È in arrivo una grossa novità per il Partito Democratico: secondo una fonte dem di alto livello, il presidente Joe Biden starebbe infatti pensando di far iniziare le primarie democratiche dalla Carolina del Sud, ossia dallo Stato che ha spinto la candidatura dell’ex presidente nel 2020.
Secondo il nuovo piano, i caucus dell’Iowa non fungerebbero più da voto di apertura, essendo invece la Carolina del Sud a partire per prima, seguita il giorno successivo dal New Hampshire e dal Nevada, dalla Georgia e poi dal Michigan.
L’idea non è piaciuta a tutti, però. Ray Buckley, presidente del Partito Democratico del New Hampshire, ha gridato allo scandalo, dichiarando che il suo Stato si aspetta di ospitare, come sempre, la prima elezione primaria. Il Comitato nazionale democratico “non ha conferito al New Hampshire le prime primarie nella nazione”, ha detto Buckley, che ha ribadito “Faremo le nostre primarie per primi”.
Molto più euforica, invece, la Carolina del Sud. “Sembra che Joe Biden non stia solo cercando di trasformare l’America, ma anche il modo in cui eleggiamo i presidenti, e il suo impatto si farà sentire per le generazioni a venire”, ha dichiarato il presidente del Partito Democratico della Carolina del Sud, Trav Robertson.
“Dobbiamo fare in modo che gli elettori di colore abbiano voce nella scelta del nostro candidato molto prima nel processo e per tutta la durata delle primarie”, ha scritto Biden in una lettera inviata giovedì ai membri del Comitato per le regole e lo statuto del Partito Democratico, alcuni dei quali si sono detti stupiti dalle proposte di calendario.
“Gli elettori di colore, in particolare, sono stati la spina dorsale del Partito Democratico, ma sono stati messi in secondo piano nel processo delle primarie anticipate”, ha dichiarato. “Contiamo su questi elettori alle elezioni, ma non abbiamo riconosciuto la loro importanza nel nostro calendario delle candidature. È ora di smettere di dare per scontati questi elettori e di dare loro una voce più forte e più precoce nel processo”.
L’obiettivo è quello di aumentare l’influenza degli elettori non bianchi nel processo di nomina, assicurando al contempo che i Democratici scelgano portabandiera in grado di competere con successo contro i Repubblicani negli Stati in cui si svolgono le elezioni. Gli addetti ai lavori del partito prevedono che il rimescolamento sarà proposto formalmente durante la riunione del Comitato per le regole e lo statuto del DNC che inizierà venerdì.