Founded by Stefano Vaccara

Subscribe for only $6/Year
  • Login

Editor in Chief: Giampaolo Pioli

VNY La Voce di New York

The First Italian English Digital Daily in the US

English Editor: Grace Russo Bullaro

  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
  • People
  • Arts
  • Lifestyles
  • Food & Wine
  • Travel
  • Sport
  • Video
  • English Edition
No Result
View All Result
VNY
  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
  • People
  • Arts
  • Lifestyles
  • Food & Wine
  • Travel
  • Sport
  • Video
  • English Edition
No Result
View All Result
VNY La Voce di New York
No Result
View All Result
in
Politica
January 7, 2023
in
Politica
January 7, 2023
0

Il quindicesimo voto è quello buono: McCarthy nuovo speaker della Camera

Per quattro giorni e 14 votazioni i ribelli lo hanno sbeffeggiato ridimensionando il suo potere

Massimo JausbyMassimo Jaus

Republican Leader Kevin McCarthy pledged urged his fractious conference to act respectfully. EPA/JIM LO SCALZO

Time: 4 mins read

Alla fine McCarthy ce l’ha fatta. Un drammone politico con suspense ha chiuso nella notte una settimana cruciale per nominare lo speaker, il capo della maggioranza repubblicana alla Camera. Ci sono voluti 15 scrutini, ore e ore di discussioni a porte chiuse per cercare di convincere i cinque ribelli a dargli il voto perché le loro resistenze hanno bloccato la sua nomina, nonostante che, secondo il New York Times, lo stesso Donald Trump abbia negoziato con gli irriducibili per ammorbidire le loro posizione.

Per quattro giorni e 14 votazioni i ribelli lo hanno sbeffeggiato, ridimensionando il suo potere, estorcendogli concessioni che renderanno precario il suo lavoro. Umiliazioni dopo umiliazioni per poi essere deriso alla 14ma votazione da Mat Gaetz che gli ha negato con uno sberleffo il voto della vittoria. Ma lui, McCarthy, non ha ceduto e si è andati al quindicesimo scrutinio. E alla fine ha ottenuto l’investitura con 216 voti.

Nel pomeriggio si era aperto più che uno spiraglio nel partito repubblicano per far ottenere a Kevin McCarthy i voti necessari ed essere finalmente eletto Speaker della Camera. Quindici dei 20 ribelli si erano allineati quando si sono resi conto che non c’era altro che McCarthy potesse concedere. Solo cinque ancora si opponevano alla sua elezione: tra tutti Matt Gaetz, il parlamentare della Florida legato a Trump, accusato dagli inquirenti di avere avuto una relazione sessuale con una minorenne. Ed è stato lui con il suo voto che ha negato a McCarthy la vittoria al 14mo scrutinio.

Lauren Boebert – Wikimedia

Poi, però ci ha ripensato e quando sembrava che non ci fossero più speranze per McCarthy, ha fatto un passo indietro, affermando che alla 15ma votazione si sarebbe astenuto, un modo questo per dare il voto di maggioranza a McCarthy. E così è stato. Con lui anche gli altri irriducibili: Lauren Boebert, la “Calamity Jane” evangelica del Congresso, sopravvissuta alle elezioni di Mid Term in Colorado per una manciata di voti dopo che McCarthy non aveva finanziato la sua campagna elettorale.

Un’offesa che la Boebert gli ha fatto pagare. Andy Biggs, il leader del Freedom Caucus, lo “zoccolo duro” dei repubblicani, e forse il parlamentare che ha divulgato con maggior foga le bugie elettorali di Trump. Ma Biggs anche se malvolentieri alla tredicesima votazione aveva già votato per McCarthy e così ha fatto anche questa sera. Eli Crane, il neoeletto dell’Arizona che con il suo non voto, anche se non è ufficialmente parlamentare, ha abbassato il quorum facilitando la vittoria di McCarthy. 

Bob Goods, l’evangelico della West Virginia che imputa a McCarthy la sua sete di potere si è astenuto così come Matt Rosendale l’unico congressman del Montana, che accusa il leader repubblicano di essere un opportunista politico. Personalismi e vendette che alla fine sono stati accantonati. Non lo hanno votato, ma non lo hanno bocciato. E per McCarthy è arrivata strisciando la vittoria. Sarà lui il leader, ma di sicuro il partito non lo segue.

Nel corso della giornata e poi nel tardo pomeriggio c’erano stati negoziati febbrili e, secondo fonti informate, McCarthy aveva dato nuove concessioni ai ribelli pur di ottenere il loro voto. In particolare avrebbe promesso un taglio alle spese per la difesa da 75 miliardi di dollari proprio nel giorno in cui l’amministrazione di Joe Biden ha annunciato un nuovo ingente pacchetto di armi da 3 miliardi di dollari all’Ucraina. L’intesa a cui i ribelli repubblicani hanno battuto è quella di mettere un tetto alle spese del governo per il 2024, fermandole ai livelli del 2022.

Una posizione contro la corrente maggioritaria repubblicana, sempre a favore di un robusto bilancio per la Difesa. Una proposta che si scontrerà con gli altri falchi del partito che invece vogliono questi aumenti per contrastare il potenziale militare di Cina e Russia. 

Che le cose si stessero muovendo lo si era capito alla dodicesima votazione in cui, per la prima volta, McCarthy con 213 preferenze aveva ottenuto più voti del candidato democratico Hakeem Jeffries a sostegno del quale il partito è rimasto compatto sin dall’inizio del processo elettorale. Non ci sono stati i 218 necessari per essere nominato speaker ma è stato il chiaro segnale che la situazione si andava sbloccando.

House Republican Leader Kevin McCarthy (C) is surrounded by members of the news media as he walks through National Statuary Hall on the way to the House chamber in the US Capitol – EPA/MICHAEL REYNOLDS

Un risultato replicato, con un voto in più, anche nella tredicesima votazione. E poi il dramma della 14ma votazione con Mat Gaetz e Lauren Bobert, l’uno accanto all’altra, che hanno negato la vittoria a McCarthy. E poi la rabbia dei compagni di partito, i litigi a bordo campo quando due parlamentari sono quasi venuti alle mani, i ripensamenti, il volto teso di McCarthy quando tutto sembrava perduto. 

Resta un mistero per ora il prezzo che McCarthy ha dovuto pagare per cercare di ottenere l’astensione degli irriducibili. Da giorni circolano voci che avrebbe accettato di consentire la norma in cui anche un singolo deputato può chiedere un voto di sfiducia per allontanarlo dalla carica di speaker. Inoltre il Freedom Caucus, l’ala destra del partito, manderebbe un terzo dei membri alla Commissione Regolamenti, quella che controlla quali leggi mandare in aula per la discussione. E quelli del Freedom Caucus vogliono anche posti sicuri in altre commissioni della Camera. Ma su questi cambiamenti ci sarà molto da discutere perché le Commissioni vengono formate, da sempre, in base all’anzianità di servizio dei parlamentari.

Se McCarthy avesse realmente accettato le modifiche volute dal Freedom Caucus potrebbe scoppiare la rivolta dei moderati all’interno del partito e alcuni parlamentari potrebbero abbandonare il GOP per passare con gli indipendenti rendendo impossibile per McCarthy gestire la maggioranza. Dopo tutte queste concessioni McCarthy è riuscito ad assicurarsi i voti di cui aveva bisogno, ma emerge come un leader indebolito, incapace di controllare il suo partito dove una minoranza riesce a bloccare la maggioranza.

Si riprende lunedì, dopo aver superato ampiamente il record del numero di votazioni per lo Speaker che risale al 1859, alla vigilia della guerra di secessione. Rimane l’imbarazzo per questa faida politica trasmessa in mondovisione, ma anche questa disfunzionalità parlamentare deve essere vista come una forma di libertà in un paese democratico. 

Share on FacebookShare on Twitter
Massimo Jaus

Massimo Jaus

Massimo Jaus, romano e tifoso giallorosso. Negli Stati Uniti dal 1972. Giornalista professionista dal 1974. Vicedirettore del quotidiano America Oggi dal 1989 al 2014. Direttore di Radio ICN dal 2008 al 2014. È stato corrispondente da New York del Mattino di Napoli e dell’agenzia Aga. Massimo Jaus. Originally from Rome and a Giallorossi fan. In the United State since 1972. A professional journalist since 1974. Deputy Editor of the daily paper America Oggi from 1989 to 2014. Has been New York correspondent for Naples' "il Mattino" and for Agenzia Aga.

DELLO STESSO AUTORE

Trump’s Comeback to Butler, PA. Eric Accuses the Dems of Trying to Kill Donald

Il divorzio fra Musk e Trump segna il fondo del fondo della politica americana

byMassimo Jaus
Trump, ‘aperto all’idea che Musk compri TikTok’

Il divorzio fra Trump e Musk spacca anche il Partito Repubblicano

byMassimo Jaus

A PROPOSITO DI...

Tags: CameraKevin McCarthyPoliticaspeaker
Previous Post

Iran: giustiziati due uomini dopo le manifestazioni

Next Post

In 3.000 a Zaporizhzhia ‘costretti prendere cittadinanza russa’

DELLO STESSO AUTORE

Da alleati ad arcinemici: tra Musk e Trump è resa dei conti. E viene fuori il nome di Epstein

Da alleati ad arcinemici: tra Musk e Trump è resa dei conti. E viene fuori il nome di Epstein

byMassimo Jaus
Caccia all’uomo: veterano americano ricercato per la morte delle tre figlie

Caccia all’uomo: veterano americano ricercato per la morte delle tre figlie

byMassimo Jaus

Latest News

Netanyahu, spari per selvaggia istigazione contro Israele

Netanyahu Owns Up to Arming Criminal Gang in Gaza To Loot Aid Supplies

byJonathan Baldino
Math Now a Political Battleground at Harvard–Trump Meddles in the Curriculum

Fermato l’ordine della Casa Bianca di sospendere i visti per gli studenti di Harvard

byFederica Farina

New York

Duplice omicidio all’Università di Colorado Springs: indaga la polizia

Two Fatal Shootings Shatter Months of Calm in Chelsea, Hell’s Kitchen

byDaniele Di Bartolomei
Il Chrysler Building torna sul mercato: in vendita una leggenda di NY

Il Chrysler Building torna sul mercato: in vendita una leggenda di NY

byDania Ceragioli

Italiany

Italy on Madison, la facciata della sede dell’Italian Trade Agency trasformata per tre giorni in una casa italiana.

Erica Di Giovancarlo (ITA): “Italian lifestyle è un modo di vivere”

byMonica Straniero
Il Prosecco italiano conquista i cuori delle donne USA

Il Prosecco italiano conquista i cuori delle donne USA

byAndrea Zaghi
Next Post
In 3.000 a Zaporizhzhia ‘costretti prendere cittadinanza russa’

In 3.000 a Zaporizhzhia 'costretti prendere cittadinanza russa'

La Voce di New York

Editor in Chief:  Giampaolo Pioli   |   English Editor: Grace Russo Bullaro   |   Founded by Stefano Vaccara

Editor in Chief:  Giampaolo Pioli
—
English Editor: Grace Russo Bullaro
—
Founded by Stefano Vaccara

  • New York
    • Eventi a New York
  • Onu
  • News
    • Primo Piano
    • Politica
    • Voto Estero
    • Economia
    • First Amendment
  • People
    • Nuovo Mondo
  • Arts
    • Arte e Design
    • Spettacolo
    • Musica
    • Libri
    • Lingua Italiana
  • Lifestyles
    • Fashion
    • Scienza e Salute
    • Sport
    • Religioni
  • Food & Wine
  • Travel
    • Italia
  • Mediterraneo
  • English
  • Search/Archive
  • About us
    • Editorial Staff
    • President
    • Administration
    • Advertising

VNY Media La Voce di New York © 2016 / 2025 — La testata fruisce dei contributi diretti editoria d.lgs. 70/2017
Main Office: 230 Park Avenue, 21floor, New York, NY 10169 | Editorial Office/Redazione: UN Secretariat Building, International Press Corps S-301, New York, NY 10017 | 112 East 71, Street Suite 1A, New York, NY 10021

VNY Media La Voce di New York © 2016 / 2025
La testata fruisce dei contributi diretti editoria d.lgs. 70/2017

Main Office: 230 Park Avenue, 21floor, New York, NY 10169 | Editorial Office/Redazione: UN Secretariat Building, International Press Corps S-301, New York, NY 10017 | 112 East 71, Street Suite 1A, New York, NY 10021

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password?

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In
La Voce di New York
Gestisci Consenso
Per fornire le migliori esperienze, utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie ci permetterà di elaborare dati come il comportamento di navigazione o ID unici su questo sito. Non acconsentire o ritirare il consenso può influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
Funzionale Always active
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici. L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
Manage options Manage services Manage {vendor_count} vendors Read more about these purposes
Visualizza preferenze
{title} {title} {title}
La Voce di New York
Gestisci Consenso
Per fornire le migliori esperienze, utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie ci permetterà di elaborare dati come il comportamento di navigazione o ID unici su questo sito. Non acconsentire o ritirare il consenso può influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
Funzionale Always active
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici. L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
Manage options Manage services Manage {vendor_count} vendors Read more about these purposes
Visualizza preferenze
{title} {title} {title}
No Result
View All Result
  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
    • Primo Piano
    • Politica
    • Economia
    • First Amendment
  • Arts
    • Arte e Design
    • Spettacolo
    • Musica
    • Libri
  • Lifestyles
    • Fashion
    • Scienza e Salute
    • Sport
    • Religioni
  • Food & Wine
    • Cucina Italiana
  • Travel
    • Italia
  • Video
  • English
    • Arts
    • Business
    • Entertainment
    • Food & Wine
    • Letters
    • Lifestyles
    • Mediterranean
    • New York
    • News
  • Subscribe for only $6/Year

© 2016/2022 VNY Media La Voce di New York

Are you sure want to unlock this post?
Unlock left : 0
Are you sure want to cancel subscription?