Il presidente Biden è tornato ieri di prima mattina alla Casa Bianca dopo aver trascorso il weekend a Camp David dove, con i suoi collaboratori più stretti, ha preparato il suo discorso sullo Stato dell’Unione che terrà stasera alle 9 al Congresso riunito in sessione congiunta.
Un anno difficile quello attraversato dal Paese tra il discorso dello Stato dell’Unione dello scorso anno e quello di domani, segnato dai cronici problemi che la politica non sa e non vuole risolvere. Dalla violenza delle sparatorie di massa, dalla brutalità della polizia, alla decisione della Corte Suprema sull’aborto e all’eterno ginepraio della regolarizzazione dell’immigrazione. Problemi decennali che i due partiti, anche quando hanno la maggioranza alla Camera e al Senato, non vogliono affrontare.
Alla vigilia del discorso sullo Stato dell’Unione un sondaggio del Washington Post-ABC News evidenzia come gli americani siano scettici sull’incisività della presidenza Biden. Il capo della Casa Bianca per controbattere questo graffiante giudizio domani parlerà dei successi ottenuti dalla sua amministrazione. E Biden, anche se ancora ufficialmente non lo ha detto, punta ad un secondo mandato alla Casa Bianca. Quindi quello di domani sera sarà un discorso carico di ottimismo sul futuro del Paese ricordando agli americani che molte delle leggi che ha firmato durante la prima metà del suo mandato sono solo ora in fase di attuazione. Aggiungendo quello che è diventato il suo mantra, che per fare progredire il Paese Democratici e Repubblicani dovranno lavorare insieme, a dispetto delle sfide come il tetto di spesa del bilancio federale o le indagini che le commissioni, ora a maggioranza repubblicana, vogliono lanciare sulla sua amministrazione e sulla sua famiglia.
Il sondaggio rileva che il 62% degli intervistati ritiene che Biden abbia realizzato “poco” o “poco o niente” durante la sua presidenza, mentre il 36% afferma che ha realizzato “molto” o “una buona quantità”. Secondo il sondaggio, le iniziative di Biden, dal miglioramento delle infrastrutture del Paese, al rendere i veicoli elettrici più accessibili, alla creazione di posti di lavoro, non hanno avuto quell’impatto sulla società che la Casa Bianca sperava.
L’anno scorso Biden aveva dedicato i primi 11 minuti del suo discorso sullo Stato dell’Unione a sostenere l’Ucraina pochi giorni dopo che il paese era stato invaso dai soldati russi. E anche quest’anno il conflitto Mosca-Kiev verrà discusso, ma con sostanziali differenze: se la Russia non ha ottenuto quel rapido successo militare che ci si aspettava un anno fa, più a lungo continuano i combattimenti, più difficile sarà per Biden mantenere il sostegno all’Ucraina sia tra gli americani che tra gli alleati europei.
Sin dal suo primo discorso sullo Stato dell’Unione Biden ha chiesto una riforma dell’immigrazione. Non è successo e probabilmente ne parlerà anche domani sera. I repubblicani gli addossano tutte le responsabilità della crisi al confine con il Messico tanto che la scorsa settimana, la Commissione Giustizia della Camera guidata dal GOP ha aperto la prima di una serie di udienze su “la crisi dei confini di Biden”.
Ci sarà anche spazio per la misteriosa sonda cinese abbattuta vicino le coste della South Carolina. E sui documenti riservati trovati dai suoi avvocati in un suo ex ufficio e nel garage della sua casa di Wilmington. “Documenti dimenticati e non sottratti” affermano gli avvocati del presidente per differenziarli da quelli nascosti a Mar A Lago dall’ex presidente Donald Trump che per mesi si è rifiutato di restituirli ai National Archives che glie li richiedevano.
E poi la lotta all’inflazione, che secondo il sondaggio USA TODAY/Università di Suffolk effettuato a dicembre, è il problema più sentito dalla maggioranza degli americani. Mentre l’inflazione sembra in fase di raffreddamento, persistono i timori che il paese possa entrare in recessione quest’anno. Nonostante questa preoccupazione, il Dipartimento del lavoro ha riferito venerdì che i datori di lavoro hanno aggiunto 517.000 posti di lavoro a gennaio, un record tanto che molti economisti ora pensano che l’inflazione potrebbe continuare a diminuire anche se le aziende continueranno ad assumere.
Un discorso sullo Stato dell’Unione in chiave elettorale che punterà sui successi e sull’ottimismo, una visione rosea sul futuro del Paese quella che verrà dipinta dal presidente che poi subito dopo andrà Wisconsin e giovedì in Florida per continuare a ricordare agli americani i traguardi ottenuti dalla sua amministrazione. Un discorso che farà da preambolo alla sua decisione di avere altri quattro anni di Casa Bianca per finire il lavoro da lui avviato. Per ora il partito è con lui. Non ci sono sfidanti se dovesse decidere di ricandidarsi.