L’amministrazione di Joe Biden ha incolpato quella del predecessore Donald Trump per la caotica ritirata delle truppe statunitensi dall’Afghanistan – che hanno consentito al regime talebano di tornare al potere nel giro di poche settimane.
È questa la sintesi di un report di 12 pagine pubblicato dalla Casa Bianca. Biden sarebbe stato “fortemente condizionato” dalle scelte di Trump, e specialmente dall’accordo firmato nel 2020 per terminare il conflitto con i fondamentalisti islamici – malgrado l’amministrazione dem ammette che avrebbe dovuto iniziare prima l’evacuazione dei civili.
Il report è stato realizzato dal Dipartimento di Stato e dal Pentagono ed è stata consegnato giovedì al Congresso. Il contenuto integrale del documento rimane confidenziale, ma un riassunto dello stesso è stato reso pubblico dal Consiglio di Sicurezza Nazionale della Casa Bianca.
Alla fine di agosto 2021, il repentino ritiro dal Paese costò la vita a 13 soldati americani e a oltre 200 afghani. L’aeroporto di Kabul divenne allora il teatro di scene strazianti, laddove un gran numero di persone tentava di fuggire dai Talebani dopo la caduta del Governo afghano. Il 26 agosto, peraltro, un attacco all’aeroporto da parte di due attentatori kamikaze uccise 170 afghani e 13 soldati statunitensi.
“Le transizioni sono importanti”, ha detto il Consigliere per la sicurezza nazionale John Kirby alla presentazione della sintesi. “Questa è la prima lezione che abbiamo imparato. E all’amministrazione entrante non ne è stata concessa molta”.
Secca la replica dell’ex presidente Trump, che sul social network Truth ha accusato “i deficienti alla Casa Bianca” di giocare “un nuovo gioco di disinformazione – incolpare “TRUMP” per la loro grossolana incompetenza nella ritirata dall’Afghanistan”. “Biden è responsabile, nessun altro!”, ha puntualizzato il magnate newyorkese recentemente rinviato a giudizio.