Il governatore della Florida Ron DeSantis si è candidato. Ha lanciato la sfida all’ex presidente Donald Trump per ottenere la nomina del partito. Chi vincerà le primarie sarà il candidato del GOP che nel novembre 2024 sfiderà l’attuale presidente Joe Biden.
E l’annuncio della sua candidatura avviene con un colloquio su Twitter, usando Twitter Space, con il proprietario del social Elon Musk, che è un suo sostenitore. Evento moderato dall’imprenditore David Sacks. Un video che apre ufficialmente la campagna elettorale e che mette in risalto il rischioso connubio tra politica e informazione.
La comunicazione via twitter però non decolla ed è un piccolo disastro all’inizio .
Nel 2016 Donald Trump strinse il patto con l’impero Murdoch: Fox News cavalcò la popolarità dell’ex presidente raggiungendo ascolti record da parte di un pubblico ammaliato dal populismo antiestablishment di Trump il quale, a sua volta, trasformò la rete televisiva in una macchina per la sua propaganda. E finì male per tutti e due: Trump perse la Casa Bianca e la Fox News, oltre a perdere la credibilità, è tempestata dalle cause giudiziarie, e dai risarcimenti danni, per aver diffuso le bugie elettorali dell’ex presidente.
Ron DeSantis per anni è stato un seguace di Trump, tanto che l’ex presidente lo ha spesso pubblicamente elogiato e, fino allo scorso anno, lo ha trattato come un suo pupillo. La musica è cambiata quando è stato chiaro che sarebbe diventato un serio rivale politico che inevitabilmente porterà via voti dal movimento conservatore dei MAGA.

Più istruito di Trump, laureato con borse di studio a Yale e alla scuola di legge di Harvard, il servizio militare lo ha fatto nella Navy dove era pubblico ministero militare. Conservatore, ha fatto sua l’ideologia di Barry Goldwater che nel 1964 proclamò senza timore che “l’estremismo in difesa della libertà non è un difetto”. Peraltro una visione ideologica del passato già bocciata dagli americani.
E da qui la sua lotta all’immigrazione, all’aborto e alla “cancel culture” e a “woke”, le nuove ideologie sociali della sinistra americana per lo scontro non solo sul razzismo e sulla discriminazione della popolazione afro-americana, ma anche per il rispetto alla comunità LGBTQIA+ e al sessismo e alla violenza sulle donne, gay e trans articolando la sua posizione regressiva, senza lasciare spazio all’ambiguità
E’ stato lui che ha inviato decine di immigrati in aereo a Martha’s Vineyard, la piccola isola del Massachusetts considerata simbolo dei “radical chic” democratici del New England. Ha firmato e poi ampliato un disegno di legge – meglio noto come la norma “Don’t Say Gay” – che vieta di discutere le questioni di genere e i problemi LGBTQ nelle scuole pubbliche della Florida.
Questa misura è stata denunciata per il suo carattere discriminatorio anche dalla Disney in Florida. Piccato da queste accuse DeSantis prima ha risposto cercando di eliminare i privilegi di autogestione amministrativa concessi alla compagnia e poi, quando la Disney con una manovra ha tolto tutti i poteri decisionali al board nominato da DeSantis, il governatore ha minacciato di costruire una prigione affianco al parco divertimenti. Minaccia ritenuta da Disney una vendetta del governo come punizione per aver esercitato la propria libertà di espressione e che ha portato la compagnia ad avviare un’azione legale conto il governatore. Azioni criticate dalla maggior parte degli stessi repubblicani che non vogliono interferenze politiche nella gestione del “business”. Poi si è unito ai conservatori online che si sono mobilitati contro la birra Bud Light per aver collaborato con un influencer trans sui social media per una campagna di marketing. Il team di DeSantis ha quindi pubblicato un video feroce in cui vengono derisi gli atleti trans e il governatore ha condiviso in un’intervista che non avrebbe mai più bevuto Bud Light.

Italoamericano di quarta generazione, cattolico sostenitore della lobby fondamentalista protestante Family Research Council Action PAC, ha firmato una legge che vieta gli aborti a sei settimane, ovvero prima che la maggior parte delle donne si renda conto di essere incinta. E ha rimosso un procuratore eletto che aveva promesso che non avrebbe incriminato le donne che non avessero rispettato le nuove restrizioni sull’aborto o i medici che prescrivono cure ormonali per cambiare sesso. E come molti conservatori pro-life è un convinto sostenitore del diritto di acquistare armi.
Il Team Trump è livido. “Questo è uno dei lanci di campagna più insoliti della storia moderna. L’unica cosa meno riconoscibile del lancio di una campagna di nicchia su Twitter è l’after party di DeSantis al super elitario resort Four Seasons di Miami”, ha dichiarato Karoline Leavitt, portavoce del super PAC di Trump.
E lo stesso ex presidente liquida il suo ex delfino e ora rivale definendolo “Rob DeSanctimonious”, come dire “Ladro l’Ipocrita”.
“Guarda, Rob DeSanctimonious è venuto da me chiedendo aiuto”, ha scritto sulla sua piattaforma Truth Social, riferendosi alle elezioni governative della Florida del 2018. “Stava perdendo male, di 31 punti, contro il popolare Assessore per l’agricoltura Adam Putnam. Era pronto per gettare la spugna dopo una campagna terribile! Mi ha detto che aveva un’ultima possibilità, il mio appoggio politico e la mia approvazione, che anche Putnam e tutti gli altri volevano”. Trump ha detto di aver scelto di sostenere DeSantis “e in un solo giorno, è passato da sconfitto a vincitore”. “Con 3 GRANDI INTERVENTI DI TRUMP, ha VINTO LE ELEZIONI GENERALI in modo sconvolto”, ha aggiunto l’ex presidente. Chiudendo il suo commento con la parola “SLEALE!!!”
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