Doveva essere il gran finale pubblico ma tutto è stato rinviato dalla forza dell’uragano Ian che minaccia la Florida. Doveva essere l’ultima udienza della Commissione d’Inchiesta della Camera che indaga sul tentativo insurrezionale del 6 gennaio 2021. Una audizione pubblica che sarebbe stata trasmessa in diretta dai maggiori canali televisivi e che adesso verra riprogrammata in data da destinarsi.
“Nel corso dell’udienza – anticipa la CNN – saranno mostrati filmati dell’ex consigliere di Trump Roger Stone che incita la violenza politica per il rally del 6 gennaio”. “Bugie diffamatorie” risponde Stone in un messaggio mandato su Telegram. Ma il Washington Post in una analisi accusa l’alleato di Donald Trump di essere stato il tramite tra l’ex presidente e i gruppi eversivi dei suprematisti bianchi che hanno guidato l’assalto.
L’influente quotidiano della capitale scrive che nell’udienza di domani verranno proiettati alcuni spezzoni delle interviste che il regista danese Christoffer Guldbrandsen ha registrato mentre girava un documentario su Roger Stone intitolato “A Storm Foretold”. Il filmato riprende Stone che mesi prima delle elezioni prevedeva che Trump avrebbe usato guardie armate e giudici corrotti nel tentativo di rimanere al potere.
Tra i filmati anche i commenti dell’ex stratega della Casa Bianca Stephen Bannon, che suggerisce a Trump di dichiarare la vittoria elettorale indipendentemente dai risultati. Cosa che l’ex presidente avrebbe poi fatto.
Guldbrandsen ha detto al Washington Post che “stando con Roger Stone e le persone intorno a lui per quasi tre anni, ci siamo resi conto di ciò che abbiamo visto dopo le elezioni del 2020 che il tentativo insurrezionale del 6 gennaio non è stato il culmine ma l’inizio di un movimento antidemocratico negli Stati Uniti”.
Secondo il Washington Post il mese scorso alcuni degli inquirenti della Commissione della Camera si sono recati a Copenaghen per vedere il filmato originale. Sono stati esaminati tre anni di filmati e alla fine gli inquirenti hanno deciso di riprodurre 14 clip per un totale di circa 10 minuti di filmati all’udienza di domani. Il Post aveva precedentemente riportato di una clip, registrata mesi prima delle elezioni del 2020, in cui Stone discuteva con un membro dello staff che Trump avrebbe dovuto usare i tribunali e i giudici federali per rimanere al potere in caso che avesse perso le elezioni. In un altro clip, registrato il giorno prima delle elezioni dopo una manifestazione per l’ex congressman Doug Collins Stone ha parlato di violenza, dicendo: “Fregatene del voto. Passiamo subito alla violenza”, prima di aggiungere che stava scherzando.

Alla fine di questa udienza farà seguito la relazione finale sulle indagini. La Commissione d’Inchiesta ha inequivocabilmente posto Trump al centro degli eventi che hanno portato all’attacco al Campidoglio. I legislatori hanno affermato che l’ex presidente ha fatto numerosi tentativi per rimanere al potere nonostante la sconfitta elettorale, incluso pressioni sui responsabili elettorali per “trovargli i voti” per ribaltare l’esito del voto, fare pressioni sull’ex vicepresidente Mike Pence per non certificare le elezioni e lasciare che i suoi seguaci attaccassero il Campidoglio per ore finché Trump non si era reso conto dell’inutilità del suo tentativo.
Durante le audizioni estive, il comitato ha presentato filmati di altri due registi che hanno catturato la rivolta e gli eventi che hanno portato all’assalto al Campidoglio.
Proprio questa mattina a Washington, quasi come prologo dell’udienza di domani, è cominciato con la selezione dei giurati il processo a Stewart Rhodes, il fondatore della milizia di estrema destra Oath Keepers, e ad altri quattro suoi associati, Kelly Meggs, Thomas Caldwell, Jessica Watkins e Kenneth Harrelson, prime persone in più di 10 anni ad affrontare accuse federali di cospirazione sediziosa ai sensi di uno statuto dell’era della guerra civile che è raramente perseguito e prevede una pena massima prevista dalla legge di 20 anni di carcere. La cospirazione sediziosa è definita come due o più persone che complottano “per rovesciare, reprimere o distruggere con la forza il governo degli Stati Uniti”. Cinque persone sono morte durante e poco dopo la rivolta e circa 140 poliziotti sono rimasti feriti. Inoltre, gli imputati che sono entrati fisicamente nell’edificio del Campidoglio – Watkins, Meggs e Harrelson – sono accusati di distruzione di proprietà. Watkins deve affrontare separatamente un’accusa di disordini civili, mentre gli altri quattro sono accusati di manomissione per presunto tentativo di distruggere le prove.
I pubblici ministeri affermano che Rhodes ha guidato e coordinato il complotto, e ha creato una “forza di reazione rapida” che aveva nascosto le armi in un hotel della Virginia a poca distanza dal Campidoglio. Caldwell invece era il coordinatore delle squadre della forza di reazione rapida, mentre Watkins, Harrelson e Meggs sono accusati di aver fatto irruzione nel Campidoglio in formazione militare. Non sono accusati di aver portato armi durante l’assalto al Campidoglio. Il magistrato che presiede il giudizio, Amit Metha, ha detto che ci vorranno alcuni giorni per completare la selezione dei giurati e ha detto che il processo potrebbe durare fino a sei settimane.
Decine di membri o associati degli Oath Keepers sono stati accusati in relazione all’attacco del 6 gennaio. Tre si sono dichiarati colpevoli di accuse di cospirazione sediziosa. Altri quattro militanti degli Oath Keeper accusati di cospirazione sediziosa andranno a processo il 19 novembre.