Una settimana di fuoco per la Corte Suprema, che dovrà pronunciarsi su numerosi temi caldi prima di andare in vacanza fino a settembre. L’evoluzione sociale degli Stati Uniti e i cambiamenti sono i temi sui quali si dovrà pronunciare un tribunale a maggioranza conservatrice.
Temi come Affirmative Action per l’ammissione nei college o la “licenza per discriminare” se una ditta privata non è d’accordo con l’orientamento sessuale del cliente, ma anche se un postino “evangelico” può essere costretto a lavorare la domenica.
Questa mattina gli alti magistrati hanno respinto l’appello dello Stato della Louisiana che cercava di impedire che la mappa delle circoscrizioni elettorali dello Stato per eleggere i parlamentari al Congresso venisse ridisegnata in modo da eliminare l’allargamento dei distretti elettorali nelle zone in cui i democratici sono favoriti e il restringimento di quelli, invece, in cui i repubblicani sono dati per favoriti.
Una tecnica chiamata “gerrymandering” usata per diluire, o condensare, i voti in un distretto perché l’elettorato vota solo per il candidato di quel distretto. Allargando la zona in cui si sa che sarebbe stato eletto un parlamentare del partito rivale, si “annuacquano” le possibilità di sconfitta anche per la circoscrizione elettorale confinante che, essendo contigua a quella allargata, perde i voti. Una mossa dei legislatori dello Stato della Louisiana nel tentativo di ridurre l’impatto del voto nero nelle altre zone rurali dello Stato.
Una decisione della Corte Suprema che ha rafforzato la parte fondamentale dello storico Voting Rights Act in un caso simile riguardante i distretti congressuali in Alabama. I magistrati hanno anche affermato che il caso dovrebbe essere risolto “prima delle elezioni del Congresso del 2024 in Louisiana”. Circa un terzo dei residenti della Louisiana sono neri. Più di un abitante dell’Alabama su quattro è nero.

La Corte Suprema dovrà poi rendere note le decisioni su “Affirmative Action”, pagamenti dei prestiti studenteschi e diritti LGBTQ.
Dei 10 casi su cui sono stati chiamati a giudicare, molti catturano l’attenzione del pubblico e potrebbero portare a opinioni infuocate che, inevitabilmente, avranno risvolti politici. Decisioni, inoltre che verranno emesse mentre piovono le accuse sui giudici di non essere trasparenti quando si tratta dei loro affari personali.
I magistrati dovranno decidere su “Affirmative Action” nelle ammissioni al college: Il tribunale sta valutando se le università potranno continuare a prendere in considerazione la razza come un fattore di ammissione. Le politiche di “Affirmative Action” sono diventate comuni negli anni ’60 e ’70 quando gli amministratori dei college cercavano di aumentare la diversità razziale e di genere nei loro campus. Nello specifico i magistrati dovranno decidere sui programmi di ammissione di Harvard e dell’Università della Carolina del Nord.
Durante le presentazioni del caso i magistrati conservatori pronti a pronunciarsi contro le scuole.
Al centro di un altro caso c’è una graphic designer, Lorie Smith, “punta di diamante” di un movimento evangelico, che cerca di espandere la sua attività e creare siti Web personalizzati per celebrare matrimoni, ma non vuole lavorare con coppie gay a causa delle obiezioni religiose al matrimonio tra persone dello stesso sesso. Lorie Smith non è ancora andata avanti con la sua nuova impresa commerciale a causa della legge sugli alloggi pubblici del Colorado. Secondo la legge, un’azienda non può rifiutarsi di servire persone a causa del loro orientamento sessuale. Smith, la cui azienda si chiama 303 Creative LLC, ha affermato di essere disposta a lavorare con tutte le persone, indipendentemente dal loro orientamento sessuale, ma pone il limite nella creazione di siti Web che celebrano il matrimonio tra persone dello stesso sesso perché esprimere un messaggio del genere sarebbe incoerente con le sue convinzioni.
Lo Stato del Colorado e i sostenitori dei diritti LGBTQ affermano che Smith sta strumentalizzando la vicenda per ottenere “una licenza per discriminare”.
I magistrati conservatori erano in sintonia con le argomentazioni fatte in aula dall’avvocato di Lorie Smith facendo capire che qualcuno che crea un prodotto personalizzato non può essere costretto dal governo a esprimere un messaggio che viola le sue convinzioni religiose.
La Corte Suprema sta anche prendendo in considerazione il programma di condono dei prestiti studenteschi del presidente Joe Biden, un’iniziativa volta a fornire una riduzione mirata del debito a milioni di studenti che finora è stata bloccata da contestazioni legali. Gli stati guidati dai repubblicani sono contrari al programma affermando che la mossa della Casa Bianca equivale a un tentativo illegale di cancellare circa 430 miliardi di dollari di prestiti con il pretesto della pandemia. In tribunale, il giudice capo John Roberts e alcuni altri conservatori sono sembrati scettici sul piano dell’amministrazione Biden.
Un ex postino, un cristiano evangelico, cerca di citare in giudizio il servizio postale perché non ha accolto la sua richiesta di non lavorare la domenica. Un tribunale di grado inferiore si era pronunciato contro il lavoratore, Gerald Groff, ritenendo che la sua richiesta avrebbe causato un “onere eccessivo” al servizio postale.