Il presidente statunitense Joe Biden ha condannato la scelta di censurare alcuni manuali scolastici in un incontro con una rappresentanza di insegnanti alla Casa Bianca.
Durante la cerimonia di premiazione dei migliori docenti dell’anno, il capo di Stato Usa ha puntato il dito contro i conservatori del Partito Repubblicano che chiedono la messa al bando di libri su determinati argomenti – soprattutto l’omosessualità e il contrasto al razzismo – in roccaforti GOP quali il Texas e la Florida.
Proprio nel Sunshine State, governato dall’astro nascente repubblicano e probabile candidato alla presidenza Ron DeSantis, imperversa tutt’ora un’aspra polemica sulla cosiddetta legge “Don’t Say Gay“. Quest’ultima vieta espressamente di tenere lezioni sull’orientamento sessuale e sull’identità di genere nelle classi dall’asilo alla terza elementare, mettendo perciò al bando i libri riguardanti l’identità LGBTQ+. E proprio su “Don’t Say Gay” si sta consumando una battaglia politico-legale che contrappone DeSantis e la Disney, accusata dai repubblicani di essere troppo liberal e perciò privata dei suoi privilegi fiscali in Florida.
“Gli insegnanti americani hanno dedicato la loro vita all’insegnamento e alla crescita dei nostri figli”, ha detto Biden. “Dobbiamo smettere di renderli il bersaglio delle guerre culturali. Ecco dove si sta andando a parare”, ha aggiunto. Secondo Biden, “ci sono troppi politici che cercano di guadagnare punti politici mettendo al bando i libri”, in riferimento ai quasi 1.000 manuali che sono stati rimossi dai governatori GOP dalle biblioteche scolastiche negli ultimi mesi, secondo l’organizzazione di scrittori PEN America.