Ieri ha annunciato con un tweet la sua candidatura per le presidenziali del 2024 e oggi Nikki Haley, ex governatore della Carolina del Sud e ambasciatrice degli Stati Uniti presso le Nazioni Unite, ha tenuto il suo primo comizio a Charleston, in South Carolina, per lanciare la sua campagna elettorale. Finora lei è l’unica repubblicana che ha sfidato l’ex presidente Donald Trump.
Haley, 51 anni, ha infranto le barriere quando è stata eletta governatore della Carolina del Sud nel 2010, diventando la prima donna a guidare lo stato e il primo governatore indiano-americano eletto negli Stati Uniti. E se dovesse vincere le primarie come candidata repubblicana alla presidenza stabilirebbe un nuovo primato.
Nikki Haley è salita sul palco presentata al pubblico dal congressman della Carolina del Sud Ralph Norman, uno stretto alleato di Trump.
Nel suo comizio Haley si è lamentata del fatto che i repubblicani abbiano perso il voto popolare in sette delle ultime otto elezioni, inclusa la vittoria di Trump nel 2016, e ha affermato che si tratta di una tendenza “che deve cambiare. È tempo per una nuova generazione di leadership”, ha più volte ribattuto senza mai nominare l’ex presidente e generalizzando sui politici anziani tanto da proporre un test obbligatorio per la competenza mentale per i politici di età superiore ai 75 anni, una frecciata implicita al presidente Biden e al suo ex capo, l’ex presidente Trump.

“Dobbiamo cambiare pagina, dobbiamo cambiare Washington, dobbiamo cambiare politica, siamo imprigionati da vecchie idee e scoloriti personaggi politici”. Molte frasi ad effetto. “L’America è un Paese migliore senza le divisioni”. “E’ arrivato il momento di unirci”. “Io vedo un’America forte e unita”. Qualche frecciata ai democratici, soprattutto a Kamala Harris “più interessata a farsi pubblicità che a risolvere i problemi”.
Un comizio che è sembrato più un machiavellico accostamento con molti distinguo, esaltando la sua gioventù, le sue nuove idee, per proporsi come eventuale running mate di Donald Trump, se l’ex presidente dovesse superare la fase delle primarie.
Haley all’inizio del suo discorso ha elogiato John Hagee, un pastore e telepredicatore, che è intervenuto sul podio prima di lei per fare l’invocazione. “Voglio essere te quando sarò grande”, ha detto Haley. Dimenticando che il pastore ha una lunga storia per le sue osservazioni controverse. Nel 2008 quando John McCain si era candidato alla presidenza per il partito repubblicano ha respinto il suo appoggio politico dopo che uscì fuori un video in cui Hagee affermava durante un sermone che l’Olocausto faceva parte del piano di Dio per guidare gli ebrei in Palestina.
Nata a Bamberg, nella Carolina del Sud, da immigrati indiani, Haley è diventata famosa durante i suoi due mandati come governatrice, in particolare dopo aver ordinato la rimozione della bandiera confederata nei palazzi governativi della South Carolina. Decisione presa nel 2015 dopo la sparatoria a sfondo razziale in una chiesa in cui un suprematista bianco uccise nove persone.
È entrata a far parte dell’amministrazione Trump come ambasciatrice degli Stati Uniti presso le Nazioni Unite nel gennaio 2017 e ha lasciato l’incarico alla fine del 2018.
Thank you to @TeamHaley for coming out today and supporting us. YOU are the reason we are fighting.
Let’s do this! 👊🏽🇺🇸 #StrongAndProud pic.twitter.com/IFvg8WNvOP
— Nikki Haley (@NikkiHaley) February 15, 2023
La prima cosa da sapere su Nikki Haley è che non ha mai perso una elezione. I suoi oppositori la sottovalutano a loro rischio e pericolo, afferma Dave Wilson, presidente del Palmetto Family Council, un gruppo cristiano evangelico con sede nella Carolina del Sud.
“Poche persone capiscono quanto Nikki Haley faccia bene la politica spicciola, quella diretta con gli elettori”, ha detto. “Nikki si sedeva e distribuiva dolci e cornetti all’ingresso delle zone meno sicure della città. Indossava un paio di jeans e un paio di stivali e andava al bar dove stavano i motociclisti, si sedeva lì e parlava con loro.”
Un modo di incontrare direttamente gli elettorato che le tornerà utile in luoghi come Iowa e New Hampshire, i due stati che detengono voti prima della Carolina del Sud nel calendario delle primarie repubblicane.