Ho visto le immagini del ritorno del presidente Trump alla Casa Bianca. La sua faccia di quando si toglie la mascherina, il suo sguardo. Come se fosse un re che torna al suo trono… America, ma che cosa ti è successo? Il 3 novembre sarà il momento per capire una volta per tutte se il tuo cuore batte ancora o se, di colpo, sei in coma irreversibile, gli americani un popolo come tanti altri, bisognoso del “ducetto” al comando…
Prima di uscire dall’ospedale, Trump ha annunciato al mondo così, con un tweet, il suo ritorno alla Casa Bianca: “Mi sento molto bene. Non dovete aver paura del Covid. Non lasciate che domini le vostre vite. Noi abbiamo sviluppato, sotto l’Amministrazione Trump, delle grandi medicine e conoscenze. Mi sento meglio che 20 anni fa!”.
Poi, questa volta dalla Casa Bianca, ha inviato in rete un video dove in sostanza ripete il suo tweet: non abbiate paura, non lasciate che il covid domini le vostre vite, combattetelo… l’America è grande…
Non bisogna aver paura? Non lasciate che il covid domini le vostre vite? Con chi sta parlando Trump? Con le famiglie degli oltre 210 mila americani morti per questo terribile virus? Con chi, togliendosi la mascherina come ha fatto lui, pur magari essendo ancora contagioso e avendo dietro di lui chi potrebbe morire per quel suo gesto, se ne frega? Vivi e lascia morire?
Ma chi è veramente Donald Trump? Cosa rappresenta? Da dove arriva? Anche i mostri devono essere partoriti. E allora bisogna capire che cosa sia diventata questa generatrice America, che nella sua democrazia in 250 anni non aveva partorito sempre grandi menti, eppure mai alla Casa Bianca avevano abitato creature così aliene alla sua democrazia.
Se quattro anni fa tra i milioni che avevano votato Trump si potevano comprendere quelle persone che volevano una rottura con un sistema in cui si sentivano svantaggiate e fregate, e avevano cercato chiunque potesse dare l’impressione di poterlo rompere quel sistema – dopo che l’establishment democratico aveva eliminato l’alternativa a Trump rappresentata da Sanders -, dopo quattro anni di questa mostruosa amministrazione, con soprattutto gli ultimi mesi in cui si è vista la sua inettitudine durante la pandemia, con gli Stati Uniti da mesi il paese più colpito e con più morti del mondo, ecco non riesco a non chiedergli: ma con che senno della ragione si può rivotare Trump? Probabilmente basterà che il 5% non lo rifaccia per decretarne la sconfitta. Speriamo che i sondaggi che vedono già Joe Biden a 14% di distacco, non sbaglino come nel 2016.

La pandemia di coronavirus ha spiattellato al mondo intero non solo la totale incompetenza di Donald Trump, ma la sua assoluta incapacità di provare empatia per coloro che sono stati colpiti dal virus. Nessuno si dovrebbe preoccupare, secondo lui, perché o si vive dopo averlo avuto come accaduto a lui – ma ne è così sicuro? Neanche i medici hanno potuto assicurarlo ancora… – o si muore. Trump con quel non preoccupatevi, sembra dire che chi non ce la farà era debole, sarebbe morto lo stesso di qualcos’altro… Un mostro, appunto.
Sua nipote Mary Trump, in una intervista alla radio Npr, domenica ha detto che in famiglia suo nonno Fred (il padre di Donald) imponeva un’atmosfera di assoluto disprezzo per chi si ammalasse in famiglia. Se qualcuno non si sentiva bene doveva nasconderlo o soffrire in silenzio. Ammalarsi era una cosa da “perdenti”. Il padre di Mary, come sappiamo, morì di alcolismo, considerato dal padre Fred e il fratello Donald come una colpa personale, prima che una malattia. La nonna di Mary, soffriva di una malattia alle ossa, ma per il nonno Fred non doveva lamentarsi, altrimenti lui l’avrebbe ignorata e isolata.
Qui potete ascoltare l’intervista di NPR con Mary Trump.
Ora si capisce meglio quando Trump twitta al paese che non bisogna “aver paura del covid, non fatevi condizionare…” Già, lui ha imparato che chi si ammala è un perdente che si merita di essere perduto, di essere lasciato alla sconfitta. Quando è capitato a lui di ammalarsi, ecco che ha avuto la fortuna di avere a disposizione decine di medici e farmaci sperimentali per strapparlo (forse) alle peggiori conseguenze del covid, abbastanza per farlo riprendere e permettergli di tornare con le sue gambe alla Casa Bianca. Medici che ci dicono poco o nulla, e nascondono a che punto è ora la polmonite da covid-19 che ha attaccato il presidente Trump, dato che hanno usato un farmaco che serviva solo per contenere quella.

Trump, scende dall’elicottero e salite le scale della Casa Bianca, si affaccia al balcone e si toglie la mascherina. Poi resta fermo con lo sguardo fisso, come se cercasse una posa alla Mussolini quando si affacciava dal balcone di Piazza Venezia. Poco dopo si gira e entra in una Casa Bianca già terrorizzata dal covid. Tutto come se fosse in una puntata di uno dei suoi reality show in tv, dove non conta la sostanza di quello che ti accingi a fare, ma solo l’apparenza. Trump senza maschera, che entra fregandosene delle conseguenze di quel gesto per i suoi collaboratori, e chissà per quanti devoti supporter sparsi negli USA che ancora una volta hanno ricevuto il messaggio criminale da imitare: toglietevi la mascherina, non abbiate paura… Vedete? Io non sono morto. Uscite, vivete, tanto chi non deve morire non muore, forza America, vivi e lascia morire… Appunto, un mostro!
Eppure lo ripeto, qualcuno lo avrà pur partorito. Alla fine di tutto, il giudizio della storia e speriamo anche della giustizia, sarà tremendo con gli “enabler” che Trump ha avuto al Congresso, coloro che lo hanno accudito e protetto e che si sono inginocchiati al mostro.
America, se ci sei ancora, batti quei milioni di voti che serviranno il 3 novembre per travolgere e far sparire questo incubo.