Riprendono oggi alle 10:00 le audizioni pubbliche della Commissione d’Inchiesta della Camera sul tentativo insurrezionale del 6 gennaio 2021 al Campidoglio. Audizioni che si sono arricchite delle quasi 8 ore di testimonianza a porte chiuse resa dall’avvocato della Casa Bianca Pat Cipollone.
Oggi la Commissione esaminerà i rapporti tra gli estremisti di destra dei Proud Boys, Oath Keepers, Threepercenters e la Casa Bianca. “Collegheremo i puntini durante queste audizioni tra questi gruppi e coloro che stavano cercando all’interno delle istituzioni di ribaltare il risultato delle elezioni. Pensiamo che questa storia si stia svolgendo in un modo molto serio e credibile”, ha detto la rappresentante democratica Zoe Lofgren della California in un’intervista con Jake Tapper della CNN durante il programma domenicale State of the Union.
La deputata ha affermato che il fulcro dell’audizioni sarà il collegamento tra l’amministrazione Trump e i gruppi della milizia come gli Oath Keepers e i Proud Boys. Ha riconosciuto che Roger Stone, un alleato dell’ex presidente Donald Trump, e Michael Flynn, ex consigliere per la sicurezza nazionale di Trump, potrebbero essere due di questi collegamenti.
Secondo la CNN anche Jason Van Tatenhove, un ex portavoce autodefinitosi “propagandista” degli Oath Keepers, dovrebbe comparire davanti ai commissari. Quello che gli inquirenti vogliono sapere – ha detto la parlamentare Lofgren – è come i gruppi estremisti sono stati organizzati, come sono stati finanziati, quali erano gli ordini e chi li dava. I commissari si concentreranno in particolare su un tweet inviato dall’ex presidente nelle prime ore del mattino del 19 dicembre 2020. “Grande protesta a D.C. il 6 gennaio”, scrisse Trump. “Siateci, sarà selvaggio!”

I due parlamentari Jamie Raskin e Stephanie Murphy – che condurranno questa parte dell’inchiesta – vogliono dimostrare come questo tweet di Trump sia stato il catalizzatore che ha spinto i gruppi Proud Boys e Oath Keepers, così come gli attivisti Stop the Steal, a cercare di bloccare la certificazione da parte del Senato della vittoria di Joe Biden. Per la Commissione d’Inchiesta il tweet è stato cruciale per l’attacco poiché è stato da quel momento che i Proud Boys e gli Oath Keepers hanno iniziato i preparativi e Stop the Steal ha iniziato a richiedere i permessi per organizzare il comizio di Trump. La Commissione d’Inchiesta, inoltre, riprodurrà dei videoclip della recente testimonianza dell’ex consigliere della Casa Bianca Pat Cipollone.
La deputata californiana Zoe Lofgren ha aggiunto che Steve Bannon avrebbe accettato di testimoniare e che la Commissione d’Inchiesta ha ricevuto una lettera dagli avvocati dell’ex consigliere di Trump in cui diceva che era disposto a comparire davanti gli inquirenti. La parlamentare ha aggiunto che non c’è stata possibilità di discutere con gli altri commissari sull’utilità di interrogare Bannon, anche se ci sarebbero “molte domande” per lui. In ogni caso, la testimonianza sarebbe stata condotta a porte chiuse.
Nella lettera, l’avvocato di Bannon afferma che l’ex presidente avrebbe revocato il privilegio esecutivo che la Commissione non riconosce e per questo è stato incriminato per oltraggio al Congresso. Lunedì prossimo dovrebbe iniziare il suo processo. Per i commissari l’improvviso “pentimento” di Bannon sarebbe solo un tentativo per cercare di evitare di andare davanti al magistrato federale.
Nei giorni precedenti il tentativo insurrezionale Steve Bannon, insieme a Rudy Giuliani, l’ex capo della polizia di New York Bernard Kerik, l’avvocato John Eastman, Roger Stone ed altri fedelissimi di Trump, era in una suite del Willard Hotel, il lussuoso albergo di Washington, trasformata in una “war room” nel tentativo di rovesciare l’esito elettorale.

Sono passati dieci giorni dalla testimonianza esplosiva di Cassidy Hutchinson, l’ex collaboratrice di Trump che ha descritto le ore frenetiche vissute dall’allora presidente durante la rivolta dei suoi sostenitori. Una testimonianza che secondo indiscrezioni avrebbe spinto diversi repubblicani, che finora erano stati restii a testimoniare, a collaborare con la Commissione d’Inchiesta.
Come l’ex consigliere legale della Casa Bianca, Pat Cipollone, che venerdì ha testimoniato in un’audizione videoregistrata di otto ore a porte chiuse. Membri della commissione hanno riferito che con una deposizione “attenta e schietta”, Cipollone ha fornito nuove informazioni per costruire “il quadro” di quanto effettivamente avvenuto quel 6 gennaio. Inoltre l’avvocato, afferma Zoe Lofgren, non ha contraddetto le testimonianze fornite da precedenti testimoni.
Nella sua deposizione, Hutchinson ha rivelato che Cipollone si era raccomandato con lei di fare di tutto per impedire che Trump si recasse verso il Congresso, dove erano in corso gli scontri tra i suoi sostenitori e la polizia. “Se facciamo una cosa del genere, ci incrimineranno di ogni reato possibile”, avrebbe confidato a Cassidy Hutchinson.