È cominciata questa mattina la fase dibattimentale al processo per frode criminale alla Trump Organization, la holding dell’ex presidente Donald Trump che controlla circa 500 società, accusata di aver truffato per 15 anni consecutivi il fisco concedendo ai dirigenti dell’azienda benefici economici per i quali né loro, né l’azienda, pagavano le tasse.
E proprio questo sistema truffaldino messo in atto da due delle 500 società della Trump Organization, la Trump Payroll Corporation e la Trump Corporation, per evadere il fisco è stato il leit motiv dei pubblici ministeri che questa mattina hanno presentato il caso alla giuria popolare. L’ex presidente Donald Trump non è imputato e non dovrebbe partecipare al processo.
“Questo caso riguarda l’avidità e gli inganni contabili per non pagare le tasse”, ha detto l’assistente del procuratore distrettuale Susan Hoffenberg alla giuria. La Trump Corporation e la Trump Payroll Corporation “hanno concesso questi benefici ai dirigenti che già godevano di ottimi stipendi, per trovare un modo illegale per non pagare le tasse”.
Il principale beneficiario è stato Allen Weisselberg, il Chief Financial Officer della holding, il collaboratore più fidato di Trump, ha detto Hoffenberg. I vantaggi esentasse che ha ricevuto, oltre allo stipendio, includevano un appartamento di lusso a Manhattan con relativo parcheggio per l’auto, il leasing di auto Mercedes-Benz e pagamenti delle rette nelle scuole private per i nipoti di Weisselberg.
Weisselberg, che si è dichiarato colpevole di aver preso 1,7 milioni di dollari di compenso extracontabile, ha attribuito la colpa a se stesso e ad altri alti dirigenti della Trump Organization, tra cui il vicepresidente senior e controllore Jeffrey McConney.
Se le aziende avessero aggiunto agli stipendi dichiarati anche i benefici nascosti i beneficiari avrebbero dovuto dichiararlo nelle loro tasse, perdendo circa la metà del valore dei benefici, ha affermato Hoffenberg. Effettuando questo raggiro contabile, i dipendenti hanno ottenuto il 100% dei pagamenti e la società non ha dovuto aumentare gli stipendi, un imbroglio in cui dirigenti e azienda, insieme, truffavano l’erario”.
Nello Stato di New York la società, oltre agli amministratori, può essere rinviata a giudizio. E la Trump Organization attraverso i suoi avvocati, si è dichiarata non colpevoli decidendo per il processo. Tuttavia, ad agosto Weisselberg ha patteggiato il verdetto e si è dichiarato colpevole di 15 reati penali. In base a un patteggiamento che gli darà una pena detentiva minore, dovrà testimoniare durante il processo alla Trump Organization.
L’inizio del processo è stato ritardato questa mattina per più di un’ora perché un giurato supplente è arrivato in ritardo. Prima che i pubblici ministeri presentassero il caso, il giudice Juan Merchan della Corte Suprema di Manhattan ha istruito la giuria, composta da otto uomini e quattro donne, sulle procedure del processo. Il procuratore distrettuale di Manhattan Alvin Bragg sedeva in una fila posteriore dell’aula del tribunale mentre Susan Hoffenberg presentava il caso ai giurati. Il giudice Merchan ha detto che prevede che il processo durerà almeno quattro settimane, anche se un avvocato difensore ha stimato la scorsa settimana che il caso potrebbe andare avanti per due mesi. Il tribunale si riunirà per un’intera giornata domani e giovedì e per una mezza giornata il venerdì. Il processo è sospeso mercoledì, per un altro impegno del magistrato.
Oltre a questo procedimento penale, Trump e la Trump Organization sono imputati in una causa intentata dall’Attorney General di New York Letitia James, che sostiene che Trump e la società hanno gonfiato il suo patrimonio netto di miliardi di dollari, ingannato gli istituti di credito sulla reale situazione patrimoniale della Trump Organization. L’udienza in quel caso è fissata per giovedì.
La giuria è composta da persone di tutti i ceti sociali e vari livelli di istruzione e interessi, una vasta gamma di abitanti di Manhattan. Tra loro una donna nera nata a New York che lavora come amministratrice di una struttura per la dialisi presso l’Harlem Hospital. Un’altra giurata ha affermato di essersi pensionata nel 2019 dopo aver lavorato per più di 25 anni al Bellevue Hospital. Ora si prende cura di un’amica.
Per una città crocevia del mondo, uno dei giurati è un manager francese naturalizzato americano per una banca d’affari aziendale. Un altro giurato è un custode che lavora da Macy’s. Uno dei giurati supplenti è un laureato che vive nel nel Lower East Side di Manhattan e lavora da Trader Joe’s.