Founded by Stefano Vaccara

Subscribe for only $6/Year
  • Login

Editor in Chief: Giampaolo Pioli

VNY La Voce di New York

The First Italian English Digital Daily in the US

English Editor: Grace Russo Bullaro

  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
  • People
  • Arts
  • Lifestyles
  • Food & Wine
  • Travel
  • Sport
  • Video
  • English Edition
No Result
View All Result
VNY
  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
  • People
  • Arts
  • Lifestyles
  • Food & Wine
  • Travel
  • Sport
  • Video
  • English Edition
No Result
View All Result
VNY La Voce di New York
No Result
View All Result
in
Primo Piano
February 4, 2021
in
Primo Piano
February 4, 2021
0

Il Congresso dei democratici non perdona: Taylor Greene fuori da tutte le commissioni

Isolata la neo congresswoman trumpista che aveva diffuso le teorie complottiste di QAnon; intanto il presidente Joe Biden rilancia la politica estera anti Putin

Massimo JausbyMassimo Jaus
Time: 6 mins read

Giornata campale al Congresso dove nel giro di poche ore è successo di tutto mentre il presidente Joe Biden annunciava “L’America è tornata” cambiando radicalmente alcune delle direttive diplomatiche del suo predecessore sia sul ritiro dei militari americani dalle basi in Germania, che sui rapporti con il Cremlino.

Ma andiamo con ordine. Di prima mattina, mentre ancora la pesante sconfitta dei trumpiani all’interno del partito repubblicano non era stata assorbita, la Camera dei Rappresentanti si è riunita sollecitata dalla leadership del partito democratico per togliere da tutte le commissioni Marjorie Taylor Greene, la deputata repubblicana seguace dei QAnon, razzista, complottista, negazionista e antisemita, candidata dal Gop a far parte della Commissione Educazione e Lavoro della Camera. Alla fine, dopo una lunga votazione, è stata bocciata dal Congresso.

Ieri i repubblicani si erano riuniti per decidere sul da farsi. Per loro è un problema spinoso perché la stragrande maggioranza dei parlamentari del Gop si rende conto della pericolosità delle idee e del comportamento della loro collega, ma nello stesso tempo, dopo che Donald Trump  l’ha definita la futura star del partito, temono la vendetta dell’ex presidente che, con i suoi milioni di elettori ha il suo pesantissimo peso politico.  Proprio ieri un sondaggio della Hill Harris ha evidenziato come il 66% dei repubblicani lascerebbe il partito se Donald Trump ne formasse uno. E così la leadership del partito ha cercato incredibilmente di scusarla, affermando che le sue dichiarazioni erano state fatte quando non era stata ancora eletta al Congresso.

Il capo della minoranza repubblicana alla Camera, Kevin McCarthy, con evidente imbarazzo ha detto di non conoscere i QAnon, quando solo pochi giorni prima aveva smentito che nel partito ci fossero simpatizzanti del movimento complottista. E così non affrontando  il problema hanno scaricato il peso della decisione ai democratici i quali avevano minacciato che se non fossero stati presi provvedimenti dal partito di appartenenza della deputata, l’avrebbero allontanata loro, con un voto alla Camera. Una cosa mai avvenuta al Congresso e che crea un pericoloso precedente per la democrazia.  Ma le idee della deputata sono così assurde, bizzarre, estremiste, razziste e folli che prescindono l’appartenenza a qualsiasi ideologia politica.

La Congresswoman della Georgia Marjorie Taylor Greene (di Terry W. Sanders)

Una delle sue tante calunnie è stata rivolta la scorsa estate al miliardario Nathaniel Rotschild che, con l’altro miliardario George Soros, avrebbe mandato in orbita un satellite che sparava raggi laser sulla California per dare alle fiamme i boschi. Azione ordinata della senatrice Diane Feinstein. Tutti e tre i protagonisti delle sue accuse sono ebrei. Assurdità postate su Twitter con l’ashtag #JewishSpaceLasers. Oppure quella che il mondo sarebbe controllato da un gruppo di pedofili satanisti la cui leadership sarebbe formata dall’ex presidente Barack Obama, da Hillary Clinton, da George Soros, mentre Bill Gates inserirebbe di nascosto un microchip nella testa degli americani. Aggiungendo che solo Donald Trump è in grado di sconfiggerli. Le riunioni dei satanisti pedofili avverrebbero nello scantinato della pizzeria Ping Pong a Washington. E poi quelle delle sparatorie nelle scuole che sarebbero invenzioni degli attivisti che vogliono eliminare il diritto degli americani di andare in giro armati. La speaker della Camera, Nancy Pelosi (che Marjorie Taylor Greene in uno dei suoi farneticanti tweet ha scritto che doveva essere uccisa insieme a Barack Obama e Hillary Clinton) ha detto che un parlamentare simile non può fare parte della Commissione Scuola e Lavoro. Aggiungendo poi che una congresswoman con queste idee non può far parte di nessuna commissione.

Questa mattina Marjorie Taylor Greene nella seduta speciale forzata dai democratici, ha cercato di distanziarsi dalle sue follie, peraltro ampiamente documentate su Youtube, affermando “Di non essere perfetta e che tutti possono sbagliare” e che è tutta colpa dei media che cercano sempre il sensazionalismo dividendo l’America. Continuando poi con: “Non ho fatto propaganda delle idee dei QAnon da quando sono stata eletta”. Non ha chiesto scusa, né ha mostrato un minimo di pentimento. Il Congresso ha votato e l’ha rimossa da tutte le commissioni parlamentari. Il voto era palese. Undici repubblicani si sono uniti ai democratici e la mozione è passata con 230 voti contro 199. Undici repubblicani si sono uniti nel voto ai democratici.

Ma non è stata solo questa la bocciatura della sua pupilla che ha castigato l’ex presidente. Ieri sera in un voto alla riunione dei Congressman del partito repubblicano c’è stato il voto per rimuovere Liz Cheney dalla sua importante carica all’interno del partito. I trumpiani del Gop erano furiosi con lei che aveva votato in favore dell’impeachment di Donald Trump e su ordine del presidente, volevano punirla. La settimana scorsa un congressman della Florida, fedelissimo di Trump, era andato nel distretto elettorale di Liz Cheney per chiedere ai repubblicani di non rieleggerla al parlamento. Le manovre dietro le quinte  dei fedelissimi di Trump erano condotte da Matt Rosendale, congressman del Montana e Andy Biggs dell’Arizona, con l’intento di “punirla”. Però il voto segreto ha rivelato  la debolezza dei Trumpiani nel partito: 165 colleghi della Cheney hanno votato contro ogni forma di punizione, mentre solo 61 hanno votato in favore. Un risultato che evidenzia sia la frattura all’interno del partito, sia la risibile presa politica dell’ex presidente quando il voto e’ segreto.

Tempi duri per l’ex presidente. I democratici hanno chiesto a Donald Trump di testimoniare sotto giuramento al suo procedimento di impeachment che inizierà martedi prossimo. La richiesta è stata fatta da Jamie Raskin, deputato del Maryland, avvocato costituzionalista, professore all’American University. E’ lui il leader dei “giudici” che svolgeranno il ruolo del pubblico ministero nel procedimento. Uno degli avvocati difensori del presidente ha detto immediatamente che l’ex presidente non testimonierà, come è sua facoltà. “Si tratta di una mossa propagandistica” hanno detto Bruce L. Castor Jr. and David Schoen, due degli avvocati di Trump.

6 gennaio 2021: il Presidente Trump arringa i suoi supporter nei pressi della Casa Bianca, invitandoli ad andare al Campidoglio per cambiare il risultato delle elezioni (Immagine da youtube)

La richiesta è stata fatta poiché nella memoria difensiva presentata dagli avvocati dell’ex presidente è stato negato che Trump abbia incitato la folla ad assaltare il Congresso mentre i parlamentari erano riuniti per formalizzare la vittoria di Joe Biden. Numerosi video ritraggono il presidente mentre infiamma e incita i suoi fedelissimi simpatizzanti accusando Biden di aver vinto le elezioni in maniera illegittima, solo con i brogli elettorali e di essere vittima del furto della presidenza, e quindi di lottare e lottare in modo forte. “We’re going to walk down to the Capitol … You have to show strength, and you have to be strong.” Un “Andremo in Campidoglio … Dovete  mostrare forza e dovete essere forti.” E poi “We fight like hell and if you don’t fight like hell, you’re not going to have a country anymore.” Lottiamo come all’inferno, e se non combattete come i diavoli non avrete più il vostro paese”.

Jamie Raskin vuole chiedere al presidente, sotto giuramento, di dire, come è stato scritto nella memoria difensiva, che le elezioni siano state truccate. Non è escluso che dopo il diniego degli avvocati venga chiesta dal Congresso una ingiunzione per la sua testimonianza. Presentato il conto anche agli alleati del presidente: Rudy Giuliani, Sidney Powell, la Fox News, Lou Dobbs, Maria Bartiromo, Jeanine Pirro, sono stati citati in giudizio dalla Smartmatic Technology, una compagnia che fabbrica le macchine elettorali che ha chiesto 2 miliardi e 700 milioni di dollari in risarcimento dei danni causati alla società. Nell’atto di citazione la Smartmatic li accusa di aver diffuso in televisione notizie false, come le frodi elettorali, sapendo che erano false per capitalizzare sulla audience creata dalla disinformazione, ignorando il danno economico che le loro bugie avrebbero causato alla società.

Buone notizie, invece, per Joe Biden. La Camera ha votato un progetto di bilancio che spiana la strada per l’approvazione del piano di aiuti anti-Covid da 1.900 miliardi di dollari. La risoluzione dovrà essere approvata anche dal Senato. La mossa è stata decisa per evitare il “filibustering”, l’ostruzionismo degli avversari politici, una mossa usata dai repubblicani quando avevano la maggioranza nel 2017 per approvare la riforma delle tasse di Trump.

Nel pomeriggio il presidente e Kamala Harris sono  andati al Dipartimento di Stato dove si sono  incontrati con il neo Segretario di Stato Antony Blinken. Nel suo primo discorso di politica estera dalla sua investiture Biden ha detto che “La diplomazia è tornata” e che  lavorerà con gli alleati e partner, “rinnoveremo il nostro ruolo nelle istituzioni internazionali e reclameremo la nostra credibilità e autorità morale”. Biden ha pure affermato di aver bloccato il ritiro dei soldati in Germania aggiungendo poi che la guerra nello Yemen deve finire e ha annunciato il ritiro del sostegno degli Stati Uniti all’offensiva militare della coalizione guidata dall’Arabia Saudita. Infine Biden ha chiesto il rilascio del leader dell’opposizione russa Alexei Navalny. Biden ha detto di aver telefonato a Putin dicendogli che non tollererà più i suoi abusi dei diritti umani.  E ha promesso il cambio della politica della precedente amministrazione nei confronti del Cremlino.

Share on FacebookShare on Twitter
Massimo Jaus

Massimo Jaus

Massimo Jaus, romano e tifoso giallorosso. Negli Stati Uniti dal 1972. Giornalista professionista dal 1974. Vicedirettore del quotidiano America Oggi dal 1989 al 2014. Direttore di Radio ICN dal 2008 al 2014. È stato corrispondente da New York del Mattino di Napoli e dell’agenzia Aga. Massimo Jaus. Originally from Rome and a Giallorossi fan. In the United State since 1972. A professional journalist since 1974. Deputy Editor of the daily paper America Oggi from 1989 to 2014. Has been New York correspondent for Naples' "il Mattino" and for Agenzia Aga.

DELLO STESSO AUTORE

Trump, ‘Prevost primo papa americano, un onore’

I MAGA bocciano Papa Leone XIV: è un “esecutore anti-Trump”

byMassimo Jaus
Bessent, vogliamo vedere le tasse digitali rimosse nell’Ue

Scott Bessent Will Negotiate with Chinese Officials on Tariffs in Switzerland

byMassimo Jaus

A PROPOSITO DI...

Tags: Antony Blinkenassalto a Capitol HillBiden politica esteraCongresso USADonald TrumpGopJoe BidenLiz CheneyMarjorie Taylor Greenepolitica estera USAQAnonrapporti USA-Russia
Previous Post

Chi va con Draghi? Mattarella vuole tutti uniti, ma i partiti all’interno si spaccano

Next Post

The Umpteenth Anti-Mafia Operation in Sicily, a Woman, and New York “Cousins”

DELLO STESSO AUTORE

Carney, colloquio con Trump molto costruttivo

Carney a Washington: toni più distesi, ma non c’è ancora un accordo sui dazi

byMassimo Jaus
Bessent, ‘Wall Street è cresciuta ora tocca a risparmiatori’

Scott Bessent inviato a Ginevra per trattare con i cinesi sui dazi

byMassimo Jaus

Latest News

Stop ai sovrapprezzi sui farmaci USA: Trump firma il nuovo ordine esecutivo

byPaolo Cordova
Una clip in anteprima da ‘Lo scandalo P. Diddy: I Festini di Diddy’

Una clip in anteprima da ‘Lo scandalo P. Diddy: I Festini di Diddy’

byAskanews-LaVocediNewYork

New York

I Gen Z sporcano la Grande Mela: i dati che fanno discutere

I Gen Z sporcano la Grande Mela: i dati che fanno discutere

byMaria Nelli
Chiara Arrigoni, autrice di Pelle, testo selezionato per il programma di mentorship di In Scena! 2025 a New York – ph. courtesy dell’artista

“Pelle”, il reading di Chiara Arrigoni a New York per In Scena! 2025

byMonica Straniero

Italiany

Il Prosecco italiano conquista i cuori delle donne USA

Il Prosecco italiano conquista i cuori delle donne USA

byAndrea Zaghi
Da sinistra: Elvira Raviele (Ministero delle Imprese e del Made in Italy), Fabrizio Di Michele (Console Generale d’Italia a New York), Maurizio Marinella, Luigi Liberti (Direttore Patrimonio Italiano TV), Mariangela Zappia (Ambasciatrice italiana a Washington), e Diego Puricelli Guerra (Preside Istituto Bernini De Sanctis di Napoli)

Marinella a New York: l’eleganza del Made in Italy all’Istituto Italiano di Cultura

byMonica Straniero
Next Post
Cosa ci dice l’ennesima operazione antimafia in Sicilia, una donna e i “cugini” di New York

The Umpteenth Anti-Mafia Operation in Sicily, a Woman, and New York “Cousins”

La Voce di New York

Editor in Chief:  Giampaolo Pioli   |   English Editor: Grace Russo Bullaro   |   Founded by Stefano Vaccara

Editor in Chief:  Giampaolo Pioli
—
English Editor: Grace Russo Bullaro
—
Founded by Stefano Vaccara

  • New York
    • Eventi a New York
  • Onu
  • News
    • Primo Piano
    • Politica
    • Voto Estero
    • Economia
    • First Amendment
  • People
    • Nuovo Mondo
  • Arts
    • Arte e Design
    • Spettacolo
    • Musica
    • Libri
    • Lingua Italiana
  • Lifestyles
    • Fashion
    • Scienza e Salute
    • Sport
    • Religioni
  • Food & Wine
  • Travel
    • Italia
  • Mediterraneo
  • English
  • Search/Archive
  • About us
    • Editorial Staff
    • President
    • Administration
    • Advertising

VNY Media La Voce di New York © 2016 / 2025 — La testata fruisce dei contributi diretti editoria d.lgs. 70/2017
Main Office: 230 Park Avenue, 21floor, New York, NY 10169 | Editorial Office/Redazione: UN Secretariat Building, International Press Corps S-301, New York, NY 10017 | 112 East 71, Street Suite 1A, New York, NY 10021

VNY Media La Voce di New York © 2016 / 2025
La testata fruisce dei contributi diretti editoria d.lgs. 70/2017

Main Office: 230 Park Avenue, 21floor, New York, NY 10169 | Editorial Office/Redazione: UN Secretariat Building, International Press Corps S-301, New York, NY 10017 | 112 East 71, Street Suite 1A, New York, NY 10021

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password?

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In
La Voce di New York
Gestisci Consenso
Per fornire le migliori esperienze, utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie ci permetterà di elaborare dati come il comportamento di navigazione o ID unici su questo sito. Non acconsentire o ritirare il consenso può influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
Funzionale Always active
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici. L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
Manage options Manage services Manage {vendor_count} vendors Read more about these purposes
Visualizza preferenze
{title} {title} {title}
La Voce di New York
Gestisci Consenso
Per fornire le migliori esperienze, utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie ci permetterà di elaborare dati come il comportamento di navigazione o ID unici su questo sito. Non acconsentire o ritirare il consenso può influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
Funzionale Always active
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici. L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
Manage options Manage services Manage {vendor_count} vendors Read more about these purposes
Visualizza preferenze
{title} {title} {title}
No Result
View All Result
  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
    • Primo Piano
    • Politica
    • Economia
    • First Amendment
  • Arts
    • Arte e Design
    • Spettacolo
    • Musica
    • Libri
  • Lifestyles
    • Fashion
    • Scienza e Salute
    • Sport
    • Religioni
  • Food & Wine
    • Cucina Italiana
  • Travel
    • Italia
  • Video
  • English
    • Arts
    • Business
    • Entertainment
    • Food & Wine
    • Letters
    • Lifestyles
    • Mediterranean
    • New York
    • News
  • Subscribe for only $6/Year

© 2016/2022 VNY Media La Voce di New York

Are you sure want to unlock this post?
Unlock left : 0
Are you sure want to cancel subscription?