Oggi al Congresso si è chiusa una pagina di storia. La democratica Nancy Pelosi, la prima donna e prima italoamericana, leader della maggioranza alla Camera dei Rappresentanti ha detto che non si candiderà per guidare il partito ora passato all’opposizione dopo in seguito alle elezioni di Midterm è stata sancita la maggioranza al partito Repubblicano.
“Continuerò a servire il grande Stato della California e la gente di San Francisco ma non mi ripresenterò per il ruolo di leader dei democratici alla Camera” ha annunciato nell’aula gremita dai parlamentari, molti anche i repubblicani, che le hanno tributato una standing ovation.
“Non dimenticherò mai quando a 6 anni ho visto per la prima volta il Campidoglio. Allora e come oggi penso che sia l’edificio più bello del mondo, per quello che rappresenta: la nostra democrazia, la nostra Costituzione, i nostri ideali”, ha detto ancora. “Dobbiamo guardare al futuro, aprirci a nuove possibilità”, ha sottolineato.
Il discorso di Nancy Pelosi, che vent’anni fa venne eletta prima donna leader alla Camera, è stato più volte interrotto dagli applausi. “Sono davanti a voi come speaker, moglie, madre, nonna, cattolica, fiera democratica e patriota”, ha aggiunto, sottolineando che “la democrazia americana è maestosa ma fragile” e “deve essere sempre difesa dalle forze che la possono danneggiare”. La scorsa settimana, ha proseguito Pelosi in riferimento al voto di midterm, “il popolo americano ha parlato a difesa della democrazia” e “in queste elezioni il popolo ha respinto l’assalto alla democrazia” che era stato lanciato con la violenta insurrezione del 6 gennaio 2021.
La leader democratica italoamericana non ha parlato dei piani futuri ma con insistenza circola la voce che il presidente Joe Biden la possa nominare ambasciatore in Italia.
Subito dopo l’annuncio la Casa Bianca ha rilasciato una nota in cui viene affermato che il presidente le ha telefonato. “La Storia ricorderà che è stata la speaker della Camera più significativa della nostra storia. Quando penso a Nancy Pelosi penso alla dignità”, afferma Biden, ricordando che nel 2007 Pelosi “fece la Storia”, diventando la prima donna speaker.
Nancy Pelosi, la democratica 82enne di radici italiane è al Congresso dal 1987 dove ha rappresentato prima il quinto e poi l’ottavo distretto della California, quello che comprende San Francisco.
Energica e pragmatica per otto volte è stata confermata, spesso con oltre il 70% di preferenze. Nota per le sue battaglie a favore dell’ambiente, dei diritti degli omosessuali, della giustizia sociale, è stata una fiera oppositrice delle politiche di Donald Trump. Assieme alla fiducia degli elettori, ha saputo guadagnarsi quella dei colleghi di partito.
Nel 2007 la Camera la scelse come speaker e rimase sullo scranno più alto fino al 2011. L’anno scorso, un altro dei suoi record, tenne un discorso di 8 ore e 7 minuti alla Camera, in difesa dei figli dei migranti. Il record precedente apparteneva a Woodrow Wilson che, nel 1909, parlò per 5 ore e 15 minuti.
Pelosi, nata a Baltimora il 26 marzo 1940, era destinata alla politica. Suo padre, Thomas D’Alessandro, divenne sindaco quando lei aveva 7 anni ed è stato rieletto tre volte. Nancy passò infanzia e adolescenza da “figlia del sindaco” lavorando anche alle sue campagne elettorali. Partecipò alle sua prima Convention nazionale dei democratici a soli 12 anni. Dopo il padre, anche un fratello divenne sindaco di Baltimora. Si laureò alla Trinity nel 1962, e lavorò al Congresso per un senatore del Maryland. Sposò Paul Pelosi, un banchiere di New York City con cui ha avuto cinque figli.
Liberale e progressista ha lottato per ottenere maggiori finanziamenti governativi per la ricerca sull’Aids. Pelosi non fece mai mistero della sua avversione per una nuova politica estera americana che cercava di creare nuovi legami economici con la Cina, sotto il dominio autoritario del Partito Comunista per decenni e allora accusata di gravi violazioni dei diritti umani dei suoi cittadini. Nel 1991, in visita a piazza Tiananmen dove l’esercito cinese aveva represso nel sangue la protesta giovanile due anni prima, Pelosi tenne un cartello di protesta.
Come leader della minoranza del Parlamento, Pelosi guidò i 206 democratici dell’opposizione nelle varie politiche della Casa Bianca repubblicana e del Congresso. Criticò le politiche economiche del presidente Bush ed espresse preoccupazione per la prevista guerra in Iraq. Nonostante la provenienza da una famiglia cattolica, si espresse per la libera scelta sull’aborto. Si è sempre impegnata per la tutela degli agricoltori per una economia più verde. Diede pieno appoggio all’Obamacare ed è da sempre impegnata per il controllo della vendita delle armi. E’ stata tra i maggiori antagonisti di Donald Trump durante il suo mandato e per questo è stata bersagliata dalle minacce e manifestazioni di odio politico. Il 29 ottobre, mentre Nancy Pelosi era a Washington, il marito Paul era stato aggredito nella loro abitazione di San Francisco da un uomo che era armato di un martello e andava a caccia di lei.