Founded by Stefano Vaccara

Subscribe for only $6/Year
  • Login

Editor in Chief: Giampaolo Pioli

VNY La Voce di New York

The First Italian English Digital Daily in the US

English Editor: Grace Russo Bullaro

  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
  • People
  • Arts
  • Lifestyles
  • Food & Wine
  • Travel
  • Sport
  • Video
  • English Edition
No Result
View All Result
VNY
  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
  • People
  • Arts
  • Lifestyles
  • Food & Wine
  • Travel
  • Sport
  • Video
  • English Edition
No Result
View All Result
VNY La Voce di New York
No Result
View All Result
in
Politica
October 12, 2022
in
Politica
October 12, 2022
0

Dieci anni fa: alla UE un Nobel per la pace denso di significati

Mentre la Russia torna all'aggressione come metodo delle relazioni internazionali, Bruxelles ha fornito un esempio inverso

Luigi TroianibyLuigi Troiani

European Commission President Ursula von der Leyen at the start of the European Commission weekly college meeting, in Brussels, Belgium, 28 September 2022 ANSA/EPA/OLIVIER HOSLET

Time: 4 mins read

Il 12 ottobre 2012, il comitato norvegese per il Nobel assegnò il premio Nobel per la Pace all’Unione Europea. Non si è mai ragionato abbastanza sul significato politico di quella decisione, benché si sia trattato da un lato di un segnale esplicito indirizzato a governi e opinioni pubbliche perché seguendo l’esempio Ue favorissero la pace e i diritti umani, dall’altro di un tacito invito alle istituzioni di Bruxelles perché assumessero un ruolo più attivo nella pacificazione delle relazioni internazionali. I pregi, ma anche i limiti, di quella capacità Ue in larga parte inespressa, si sarebbero visti appena un mese dopo quando, all’interno della permanente crisi tra Israele e l’ala estrema della comunità palestinese, un razzo israeliano avrebbe colpito il capo militare di Hamas, Ahmed Said Khalili al-Jabari, 52 anni, mentre si spostava in automobile con il figlio e due capi del  movimento islamico filo iraniano. Fu l’innesco di giorni di attacchi e uccisioni, con missili di fabbricazione iraniana gettati su Tel Aviv e i sobborghi di Gerusalemme. Mentre Israele chiamava decine di migliaia di riservisti, furono Egitto e Stati Uniti a mediare per il cessate il fuoco; totalmente assente l’Unione Europea, nonostante sul campo restassero uccisi, con qualche israeliano, più di cento palestinesi, civili e bambini inclusi .

Nel frattempo, non c’è dubbio che la maturazione dell’Unione Europea verso forme più intense di partecipazione alla politica internazionale, sia avanzata e lo si vede nella dedicazione che quotidianamente mostra alla causa ucraina, attraverso l’invio di armi e aiuti. Eppure si fanno ancora notare esitazioni e contraddizioni in diversi paesi membri (dal governo ungherese, ma anche da schieramenti politici in Germania e Italia). Sembra come se lo spirito di pacificazione che anima le istituzioni comuni, sia sempre a rischio di generare un irenismo del tutto fuori dalla storia, o che nell’Ue si confonda l’essere pacifici con l’essere pacifisti ovvero – per pavidità – complici dell’aggressore contro l’aggredito. Echeggiando parole di Franklin D. Roosevelt e di Winston Churchill, il non violento Marco Pannella ebbe a dire: “Il pacifismo in questo secolo ha prodotto effetti catastrofici, convergenti con quelli del nazismo e del comunismo.”

Anche per l’attualità di una questione che investe non solo la politica, ma le coscienze e il senso di responsabilità verso le vittime di ogni guerra, vale la pena tornare su quel Nobel all’UE, quando in una parte dell’Europa uno stato, la Russia, ripropone l’aggressione attraverso la guerra offensiva e illimitata come unico strumento capace di risolvere le controversie internazionali.

Vladimir Putin temette così tanto la natura e il potenziale della pacifica e fiorente Ue, da aprire proprio sull’associazione ucraina all’Ue la crisi che tra novembre 2013 e il 2014 rese esplicita la volontà russa di riprendersi ciò che l’implosione dell’Unione Sovietica aveva tolto a Mosca: il controllo sulle ricchezze e sul popolo ucraini. In piena crisi del novembre 2013, Putin avrà modo di dichiarare che l’accordo tra Ucraina e Ue era “negativo per gli interessi di sicurezza della Russia” e che pertanto non s’aveva da fare. Euromaidan, la grande protesta indipendentista ed europeista del popolo ucraino del 2014, nacque come rigetto della scelta dell’allora presidente Viktor Janukovyč di sottostare alle minacce russe, sospendendo l’accordo di associazione con l’Ue, siglato anni prima, e  rilanciando il rapporto bilaterale con Mosca. Il nuovo governo ucraino firmerà in due fasi, tra marzo e giugno 2014, l’associazione con l’Ue, una scelta di destino, il taglio definitivo al cordone ombelicale che la sottometteva da secoli all’asiatico-dispotica Russia. Pagò subito la scelta di libertà con il furto russo della Crimea e l’infiltrazione russa nel Donbass; paga oggi con i quotidiani efferati crimini di guerra che vengono perpetrati sul suo territorio.

North Korean leader Kim Jong-un (L) and Russian President Vladimir Putin (R) – ANSA/EPA/ALEXEI NIKOLSKY / SPUTNIK / KREMLIN POOL MANDATORY CREDIT

In settant’anni di esistenza, attraverso i confini degli stati via via incorporati nelle istituzioni comuni dell’Ue, non si è sparato un solo colpo di fucile. Alla base del sistema che ha tenuto insieme prima i Sei, poi i Dodici, oggi i Ventisette, c’è stato il rifiuto della violenza e l’esaltazione del metodo del dialogo multilaterale. Le prime comunità, nell’immediato dopoguerra – in scia con l’idealismo dei Kant, Hugo, Woodrow Wilson, Turati, Spinelli, e il funzionalismo di Monnet – fondarono sulla collaborazione economica e commerciale la pacificazione del continente. Come riconobbe il comitato del Nobel:  “The union and its forerunners have for over six decades contributed to the advancement of peace and reconciliation, democracy and human rights in Europe.”

Sono premesse che spiegano come a molti regimi l’alternativa democratica  Ue possa apparire un morbo da estirpare: al Cremlino, ad esempio, vi è il manifesto timore di un’infezione di valori democratici e pacificatori su popolazioni che si intende mantenere sotto il giogo dittatoriale, così da utilizzarle per guerre di rapina e conquista, come la Russia ha fatto in Cecenia, Siria, Georgia, Africa e, appunto, Ucraina.

La Ue, – il comitato Nobel volle ribadire –  si basa invece sul principio di riconciliazione, che va mano nella mano con quello della difesa dei diritti umani: “over a seventy-year period, Germany and France had fought three wars. Today war between Germany and France is unthinkable. This shows how, through well-aimed efforts and by building up mutual confidence, historical enemies can become close partners.”

È ciò che si auspica possa avvenire un giorno tra Mosca e Kyiv. E però, come nel caso franco tedesco, occorre l’impossibile: che la Russia smetta il bullismo con i vicini, torni dentro le frontiere internazionalmente riconosciute, paghi per i suoi crimini di guerra, si dia un sistema autenticamente democratico. Allora il modello Ue potrebbe funzionare, pacificando la parte centro-orientale, come decenni fa ha pacificato quella centro-occidentale. Scrissero a Oslo convintamente, guardando a come nei sessant’anni di esistenza la Ue avesse allargato la serena macchia di pacificazione continentale :

“The EU’s most important result: the successful struggle for peace and reconciliation and for democracy and human rights. The stabilizing part played by the EU has helped to transform most of Europe from a continent of war to a continent of peace.“ 

Share on FacebookShare on Twitter
Luigi Troiani

Luigi Troiani

Insegno Relazioni Internazionali e Storia e Politiche UE all’Angelicum di Roma. Coordino le ricerche e gli studi della Fondazione Bruno Buozzi. Tra i promotori di Aiae, Association of Italian American Educators, ho dato vita al suo “Programma Ponte” del quale sono stato per 15 anni direttore scientifico. Ho pubblicato saggi e libri in Italia, tra gli altri editori con Il Mulino e Franco Angeli, e in America con l’editore Forum Italicum a Stony Brook. Per la rivista Forum Italicum ho curato il numero monografico del maggio 2020, dedicato alla “letteratura italiana di ispirazione socialista”. Nel 2018 ho pubblicato, con l’Ornitorinco Edizioni, “Esperienze costituzionali in Europa e Stati Uniti” (a cura). Presso lo stesso editore sono in uscita, a mia firma, “La Diplomazia dell’Arroganza” e “Il cimento dell’armonizzazione”. La foto mi mostra nella maturità. Questa non sempre è indizio di saggezza. È però vero che l’accumulo di decenni di studi ed esperienze aiuta a capire e selezionare (S. J. Lec: “Per chi invecchia, le poche cose importanti diventano pochissime”), così da meglio cercare un mondo migliore (A. Einstein: “Un uomo invecchia quando in lui i rimpianti superano i sogni”).

DELLO STESSO AUTORE

Un Leone che non ruggisce e non circuisce

Un Leone che non ruggisce e non circuisce

byLuigi Troiani
25 Aprile: perché è una festa di tutti

25 Aprile: perché è una festa di tutti

byLuigi Troiani

A PROPOSITO DI...

Tags: guerra UcrainaNobel per la PaceRussiaUcrainaUEUnione Europea
Previous Post

Bini Smaghi al GEI: “Avremo un inverno duro, ma l’Europa è pronta”

Next Post

Jack Kerouac e la svolta stilistica in un bar del Greenwich Village

DELLO STESSO AUTORE

“Iran a mani nude” racconta la condizione attuale delle donne

“Iran a mani nude” racconta la condizione attuale delle donne

byLuigi Troiani
Camera Usa approva la risoluzione per il budget di Trump

Con Trump la politica estera degli Stati Uniti si monetizza

byLuigi Troiani

Latest News

Episcopal Church Breaks with U.S. Govt. Over Its Welcome to Afrikaner Refugees

Episcopal Church Breaks with U.S. Govt. Over Its Welcome to Afrikaner Refugees

byZoe Andreoli
Trump Bans Journalists from Some Agencies from Boarding Air Force 1 for Mid East Trip

Trump Bans Journalists from Some Agencies from Boarding Air Force 1 for Mid East Trip

byEmanuele La Prova

New York

Sean Combs / Ansa

Al via il processo contro Diddy Combs, la difesa: “Sono solo violenze domestiche”

byFederica Farina
Gen Z is “Trashing” the Big Apple, According to New Study

Gen Z is “Trashing” the Big Apple, According to New Study

byMaria Nelli

Italiany

Il Prosecco italiano conquista i cuori delle donne USA

Il Prosecco italiano conquista i cuori delle donne USA

byAndrea Zaghi
Da sinistra: Elvira Raviele (Ministero delle Imprese e del Made in Italy), Fabrizio Di Michele (Console Generale d’Italia a New York), Maurizio Marinella, Luigi Liberti (Direttore Patrimonio Italiano TV), Mariangela Zappia (Ambasciatrice italiana a Washington), e Diego Puricelli Guerra (Preside Istituto Bernini De Sanctis di Napoli)

Marinella a New York: l’eleganza del Made in Italy all’Istituto Italiano di Cultura

byMonica Straniero
Next Post
Jack Kerouac e la svolta stilistica in un bar del Greenwich Village

Jack Kerouac e la svolta stilistica in un bar del Greenwich Village

La Voce di New York

Editor in Chief:  Giampaolo Pioli   |   English Editor: Grace Russo Bullaro   |   Founded by Stefano Vaccara

Editor in Chief:  Giampaolo Pioli
—
English Editor: Grace Russo Bullaro
—
Founded by Stefano Vaccara

  • New York
    • Eventi a New York
  • Onu
  • News
    • Primo Piano
    • Politica
    • Voto Estero
    • Economia
    • First Amendment
  • People
    • Nuovo Mondo
  • Arts
    • Arte e Design
    • Spettacolo
    • Musica
    • Libri
    • Lingua Italiana
  • Lifestyles
    • Fashion
    • Scienza e Salute
    • Sport
    • Religioni
  • Food & Wine
  • Travel
    • Italia
  • Mediterraneo
  • English
  • Search/Archive
  • About us
    • Editorial Staff
    • President
    • Administration
    • Advertising

VNY Media La Voce di New York © 2016 / 2025 — La testata fruisce dei contributi diretti editoria d.lgs. 70/2017
Main Office: 230 Park Avenue, 21floor, New York, NY 10169 | Editorial Office/Redazione: UN Secretariat Building, International Press Corps S-301, New York, NY 10017 | 112 East 71, Street Suite 1A, New York, NY 10021

VNY Media La Voce di New York © 2016 / 2025
La testata fruisce dei contributi diretti editoria d.lgs. 70/2017

Main Office: 230 Park Avenue, 21floor, New York, NY 10169 | Editorial Office/Redazione: UN Secretariat Building, International Press Corps S-301, New York, NY 10017 | 112 East 71, Street Suite 1A, New York, NY 10021

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password?

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In
La Voce di New York
Gestisci Consenso
Per fornire le migliori esperienze, utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie ci permetterà di elaborare dati come il comportamento di navigazione o ID unici su questo sito. Non acconsentire o ritirare il consenso può influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
Funzionale Always active
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici. L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
Manage options Manage services Manage {vendor_count} vendors Read more about these purposes
Visualizza preferenze
{title} {title} {title}
La Voce di New York
Gestisci Consenso
Per fornire le migliori esperienze, utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie ci permetterà di elaborare dati come il comportamento di navigazione o ID unici su questo sito. Non acconsentire o ritirare il consenso può influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
Funzionale Always active
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici. L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
Manage options Manage services Manage {vendor_count} vendors Read more about these purposes
Visualizza preferenze
{title} {title} {title}
No Result
View All Result
  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
    • Primo Piano
    • Politica
    • Economia
    • First Amendment
  • Arts
    • Arte e Design
    • Spettacolo
    • Musica
    • Libri
  • Lifestyles
    • Fashion
    • Scienza e Salute
    • Sport
    • Religioni
  • Food & Wine
    • Cucina Italiana
  • Travel
    • Italia
  • Video
  • English
    • Arts
    • Business
    • Entertainment
    • Food & Wine
    • Letters
    • Lifestyles
    • Mediterranean
    • New York
    • News
  • Subscribe for only $6/Year

© 2016/2022 VNY Media La Voce di New York

Are you sure want to unlock this post?
Unlock left : 0
Are you sure want to cancel subscription?