Negli Stati Uniti ci sono 3 metodi per votare: via posta, scegliendo di far contare il voto o per il proprio stato di residenza o per il proprio stato di origine, di persona “in anticipo”, o di persona il giorno prima delle elezioni. Quest’anno, le elezioni si preannunciano storiche: non solo il clima politico è rovente, ma il COVID-19 rischia di compromettere la capacità degli elettori di votare. Ma sembra, gli elettori (specialmente i democratici), non si sono fatti abbattere dalle difficoltà e si contano numeri record di voti registrati prima delle elezioni.

I conteggi delle votazioni anticipate, infatti, mostrano un livello record di partecipazione civica, con un vantaggio democratico fino a ora, in vista delle elezioni 2020, che si terranno effettivamente il 3 Novembre. Le decine di milioni di schede già contate mostrano un panorama di elettori entusiasti, che vogliono assicurarsi che il loro voto venga contato, anche nel mezzo di una pandemia. I Democratici sperano che questa energia porti a una vittoria decisiva il 3 novembre.
Effettivamente al momento, i democratici che si sono registrati per votare stanno superando i repubblicani con un ampio margine negli stati che forniscono un’idea sulle ripartizioni partigiane, in base ai dati provenienti dal voto “in anticipo”. I repubblicani, tuttavia, hanno maggiori probabilità di dire ai sondaggisti che intendono votare di persona, e il GOP conta su un numero schiacciante di elettori che, secondo loro, voteranno di persona il giorno delle elezioni; si aspettano una vittoria schiacciante per Trump e non credono che siano veritieri i sondaggi che mostrano Biden in vantaggio.

Più elettori che mai possono votare per posta in queste elezioni. Mentre alcuni stati della costa Ovest conducono da tempo le elezioni per posta, altri, come il New Hampshire, per la prima volta consentono a tutti gli elettori di votare per posta. Diversi stati chiave – come Wisconsin, Arizona e Iowa – hanno notevolmente ampliato il voto per corrispondenza, portando a 12 il numero di Paesi che ora inviano domande di assenteismo a tutti gli iscritti, ossia tutti i residenti dello stato registrati per votare ricevono una notifica in cui gli viene chiesto se desiderino votare via posta, metodo chiamato absentee. Alla fine di settembre, le richieste per votare absentee avevano già superato i livelli del 2016 in quasi tutti gli stati.
Ed oggi, 24 Ottobre, si aprono i seggi per votare in tutta New York City. Gli elettori residenti in città possono votare anche prima del giorno delle elezioni, come dicevamo, e il periodo di votazione anticipata va da sabato 24 ottobre 2020 a domenica 1 novembre 2020, ma le date e gli orari possono variare in base al luogo di residenza. (Le informazioni su dove votare sono disponibili qui).

Il voto anticipato è ancora relativamente nuovo nello stato di New York. La riforma elettorale è stata trasformata in legge solo l’anno scorso, rendendo questa la prima elezione presidenziale in cui i newyorkesi possono votare prima della data prevista. Inizialmente, infatti, la città ha avuto problemi a garantire un numero sufficiente di lavoratori per i siti di voto anticipato. Anche adesso, Queens, Manhattan e Brooklyn hanno un numero di siti inferiore a quello consigliato dalla legge statale. I funzionari elettorali della città hanno, inoltre, cambiato le posizioni dei siti. Ciò ha infastidito alcuni newyorkesi, che hanno affermato che il loro sito per le elezioni anticipate fosse più lontano rispetto a quello previsto per il giorno delle elezioni.

Nonostante il periodo di votazioni anticipate sia appena iniziato, si presume che molti newyorkesi voteranno di persona. Uno dei motivi principali? La paura che il voto via posta non venga contato, a causa dei problemi causati da Donald Trump alla USPS. Molti hanno infatti chiesto agli elettori di assicurarsi di mandare il loro voto via posta largamente in anticipo, almeno 14 giorni prima, per assicurarsi che la USPS, nonostante la rimozione di una gran parte del suo budget, riesca ad assicurarsi che le preferenze arrivino in tempo. Ora però, abbiamo oltrepassato quella soglia di due settimane.

Votare il giorno delle elezioni, il 3 Novembre, è storicamente un processo difficile e spesso spiacevole: si raccontano ore di file, macchine per votare che non funzionan e così via. In più, quest’anno, aleggia il pericolo COVID-19 e gli elettori non vogliono esporsi a rischi. Quindi voteranno prima: ci sarà meno fila, si spera meno “disastri” logistici e meno stress per l’incolumità dei votanti.
Anche se tanti dei residenti di NYC spesso provengono da altri stati e spesso votano absentee, sarà interessante vedere quale sarà il turn out per votare, quanti andranno di persona, nonostante l’incognita COVID e sopratutto se si registreranno problemi per gli elettori. Stato storicamente democratico, New York probabilmente vedrà grande affluenza, perchè nonostante le differenze fra i membri dello stesso partito, tutti sono d’accordo su una cosa: nel 2020, bisogna votare più che mai.