Founded by Stefano Vaccara

Subscribe for only $6/Year
  • Login

Editor in Chief: Giampaolo Pioli

VNY La Voce di New York

The First Italian English Digital Daily in the US

English Editor: Grace Russo Bullaro

  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
  • People
  • Arts
  • Lifestyles
  • Food & Wine
  • Travel
  • Sport
  • Video
  • English Edition
No Result
View All Result
VNY
  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
  • People
  • Arts
  • Lifestyles
  • Food & Wine
  • Travel
  • Sport
  • Video
  • English Edition
No Result
View All Result
VNY La Voce di New York
No Result
View All Result
in
Politica
January 14, 2022
in
Politica
January 14, 2022
0

Quel Congresso di “filibustieri” che non è più come nel film di Frank Capra

Perché Joe Biden ha cambiato idea e vorrebbe modificare le regole del "filibuster" che permettono l'ostruzionismo ad oltranza per non far passare una legge

Massimo JausbyMassimo Jaus
Al Congresso messo alla prova il filibuster, l’arma di distruzione della minoranza

Una scena dal film Mr. Smith goes to Washington

Time: 4 mins read

È passato un anno da quando Joe Biden è entrato alla Casa Bianca e molte delle sue promesse elettorali sono rimaste solo promesse. La sua agenda non riesce a passare al Congresso, benché il suo partito controlli sia il Senato che la Camera. In questo clima politico così polarizzato, avvelenato dalla retorica estremista sfociata nell’assalto a Capitol Hill il dialogo e i compromessi, che sono la base della politica, non sono possibili. E mancando il dialogo l’agenda legislativa della Casa Bianca si basa solo sui “numeri” della maggioranza. Ma anche questi son venuti meno.

Il Senato degli Stati Uniti è composto da 100 senatori: due per ogni Stato. L’attuale Camera Alta è composta da 50 democratici e 50 repubblicani. I democratici la maggioranza la ottengono con il voto del presidente del Senato, che istituzionalmente è il vicepresidente degli Stati Uniti. In pratica Kamala Harris è l’ago della bilancia. In questa situazione fragilissima basta che un solo senatore sia dissenziente che la maggioranza viene meno. E Biden di senatori contrari a modificare le regole del filibuster ne ha due: Joe Manchin e Kyrsten Sinema.

Nel film di Frank Capra “Mr Smith Goes to Washington” James Stewart coraggiosamente impone il filibuster su una legge in discussione che lui ritiene ingiusta e parla per ore nel tentativo di bloccare il voto. Ma era un film. La realtà vuole che per evitare che una legge passi alla Camera Alta i senatori possono prendere la parola a turno e per togliergli la parola c’è bisogno di un voto con la maggioranza qualificata di 60 senatori. Così se il partito di minoranza detiene almeno 41 seggi, con il filibuster può rifiutarsi di consentire il voto su una legge proposta dalla maggioranza. Un vero e proprio atto di pirateria della minoranza teso a prendere in ostaggio e dirottare le iniziative legislative della maggioranza.

Il “filibuster”, pratica vecchia quanto il Congresso, ma battezzata con la parola che si ispira allo spagnolo ‘filibustero’, appunto filibustiere, dopo il 1840 quando divenne popolare. Per oltre 150 anni è stato usato solo in casi estremi nella Camera alta – dove i senatori tradizionalmente cercavano il dialogo e quando mancava usavano il filibuster come mezzo per imporlo forzando la ricerca del consenso bipartisan. Ma nella moderna politica, sempre più polarizzata ed estremista, il filibuster si è trasformato “in una nuova creatura, un sistema moderno in cui il partito di minoranza usa la minaccia del filibuster per bloccare ogni legge che non gradisce”, ha scritto recentemente il premio Nobel Paul Krugman. Che cita statistiche secondo le quali la minaccia del filibuster negli anni ’60 ha interessato l’8 per cento delle leggi, negli anni ’80 il 27% e dal 2009, quando Barack Obama è stato eletto alla Casa Bianca, il 70%.

Alla base del filibuster è la regola che permette ad un senatore di intervenire su una legge a piacere, senza che nessuno possa togliergli la parola. Se non il voto dei tre quinti dei senatori, vale a dire i famosi 60 voti, chiamati anche il “magic number” imposto con la “Rule 22” introdotta nel 1917, su richiesta del presidente Woodrow Wilson. E la prima “cloture”, come viene definita la chiusura del dibattito, fu votata nel 1919 per bloccare un filibuster lanciato contro la ratifica del Trattato di Versailles. Allora la maggioranza qualificata richiesta era dei due terzi dei 100 senatori: un obiettivo molto difficile da raggiungere, tanto che nei 50 anni successivi a quel primo voto raramente il Senato riuscì ad evitare un filibuster. Peraltro molto usato dai senatori sudisti per cercare di bloccare negli anni ’60 le leggi sui diritti civili, fino a quando è stato approvato un atto di cloture dopo 57 giorni di filibuster contro il Civil Right Act nel 1964. E’ del 1975 poi la decisione del Senato per ridurre il numero magico da due terzi a due quinti dei 100 senatori.

Comunque, tornano ciclicamente critiche e richieste di abolizione della misura che era anche in vigore alla Camera dei Rappresentanti ma poi vista la disfunzionalità venne abrogata già nei primi anni di vita del Congresso.
Ed è fuori dubbio che si tratta di una misura intesa per proteggere il partito più debole e forzare il dialogo ma ora con la polarizzazione della vita politica si è trasformata in un’arma che paralizza le decisioni della maggioranza diventando una vera “tirannia della minoranza”.

La sala del Senato USA in una foto del 1873

La Costituzione degli Stati Uniti, che consente in gran parte a ciascuna camera del Congresso di stabilire le proprie regole, non fa menzione dell’ostruzionismo. Sarah Binder, professoressa alla George Washington University, ha spiegato nella sua testimonianza al Senato del 2010 che in gran parte è avvenuta “per errore” nel 1806, quando i senatori hanno cancellato una regola inutilizzata che avrebbe potuto servire a troncare il dibattito e passare direttamente a una votazione.

Esistono già importanti eccezioni all’ostruzionismo, in particolare la “riconciliazione di bilancio”, applicabile a tutto ciò che ha a che fare il bilancio che i repubblicani hanno utilizzato sotto l’ex presidente Trump per approvare il loro pacchetto di riforma fiscale, e i democratici hanno utilizzato con Biden per dare il via libera al maxi pacchetto di aiuti durante la crisi pandemica con una semplice maggioranza di 51 voti.

La cosiddetta “opzione nucleare” è stata invocata solo due volte per aggirare l’ostruzionismo: nel 2013 i Democratici l’hanno usata per limitare l’ostruzionismo dei repubblicani per la nomina dei magistrati federali, ad eccezione di quelli della Corte Suprema. E i Repubblicani l’ hanno ampliata nel 2017, per bloccare gli ostruzionisti dei candidati alla Corte Suprema, confermando in seguito tre giudici nominati da Trump con meno di 60 voti.

Durante le elezioni del 2020 e all’inizio della sua presidenza, Biden si era opposto alle modifiche alle regole sull’ostruzionismo, sostenendo che sarebbe stato in grado di trovare un compromesso. Ma oggi ha cambiato rotta e ha sostenuto l’uso dell ‘”opzione nucleare” contando sul sostegno unanime dei senatori del suo partito. Una cosa questa tutt’altro che scontata.

Share on FacebookShare on Twitter
Massimo Jaus

Massimo Jaus

Massimo Jaus, romano e tifoso giallorosso. Negli Stati Uniti dal 1972. Giornalista professionista dal 1974. Vicedirettore del quotidiano America Oggi dal 1989 al 2014. Direttore di Radio ICN dal 2008 al 2014. È stato corrispondente da New York del Mattino di Napoli e dell’agenzia Aga. Massimo Jaus. Originally from Rome and a Giallorossi fan. In the United State since 1972. A professional journalist since 1974. Deputy Editor of the daily paper America Oggi from 1989 to 2014. Has been New York correspondent for Naples' "il Mattino" and for Agenzia Aga.

DELLO STESSO AUTORE

Bessent, vogliamo vedere le tasse digitali rimosse nell’Ue

Scott Bessent Will Negotiate with Chinese Officials on Tariffs in Switzerland

byMassimo Jaus
Carney, colloquio con Trump molto costruttivo

Carney a Washington: toni più distesi, ma non c’è ancora un accordo sui dazi

byMassimo Jaus

A PROPOSITO DI...

Tags: filibusterJoe Biden
Previous Post

“Clyde’s” Examines the Struggles of Ex-Cons in the Workforce, but Leaves Us Cold

Next Post

Così Omicron spegne Broadway, valore trainante per l’economia di New York

DELLO STESSO AUTORE

Bessent, ‘Wall Street è cresciuta ora tocca a risparmiatori’

Scott Bessent inviato a Ginevra per trattare con i cinesi sui dazi

byMassimo Jaus
Carney in faccia a Trump: il Canada “non è in vendita”

Carney in faccia a Trump: il Canada “non è in vendita”

byMassimo Jaus

Latest News

I 60 anni dell’ICTP di Trieste all’ONU con il Nobel Haldane per la scienza sostenibile

I 60 anni dell’ICTP di Trieste all’ONU con il Nobel Haldane per la scienza sostenibile

byStefano Vaccara
Il sindaco di Newark, New Jersey arrestato a un centro di detenzione dell’ICE

Il sindaco di Newark, New Jersey arrestato a un centro di detenzione dell’ICE

byDavid Mazzucchi

New York

Justice Dept. Probes NY AG Letitia James Over Mortgage Deal

byPaolo Cordova
La procuratrice James pronta a richiedere il sequestro dei beni di Donald Trump

Letitia James nel mirino del Dipartimento di Giustizia per abusi immobiliari

byPaolo Cordova

Italiany

Il Prosecco italiano conquista i cuori delle donne USA

Il Prosecco italiano conquista i cuori delle donne USA

byAndrea Zaghi
Da sinistra: Elvira Raviele (Ministero delle Imprese e del Made in Italy), Fabrizio Di Michele (Console Generale d’Italia a New York), Maurizio Marinella, Luigi Liberti (Direttore Patrimonio Italiano TV), Mariangela Zappia (Ambasciatrice italiana a Washington), e Diego Puricelli Guerra (Preside Istituto Bernini De Sanctis di Napoli)

Marinella a New York: l’eleganza del Made in Italy all’Istituto Italiano di Cultura

byMonica Straniero
Next Post
Teatri chiusi, anche in strada lo show è sparito: profondo silenzio a New York

Così Omicron spegne Broadway, valore trainante per l’economia di New York

La Voce di New York

Editor in Chief:  Giampaolo Pioli   |   English Editor: Grace Russo Bullaro   |   Founded by Stefano Vaccara

Editor in Chief:  Giampaolo Pioli
—
English Editor: Grace Russo Bullaro
—
Founded by Stefano Vaccara

  • New York
    • Eventi a New York
  • Onu
  • News
    • Primo Piano
    • Politica
    • Voto Estero
    • Economia
    • First Amendment
  • People
    • Nuovo Mondo
  • Arts
    • Arte e Design
    • Spettacolo
    • Musica
    • Libri
    • Lingua Italiana
  • Lifestyles
    • Fashion
    • Scienza e Salute
    • Sport
    • Religioni
  • Food & Wine
  • Travel
    • Italia
  • Mediterraneo
  • English
  • Search/Archive
  • About us
    • Editorial Staff
    • President
    • Administration
    • Advertising

VNY Media La Voce di New York © 2016 / 2025 — La testata fruisce dei contributi diretti editoria d.lgs. 70/2017
Main Office: 230 Park Avenue, 21floor, New York, NY 10169 | Editorial Office/Redazione: UN Secretariat Building, International Press Corps S-301, New York, NY 10017 | 112 East 71, Street Suite 1A, New York, NY 10021

VNY Media La Voce di New York © 2016 / 2025
La testata fruisce dei contributi diretti editoria d.lgs. 70/2017

Main Office: 230 Park Avenue, 21floor, New York, NY 10169 | Editorial Office/Redazione: UN Secretariat Building, International Press Corps S-301, New York, NY 10017 | 112 East 71, Street Suite 1A, New York, NY 10021

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password?

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In
La Voce di New York
Gestisci Consenso
Per fornire le migliori esperienze, utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie ci permetterà di elaborare dati come il comportamento di navigazione o ID unici su questo sito. Non acconsentire o ritirare il consenso può influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
Funzionale Always active
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici. L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
Manage options Manage services Manage {vendor_count} vendors Read more about these purposes
Visualizza preferenze
{title} {title} {title}
La Voce di New York
Gestisci Consenso
Per fornire le migliori esperienze, utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie ci permetterà di elaborare dati come il comportamento di navigazione o ID unici su questo sito. Non acconsentire o ritirare il consenso può influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
Funzionale Always active
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici. L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
Manage options Manage services Manage {vendor_count} vendors Read more about these purposes
Visualizza preferenze
{title} {title} {title}
No Result
View All Result
  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
    • Primo Piano
    • Politica
    • Economia
    • First Amendment
  • Arts
    • Arte e Design
    • Spettacolo
    • Musica
    • Libri
  • Lifestyles
    • Fashion
    • Scienza e Salute
    • Sport
    • Religioni
  • Food & Wine
    • Cucina Italiana
  • Travel
    • Italia
  • Video
  • English
    • Arts
    • Business
    • Entertainment
    • Food & Wine
    • Letters
    • Lifestyles
    • Mediterranean
    • New York
    • News
  • Subscribe for only $6/Year

© 2016/2022 VNY Media La Voce di New York

Are you sure want to unlock this post?
Unlock left : 0
Are you sure want to cancel subscription?