Donald Trump ha dato l’annuncio della sua terza candidatura. Si presenterà per le presidenziali del 2024. Parlando dalla sua casa di Mar A Lago l’ex presidente ha detto che il suo passo è stato dettato dalla necessità di riportare il Paese nel ruolo guida che gli spetta. “Con me oggi è iniziato il ritorno dell’America. Dolore, ansietà, disperazione – ha detto – sono il risultato di questi due anni di amministrazione Biden”. L’ex presidente ha aggiuntoche i candidati da lui scelti per le elezioni di Midterm hanno vinto e che le notizie dei media sulle loro sconfitte sono “fake news”.
Quando è entrato nel salone del suo resort è statopresentato come il prossimo presidente. Poco prima del suo discorso erano state riempiti i moduli al Federal Election Committee per entrare ufficialmente nella competizione elettorale delle elezioni presidenziali.
Ha fatto il suo ingresso nel salone accompagnato dalla moglie Melania e ha datol’annuncio ufficiale della sua campagna presidenziale del 2024 in una sala gremita dei suoi più ardenti sostenitori. Tra i presenti c’erano il congressmanMadison Cawthorn, il suo consigliere Roger Stone, il teorico della cospirazione Mike Lindell, proprietario di MyPillow, e il genero di Trump, Jared Kushner.
Un annuncio, questo di Trump, fatto nel giorno in cui Allen Weisselberg, il Chief Executive Officer della sua holding, la Trump Organization, è salito sul banco dei testimoni nel processo in cui la società è imputata per frode fiscale criminale. Una testimonianza tanto attesa dopo essersi dichiarato colpevole di aver evaso le tasse per un milione e 700 mila dollari. Weisselberg con i suoi 50 anni trascorsi nell’azienda di Donald Trump ha una profonda conoscenza dei rapporti finanziari della società. La sua testimonianza è parte del patteggiamento fatto ad agosto con gli inquirenti della procura distrettuale di Manhattan. Se testimonia in modo veritiero e soddisfa i termini dell’accordo, sarà condannato a cinque mesi di carcere e potrebbe essere rilasciato con buona condotta dopo circa 100 giorni di prigione. In caso contrario, potrebbe essere condannato fino a 15 anni di carcere. Weisselberg è attualmente a piede libero su cauzione.
Poi l’ufficio dell’Attorney General di New York Letitia James afferma che Trump e la sua azienda di famiglia hanno gonfiato o sottovalutato il valore di una serie di attività per ottenere vantaggi come prestiti bancari migliori e imposte ridotte e hanno chiesto al tribunale di nominare un supervisore per le attività dell’azienda.
A Washington la Commissione d’Inchiesta della Camera che indaga sul tentativo insurrezionale del 6 gennaio sta esaminando i “prossimi passi” dopo che l’ex presidente Trump ha respinto la richiesta della Commissione che lo aveva convocato per testimoniare. Ora i commissari stanno discutendo se sia il caso di deferire Trump al Dipartimento di Giustizia per possibile procedimento giudiziario per oltraggio al Congresso, come è stato fatto con quattro assistenti di Trump che si sono rifiutati di testimoniare. I pubblici ministeri federali hanno rinviato a giudizio gli ex consiglieri di Trump Steve Bannon e Peter Navarro. Ma si sono rifiutati di farlo nei casi dell’ex capo del personale Mark Meadows e del direttore dei social media Dan Scavino.

Il rapporto finale della Commissione d’Inchiesta della Camera sarà reso pubblico prima 31 dicembre che descriva in dettaglio ciò che l’indagine di 1 anno e mezzo ha portato alla luce e ha suggerito correzioni legislative per assicurarsi che non possa ripetersi.
E domani l’ex aiutante della Casa Bianca Cassidy Hutchinson testimonierà davanti a un gran giurì speciale ad Atlanta in Georgia nelle indagini sugli sforzi dell’ex presidente Donald Trump e dei suoi alleati per ribaltare il risultato delle elezioni del 2020 in questo Stato. Hutchinson, un ex aiutante di alto livello dell’allora capo dello staff della Casa Bianca Mark Meadows, che con la sua testimonianza alla Commissione d’Inchiesta della Camera aveva rivelato del furioso litigio tra l’ex presidente e gli uomini della scorta che si rifiutarono di portare Trump tra quanti stavano prendendo d’assalto il Campidoglio, potrebbe offrire agli inquirenti della Georgia approfondimenti su ciò a cui ha assistito nella West Wing, nonché passi specifici compiuti dal suo ex capo in relazione alla telefonata fatta dall’ex presidente al Segretario di Stato della Georgia Brad Raffensperger chiedendogli di “trovare” i voti necessari per vincere.
Ed infine ci sono i due grand jury di Washington che indagano sia sul tentativo insurrezionale che sul tentativo di ribaltare il risultato elettorale usando i falsi Grandi Elettori.
Ed ecco che l’annuncio della sua candidatura in un momento in cui la sua società e lui stesso sono al centro delle indagini della magistratura assume più le sembianze di un tentativo per attenuare i suoi problemi legali, sperando che gli inquirenti siano più cauti nel portare avanti accuse penali contro un ex presidente. Quest’anno le motivazioni e la dinamica sono molto differenti rispetto a quando diede l’annuncio nel 2016, presentandosi come un candidato di rottura verso una istituzione sorda alle richieste del Paese. Ora, Trump è il capo del partito e cerca disperatamente di mantenere il controllo dei suoi elettori, ma sta cercando di farlo in un momento in cui la sua presa sul partito è più fragile che mai, specialmente dopo le deludenti elezioni di Midterm.