“Georgia on My Mind” cantava Ray Charles e domani la Georgia sarà veramente nei pensieri dell’ex presidente Donald Trump, che proprio lì ha fatto la sua più grande scommessa elettorale.
La sua è più una vendetta politica, che non la pianificazione strategica per la vittoria del partito. Vuole bocciare chi non ha eseguito i suoi ordini, anche se gli ordini erano contro la legge. “Disperato dalla vendetta” titola il New York Times. E con l’avvicinarsi dell’impegno elettorale salgono anche i toni. Domenica in un frenetico scambio di insulti postati sulla sua piattaforma Truth Social, ha ventilato l’ipotesi di una nuova guerra civile.
Oltre che in Georgia si vota anche in Alabama, Arkansas, Minnesota, e in Texas solo per i ballottaggi, dopo che le primarie tenute in alcuni distretti non hanno mostrato un chiaro vincitore. Ma è la Georgia che domani tiene banco, sia per la posta in palio, sia per l’aspra divisione interna del partito repubblicano.
Trump ha già svolto un ruolo centrale in questa prima parte delle primarie per la nomina di alcuni candidati repubblicani, trasformando le loro vittorie in un referendum sulla sua popolarità all’interno del Partito Repubblicano.

La sua sconfitta alle elezioni presidenziali in Georgia è quella che gli ha fatto più male. Trump ha fatto di tutto in questo Stato per cercare di ribaltare il risultato delle elezioni del 2020, tanto che il District Attorney della contea di Atlanta ha avviato un’indagine penale sulle sue azioni.
L’ex presidente ha anche lanciato alcuni dei suoi più duri attacchi personali contro il governatore Brian Kemp e il segretario di Stato Brad Raffensperger, che non si sono prestati al suo tentativo rovesciare il risultato elettorale dello Stato. “La Georgia è molto personale per Trump”, ha detto il consulente politico repubblicano Jay Williams alla CNN.
Kemp, il popolare governatore dello Stato, e Raffensperger, il segretario di Stato, sono al centro della sfida. David Perdue, un ex senatore della Georgia sconfitto alle elezioni del 2020, vuole spodestare Kemp dalla carica di governatore e il congressman Jody Hice vuole scalzare Raffensperger. In aiuto di Kemp e Raffensperger è sceso in campo l’ex vice presidente Mike Pence. Un appoggio politico per sottolineare il suo allontanamento da Donald Trump.

Le gare vengono seguite da vicino per vedere se più candidati di estrema destra in tutto il Paese possono seguire le orme di Doug Mastriano, che la scorsa settimana ha vinto le primarie repubblicane della Pennsylvania per la carica di governatore conducendo una campagna elettorale incentrata sulle bugie elettorali di Trump. Perdue ha utilizzato lo stesso copione di Mastriano, ma i sondaggi suggeriscono che non sarà sufficiente.
Il vincitore delle primarie repubblicane se la vedrà poi l’8 novembre con Stacey Abrams, la candidata incontrastata del partito democratico. Abrams, una nota attivista politica, ex leader della minoranza della Camera statale della Georgia, ha perso per un soffio contro Kemp alle elezioni per il ruolo di governatore nel 2018.
Anche la scelta di Trump alle primarie repubblicane per Segretario di Stato potrebbe essere un fiasco per l’ex presidente. Un recente sondaggio ha rilevato Raffensperger davanti a Hice di 11 punti percentuali, con il 40% degli elettori ancora indeciso. La rappresentante statale Bee Nguyen ha un leggero vantaggio nell’affollato campo delle primarie democratiche per questa carica.
Le elezioni di domani offriranno un’anteprima delle primarie in tutto il Paese nei prossimi mesi. Adam Laxalt, che si candida per il Senato in Nevada ha definito “truccate” le elezioni del 2020, così come Kelly Tshibaka, che si candida contro la senatrice repubblicana Lisa Murkowski dell’Alaska, che nei suoi comizi continua a dire che Joe Biden è il presidente “illegale”.

In Alabama c’è la caccia al seggio lasciato libero dal senatore Shelby al quale aveva puntato l’ex fedelissimo di Trump Mo Brooks, il primo congressman repubblicano a sostenere i brogli elettorali. Trump prima lo aveva spinto per entrare nella competizione, poi ha fatto marcia indietro e ha appoggiato Katie Britt. In Arkansas il senatore John Boozman è sfidato dall’ex giocatore di football Jake Bequette e da Jan Morgan, attivista per il diritto di andare in giro armati. Bequette e Morgan non sono stati appoggiati da Trump, ma entrambi gravitano nel mondo dei MAGA.
Trump ha anche approvato la candidatura del procuratore generale del Kansas Derek Schmidt a governatore. Dopo le elezioni del 2020, Schmidt si è unito ad altri Attorney General repubblicani conservatori in a una causa intentata nel tentativo di ribaltare i risultati delle elezioni.
Kari Lake, che ha promosso teorie del complotto sulla corsa del 2020, ha ricevuto l’approvazione di Trump nella corsa alle primarie repubblicane per il governatore dell’Arizona. Anche i repubblicani della Camera che hanno votato per mettere sotto accusa Trump per il suo ruolo nell’insurrezione del 6 gennaio sono nel mirino delle imminenti primarie.
L’ex presidente ha appoggiato una serie di sfidanti, tra cui Harriet Hageman, che sta correndo contro la congresswoman Liz Cheney del Wyoming.