Un giro di telefonate con gli alleati europei, poi una riunione con i presidenti e Ceo delle maggiori aziende americane in vista del viaggio in Europa che il presidente Joe Biden compirà giovedì. Prima sosta a Bruxelles dove ci saranno tre importanti incontri: il vertice della Nato, quello del G7 chiesto dal cancelliere tedesco Olaf Scholz, e la riunione straordinaria del Consiglio Europeo. Il presidente il giorno dopo andrà anche a Varsavia per un incontro con il presidente della Polonia, Andrzej Duda. Non andrà, invece, in Ucraina come veniva ventilato.
Una serie di incontri mentre le relazioni diplomatiche tra Stati Uniti e Russia sono ad un passo dalla rottura. Mosca ha convocato oggi l’ambasciatore degli Stati Uniti John Sullivan. Il ministero degli Esteri russo ha avvertito che i commenti “offensivi” di Biden su Vladimir Putin stanno spingendo le relazioni tra i due Paesi sul punto “di non ritorno”. Il capo della Casa Bianca la scorsa settimana ha definito Putin un “criminale di guerra”, un “dittatore assassino” e un “delinquente”. E il Cremlino, attraverso il portavoce Dmitry Peskov, ha detto che le parole di Biden sono “inaccettabili” e “imperdonabili”.
Il viaggio del presidente in Europa sarà dedicato principalmente a portare avanti il sostegno nei confronti del popolo ucraino e a contrastare l’invasione del Paese “ma non ci sono piani per un viaggio del presidente in Ucraina”, ha twittato la portavoce della Casa Bianca, Jen Psaki.

Questa mattina Biden ha parlato al telefono con il presidente francese Emmanuel Macron, poi con il cancelliere tedesco Olaf Scholz, per passare al primo ministro italiano Mario Draghi e concludere con il premier britannico Boris Johnson.
Alla Casa Bianca i massimi funzionari dell’Amministrazione si sono incontrati con dirigenti di banche, compagnie petrolifere e altre società per discutere l’impatto della guerra Russia-Ucraina e le conseguenti sanzioni da parte degli Stati Uniti e dei suoi alleati europei. Il segretario al Tesoro Janet Yellen, il consigliere per la sicurezza nazionale Jake Sullivan, il direttore del Consiglio economico nazionale Brian Deese e il ministro del Commercio Gina Raimondo hanno avuto una discussione di persona e off-the-record con i massimi dirigenti le aziende che rappresentano le industrie bancarie, dell’energia pulita, petrolifera, alimentare e manifatturiera. Tra loro i presidenti di Exxon Mobil, ConocoPhillips, Marathon Petroleum, JPMorgan Chase, Visa, Bank of America, Land O’Lakes, Cargill, US Steel, Dow, Pattern e Invenergy. Al centro dei colloqui le sanzioni alla Russia e i prezzi del petrolio, il blocco dello Swift per i pagamenti internazionali e le sanzioni alla élite russa che ha stretti legami con il presidente Vladimir Putin. Ma Biden vuole anche suggerimenti dai petrolieri americani sul modo per ridurre il costo della benzina.
Le sanzioni sono state imposte mentre gli americani sono già alle prese con l’inflazione che ha raggiunto quasi l’8%, la più alta in 40 anni. In risposta, la Casa Bianca ha esortato i fornitori di energia ad aumentare la produzione di greggio per aiutare a contenere l’aumento dei prezzi. Nei giorni scorsi l’amministrazione Biden ha accusato i dirigenti di dare la priorità ai rendimenti degli investitori rispetto a una maggiore produzione e ha suggerito che le compagnie petrolifere stanno mantenendo alti i prezzi anche se il costo del petrolio è leggermente diminuito.
Biden in questi ultimi anni non ha risparmiato duri giudizi sul presidente russo. Gli ultimi attacchi frontali sono arrivati il 17 marzo. Putin è un “dittatore omicida” e un “delinquente puro”, ha detto ad un evento a Capitol Hill, rincarando la dose rispetto al giorno prima quando aveva bollato il leader russo come un “criminale di guerra” per i fatti in Ucraina, suscitando la dura reazione del Cremlino.
“La brutalità di Putin, quello che le sue truppe stanno facendo in Ucraina, è semplicemente disumano”, ha aggiunto Biden sempre giovedì in video conferenza con il premier irlandese.
Il 2 marzo, circa una settimana dopo l’invasione dell’Ucraina, nel suo discorso sullo stato dell’Unione Biden definì Putin “un dittatore”, mentre il 22 febbraio, due giorni prima dell’attacco all’Ucraina, aveva accusato il presidente russo di “distorcere la storia”.

Avevano suscitato scalpore poi le parole pronunciate da Biden in occasione della vicenda dell’avvelenamento del dissidente russo Navalny, che aveva chiamato Putin “assassino”, scatenando l’indignazione del governo russo. Ma anche prima di diventare presidente Biden non era stato tenero con il capo del Cremlino. Nel 2020, quando era candidato alla Casa Bianca, ne aveva parlato come “un autocrate”, ma la sua opinione su Putin era già chiara da tempo. Nel 2000, infatti, lo accusò di non avere un’anima.
Domenica il leader della minoranza al Senato Mitch McConnell ha affermato che i repubblicani sostengono la fornitura di aiuti all’Ucraina e ha descritto i membri del partito che appoggiano Putin come “voci isolate” all’interno del GOP. Durante un’apparizione in “Face the Nation” della CBS, il leader della minoranza repubblicana al Senato ha espresso sostegno per ulteriori aiuti all’Ucraina. Ha anche affermato che gli Stati Uniti dovrebbero ripensare il loro approccio al conflitto alla luce del successo che gli ucraini hanno avuto nel respingere i russi.
Quando la conduttrice Margaret Brennan ha chiesto a McConnell del congressman Madison Cawthorn che è stato ripresa mentre in un comizio davanti ad un gruppo di suoi sostenitori ha definito il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyy un “teppista”, o la congresswoman Marjorie Taylor Greene che ha chiamato Zelenskyy “un corrotto”, il leader del GOP ha affermato che quelle opinioni erano le voci di una striminzita minoranza. Entrambi, Cawthorn e Greene sono simpatizzanti dell’ex presidente Trump.
“Beh, ci sono alcune voci solitarie là fuori che stonano”, ha detto. “Ma guardando i repubblicani del Senato, posso dirti che la stragrande maggioranza del Partito Repubblicano è totalmente dietro gli ucraini e esorta il presidente a … fare questi passi più velocemente e di essere più audace. Le loro solo voci fuori campo. Non presterei molta attenzione a loro”. Anche il leader della minoranza della Camera Kevin McCarthy venerdì ha respinto i commenti di Cawthorn su Zelenskyy. “Madison ha torto”, ha detto durante una conferenza stampa. “Se c’è un delinquente in questo mondo, è Putin”. Tuttavia McCarthy ha detto che continuerà a sostenere Cawthorn per la sua rielezione.
Marjorie Taylor Greene la scorsa settimana ha registrato un video su Facebook in cui ha contestato il coinvolgimento dell’America nel conflitto Russia-Ucraina. McConnell nel corso del suo intervento ha detto che “Gli ucraini stanno dimostrando che effettivamente possono vincere e il modo per aiutarli è mandare le armi il più rapidamente possibile”.
Il Congresso all’inizio di questo mese ha firmato aiuti per 13,6 miliardi di dollari per l’Ucraina.