Atterrerà a New York tra poche ore col suo jet partito da Mar-a-Lago. Dormirà alla Trump Tower – ammesso che riesca a dormire – e quindi si presenterà spontaneamente, nei termini previsti al Palazzo di Giustizia, per farsi prendere le impronte digitali e le foto segnaletiche. Ascolterà la lettura di circa 30 capi di accusa che rimarranno segreti fino all’ultimo momento. Quindi si dichiarerà “non colpevole” e verrà rilasciato quasi certamente senza cauzione fino al processo.
Tutta la procedura legale che i grandi media americani chiedono venga trasmessa in diretta televisiva, non durerà più di 25 minuti se non ci saranno intoppi. Dovrà iniziare alle 14:15 del pomeriggio di martedì e concludersi prima delle 15:00. Subito dopo Donald Trump sarà libero di tornare in Florida nel resort di Palm Beach che aveva da poco lasciato e che adesso è diventato il nuovo quartier generale per la sua prossima campagna elettorale – già avviata e che Trump ha già detto di voler proseguire anche da indagato o addirittura da carcerato. E dalla quale martedì sera terrà il primo comizio a inviti della sua nuova vita di candidato-indagato.
Trump è convinto di avere sette vite (almeno politiche), forse perché in Florida respira aria di mare tutti i giorni. Chiede ai suoi fan – che già comprano magliette “Trump 2024” pagandole una fortuna perché includono una donazione alla sua campagna – di farsi sentire e protestare per impedire che contro di lui la macchina della giustizia compia un’atroce ingiustizia e lo consideri colpevole di aver violato la legge. Minaccia rischi di disdordini violenza e morte.
Gli avvocati dell’ex presidente hanno fatto sapere attraverso i social che vogliono trasferire il processo da Manhattan a Staten Island, dato che il giudice al quale è stato assegnato il caso “non lo ama”. In seconda battuta, non appena si conosceranno i capi di imputazione, i legali presenteranno la richiesta di “annullamento” – non è chiaro su quali basi, ma in ogni caso servirà a prendere tempo. Ormai a poche ore dal suo arresto, con 36.000 poliziotti in stato di allerta, con le transenne già pronte a bloccare le strade per frenare e contenere le attese masse di dimostranti trumpiani, mancano solo i dimostranti.
Davanti alla Trump Tower sulla Quinta Avenue a Manhattan c’era solo una donna con una maglietta da sostenitrice, ma pochi metri più lontano c’erano decine di dimostranti anti-Trump con cartelli che dicevano “sbattetelo in galera”.
“State certi che ribalteremo ogni accusa”, dice l’avvocato Joe Tacopina, parte del team legale e portavoce dell’ex presidente indagato. “Non abbiamo ancora visto i capi di imputazione e nemmeno chiesto che ci venga affidato un altro giudice per il processo. Vedremo come si mettono le cose….”

A New York però scatta in queste ore la tolleranza zero sulle proteste. Tutti hanno il diritto di manifestare pacificamente ma non verranno permessi disordini e azioni violente. Se fosse necessario, la governatrice dello Stato Kathy Hochul si è già detta pronta a mobilitare la Guardia nazionale. Ma non sarà necessario. La presenza di Donald Trump a New York sarà una toccata e fuga. Il Secret Service ha già fatto sapere che subito dopo la lettura del capo d’imputazione e dell’arresto formale – con la scrittura del suo nome nel registro degli accusati – Donald Trump risalirà sul suo aereo per far rientro a Mar-a-Lago e salutare col suo comizio la nuova stagione di candidato-indagato.
Una pagina politica nuova per lui ,con molti rischi e ben più gravi capi di accusa che aleggiano – come la richiesta di falsificare il conteggio delle schede in Georgia (la sua telefonata è tutta registrata). O l’istigazione della folla che ha assalito il Congresso il 6 gennaio, perché lui non voleva lasciare pacificamente il potere dopo essere stato sconfitto.