L’ex presidente Donald Trump è tornato in New Jersey dopo che nel primo pomeriggio nel tribunale federale di Miami è stato formalmente incriminato con 37 capi di imputazione, alcuni in base all’Espionage Act per non aver consegnato alle autorità i documenti federali.
Il giudice non ha posto cauzione e ha stabilito che Trump non possa parlare con il suo collaboratore Walt Nauta, anche lui incriminato, del caso in cui sono coinvolti. Terminata l’udienza l’ex presidente si è diretto all’aeroporto dove con il suo aereo ha fatto ritorno al suo golf club di Bedminster, in New Jersey, dove ha fatto un discorso carico di rancore tra gli applausi dei suoi sostenitori. Ha ribadito i suoi soliti temi. Si è dichiarato vittima di una congiura organizzata dallo stato profondo e da Biden. Di inquirenti federali che si rifiutano di incriminare il figlio del presidente così come si sono rifiutati di incriminare Hillary Clinton. Una persecuzione dei democratici che usano la macchina della giustizia come arma politica. L’ex presidente ha concluso il suo discorso affermando “Sono l’unico che può fermarli. Ricordatevi di votare per il 5 novembre 2024. È l’unico modo per sconfiggerli”.
Poche ore prima nell’aula del tribunale di Miami attraverso l’avvocato Todd Blanche che, assieme all’ex solicitor general della Florida Chris Kise, è subentrato ai due avvocati da lui silurati a sorpresa pochi giorni fa, l’ex presidente si è dichiarato non colpevole. Dei 37 capi d’accusa contestatigli trentuno sono per aver portato via dalla Casa Bianca documenti che andavano consegnati ai National Archives, cinque riguardano il tentativo di ostacolare la giustizia e trattenere documenti “riservati” e due sono relativi a false dichiarazioni rese all’Fbi dallo stesso Trump e dal suo aiutante, Walt Nauta.
Donald Trump è il primo ex presidente degli Stati Uniti ad essere rinviato a giudizio con accuse federali.
Poco dopo l’1:30 si era costituito negli uffici federali della procura, adiacenti al tribunale. È stato formalmente incriminato alle 3:00. Il procedimento giudiziario è durato meno di un’ora.
TRUMP: “Don’t forget, this persecution is being done by the same weaponized agencies that for seven years have been running illegal psychological warfare campaigns against the American people… We caught them spying on my campaign, Twitter Files and so much more..” pic.twitter.com/EOXCp2F9pf
— ALX 🇺🇸 (@alx) June 14, 2023
Con lui è stato anche incriminato il suo fedele assistente Walt Nauta, la persona che fisicamente spostava e nascondeva, secondo l’accusa, le casse di documenti riservati. A Trump e a Nauta sono stati letti i capi di accusa. Nauta non si è pronunciato. Quando il magistrato gli ha contestato i capi di imputazione Nauta ha chiesto un rinvio perchè il suo avvocato di Washington non è abilitato ad esercitare in Florida. Tornerà in tribunale il 27 di giugno.
Poco prima di entrare nel palazzo di giustizia, Donald Trump si era scagliato contro il procuratore Jack Smith che lo ha incriminato definendolo “un bandito”. “Questo è il bandito che Biden e il suo corrotto dipartimento dell’Ingiustizia mi hanno affidato, è un estremista pazzo ed un odiatore di Trump”, ha scritto l’ex presidente su Truth Social.
L’incriminazione formale è stata presieduta dal giudice Jonathan Goodman che ieri sera aveva deciso che non ci saranno né telecamere né macchine fotografiche nell’aula del tribunale o nel palazzo. Un’aula molto piccola, solo con una ventina di posti, quasi tutti presi dai giornalisti delle maggiori testate televisive e delle agenzie di stampa. Jack Smith, il Consigliere Speciale nominato dal Dipartimento della Giustizia per indagare sia sui documenti nascosti, sia sul tentativo insurrezionale del 6 gennaio, era in aula, accanto agli avvocati dell’accusa.
Lo schieramento delle forze dell’ordine fuori dall’aula di giustizia è stato veramente imponente. Il tribunale era circondato da un cordone di sicurezza da ieri pomeriggio.
Davanti al palazzo del tribunale hanno dimostrato alcune centinaia di sostenitori dell’ex presidente con cappelli MAGA e bandiere americane o striscioni con il nome dell’ex presidente.
Non è chiaro quello che è successo dopo che l’ex presidente si è costituito. Non gli sono state messe le manette e non è stato fotografato per la classica foto segnaletica, ma gli sono state prese elettronicamente le impronte digitali. La prassi federale impone anche che alle persone arrestate, imputate di crimini federali, venga preso il DNA. Non si sa se questa procedura sia stata eseguita anche per Trump e per Nauta. Nella sua precedente incriminazione a New York erano state solo prese le impronte digitali, ma nel caso di Miami la situazione è ben diversa perché per lui le accuse sono federali e quindi hanno implicazioni ben più ampie e regole diverse.
TRUMP: “This day will go down in infamy and Joe Biden will be forever remembered as not only the most corrupt president in the history of our country but perhaps even more importantly the president who together with a band of his closest thugs, misfits and Marxists tried to… pic.twitter.com/7AjYxuBmCL
— ALX 🇺🇸 (@alx) June 14, 2023
Questa udienza preliminare è stata presieduta dal magistrato Jonathan Goodman e non il giudice distrettuale Aileen Cannon, la quale, invece, presiederà la fase dibattimentale. Il giudice Goodman ora dovrebbe fissare una data del processo entro i prossimi 75 giorni.
Dopo aver lasciato il tribunale l’ex presidente e Walt Nauta hanno fatto una breve sosta in un ristorante cubano, festeggiati dai clienti del ristorante che in coro gli hanno cantato “Happy Birthday”. Domani l’ex presidente compità 77 anni. Un buon compleanno al quale Trump ha risposto pagando il conto per tutte le persone presenti.
In un messaggio carico di retorica messo martedì sera sul suo social media, Trump ha detto che, se sarà eletto di nuovo alla Casa Bianca nel 2024, nominerà il suo “vero procuratore speciale” per “perseguire” Joe Biden e la sua “famiglia criminale”: “Nominerò un procuratore speciale per aprire le indagini sul presidente più corrotto della storia degli Stati Uniti, Joe Biden, l’intera famiglia criminale Biden. E tutti gli altri coinvolti nella distruzione delle nostre elezioni, dei confini e del Paese stesso”. Trump ha anche rilanciato un sondaggio Interactive Polls dei candidati alle primarie repubblicane che lo dà al 68,8% davanti al governatore della Florida Ron DeSantis (26,4%), al senatore Tim Scott (3,2%) e al vicepresidente Mike Pence (1,5%).
Un altro candidato, l’ex governatore del New Jersey Chris Christie, ha criticato Trump per la sua gestione di documenti riservati, affermando che l’ex presidente non ha nessuno da incolpare se non sè stesso.
Christie ha fatto queste osservazioni durante un incontro con gli elettori organizzato dalla CNN moderato da Anderson Cooper.
“È arrabbiato ed è vendicativo”, ha detto Christie di Trump. “E lui lo ha già detto. Sono convinto che se dovesse tornare alla Casa Bianca, trascorrerà i prossimi quattro anni a regolare i conti”.
Donald Trump ha “sbagliato” afferma l’ex segretario di Stato Mike Pompeo intervistato da Fox News. “Se le accuse sono vere le sue azioni non sono in linea con l’impegno a “proteggere i soldati americani”.