La pace in Irlanda del Nord non era inevitabile, è stato il risultato di un duro sforzo negoziale e di chi vi s’impegnò.
Lo ha sottolineato il presidente Joe Biden a Belfast celebrando come un successo storico i 25 anni dell’accordo di pace del Venerdì Santo del 1998 all’Ulster University. Biden ha esaltato la mediazione condotta allora dal senatore Usa George Mitchell ricordandone le parole sui negoziati: 700 giorni di fallimenti e uno di successo.
Ha quindi ribadito che proteggere quell’accordo resta una priorità per gli Usa, promettendo nuovo sostegno economico all’Ulster: Pace e opportunità economiche vanno insieme.
“La vostra storia è la nostra storia”, ha dichiarato Biden, per poi aggiungere: “Ma cosa ancora più importante, il vostro futuro è il futuro dell’America”. Nel corso del suo intervento all’ateneo di Belfast dal tono molto sentito ed empatico ha sottolineato più volte la vicinanza degli Stati Uniti alla provincia del Regno Unito, anche da un punto di vista prettamente personale, menzionando diversi ricordi che lo legano alla terra dal passato turbolento.
Una delle parole che ha ripetuto più volte è stata hope (speranza), riferita sia agli sforzi compiuti per arrivare all’accordo di pace del Venerdì Santo siglato nel 1998 sia proiettandola nel futuro. “L’Irlanda del Nord non tornerà indietro”, ha sottolineato il presidente Usa, aggiungendo che il Good Friday Agreement ha insegnato alle persone che “quando le cose sembrano fragili, è allora che c’è più bisogno di speranza e duro lavoro”. Ha anche ridimensionato la differenza tra le due comunità, quella cattolica e quella protestante a lungo contrapposte, riferendosi all’accordo che fu firmato a pochi giorni dalla Pasqua cristiana: un ulteriore segnale di speranza.
Sul filo della memoria il leader Usa è tornato poi ai giorni dei negoziati, quando era un senatore con molti anni di esperienza alle spalle, e ancora più indietro al 1991, quando visitò la provincia, notando quanto sia cambiata da allora. Ha anche scherzato facendo sorridere il pubblico sulle sue origini irlandesi e parlato di una sua possibile discendenza britannica: l’ex ambasciatore americano nel Regno Unito gli regalò una copia di un libro sul capitano George Biden della Royal Navy.