo le formalità dell’arresto i due sono comparsi in aula per l’ufficializzazione del rinvio a giudizio. Menendez ha parlato solo quando il magistrato Ona Wang gli ha chiesto se aveva compreso le accuse contro di lui. Seth Faber, l’avvocato del senatore, ha ribadito la “non colpevolezza” del suo assistito. Stessa cosa per la moglie. Il magistrato ha deciso di rimettere in libertà Menendez con una cauzione di 100.000 dollari. Il senatore inoltre e dovrà consegnare tutti il passaporto personale, ma gli sarà permesso di conservare il passaporto ufficiale che gli permetterà di viaggiare fuori dagli Stati Uniti per affari governativi. Il giudice gli ha ordinato di non avere contatti al di fuori della presenza degli avvocati con i suoi coimputati, ad eccezione della moglie. Inoltre non può avere contatti al di fuori della presenza degli avvocati con i membri del personale del Senato, della commissione per le relazioni estere o di altre persone politiche.
Per Nadine, invece, è stata stabilita una cauzione di 250 mila dollari, garantita dalla sua casa a Englewood Cliffs, nel New Jersey e le è stato ritirato il passaporto. La coppia ha lasciato il tribunale stringendosi la mano e Menendez ha ignorato le domande dei giornalisti prima di sorridere a labbra serrate mentre saliva in macchina.
Anche due degli uomini d’affari, Jose Uribe e Fred Daibes, rinviati a giudizio con i Menendez, si sono dichiarati non colpevoli. Uribe è stato rilasciato con una cauzione di un milione di dollari, Daibes di 2 milioni. Il terzo incriminato, Wael Hana, ieri si era dichiarato non colpevole delle accuse e per lui la cauzione è di 5 milioni. Si era costituito martedì all’aeroporto Kennedy dopo essere tornato volontariamente dall’Egitto per affrontare le accuse.

La prossima udienza è stata fissata per lunedì 2 ottobre davanti al giudice Sidney Stein.
Nei giorni scorsi Menendez ha affermato che le accuse sono infondate e che è fiducioso che verrà esonerato e non ha intenzione di lasciare il Senato. Tuttavia, le richieste delle sue dimissioni sono sempre più numerose. L’ultima è quella del senatore dell’Illinois Dick Durbin, il secondo democratico al Senato. Al quale ha fatto eco il collega senatore del New Jersey Cory Booker, che ha affermato che “le accuse sono scioccanti e i dettagli specifici e inquietanti”.
Menendez ha chiesto un appuntamento per domani con il caucus democratico del Senato. Il senatore Ben Cardin ha anche detto che si aspetta di essere nominato formalmente presidente della commissione Esteri. Cardin aveva già ricoperto la carica di presidente ad interim l’ultima volta che Menendez era stato incriminato.
Gli inquirenti federali affermano di aver trovato durante la perquisizione in casa dei Menendez quasi 500 mila dollari in contanti, in gran parte nascosti nelle tasche dei vestiti appesi negli armadi, oltre a più di 100.000 dollari in lingotti d’oro.
Secondo l’accusa la moglie del senatore ha avuto un ruolo determinante nel raccogliere tangenti per centinaia di migliaia di dollari dai tre uomini d’affari del New Jersey che si erano rivolti a lei in cerca di aiuto da parte del marito.
Gli inquirenti sostengono che le ripetute azioni di Menendez abbiano favorito il governo egiziano. Dicono che Menendez abbia anche cercato di interferire nelle indagini penali che coinvolgevano Uribe e Daibes, facendo pressioni per insediare nel New Jersey uno US Attorney che Menendez credeva di poter influenzare.
Menendez, nelle sue prime dichiarazioni pubbliche dopo l’incriminazione della scorsa settimana, ha detto che il denaro trovato in casa sua è stato prelevato dai suoi conti di risparmio personali nel corso degli anni e che lo ha tenuto a portata di mano per le emergenze. Una delle buste piene di contanti trovate a casa sua, tuttavia, aveva il DNA di Daibes ed era contrassegnata con l’indirizzo del mittente. Gli inquirenti hanno anche detto che Hana aveva promesso di assumere la moglie di Menendez con un lavoro fantasma in cambio dele pressioni dell’influente senatore per facilitare la vendita di armi e i finanziamenti all’Egitto. I pubblici ministeri sostengono che Hana abbia anche pagato 23 mila dollari per il mutuo della casa di Menendez, abbia fatto assegni da 30 mila dollari alla società di consulenza di Nadine Menendez, le abbia dato soldi in contanti e abbia acquistato alcuni dei lingotti d’oro trovati nella casa della coppia. Secondo lo US Attorney del Southern District, Damian Williams, Menendez ha accettato insieme alla moglie “centinaia di migliaia di dollari” in tangenti tra il 2018 e il 2022.
Gli inquirenti, che avevano sotto osservazione il senatore hanno filmato incontri e cene tra Menendez e funzionari egiziani, affermano che Menendez ha fornito informazioni sensibili del governo americano ai funzionari egiziani e ha scritto una lettera ai colleghi del Senato incoraggiandoli a revocare il blocco di 300 milioni di dollari all’Egitto, uno dei principali destinatari degli aiuti militari e umanitari da parte degli Stati Uniti. Inoltre gli inquirenti federali hanno accusato Menendez di aver esercitato pressioni su un funzionario del ministero dell’Agricoltura americano affinché smettesse di opporsi a un accordo che conferiva alla società di Wael Hana il monopolio sulla certificazione che la carne americana che veniva esportata in Egitto soddisfacendo gli standard religiosi musulmani della macellazione islamica halal.