Il coronavirus la fa da padrone, non ha partito e rimescola le carte in tavola sia per le elezioni che per la nomina alla Corte Suprema di Amy Comey Barret. Donald Trump ricoverato al Walter Reed Medical Center, il gigantesco ospedale militare a poche miglia da Washington, respira senza bisogno dell’ossigeno e viene curato con il Remdesivir, un farmaco anti-virale che è stato usato con successo contro il virus Ebola, afferma Sean Conley, il medico personale del presidente. Un briefing molto vago che non ha specificato la serietà delle condizioni del presidente. Neanche una parola sulla first lady, ache lei affetta dal coronavirus che però cura casa sua.
Silenzio assoluto dalla Casa Bianca a testimonianza che senza il capo non si muove una foglia. Atteggiamento che ha dato adito a molti commentatori di mettere in dubbio la malattia del capo della Casa Bianca. Joy Reid, di MSNBC, afferma che secondo lei si tratta di un’altra delle 20 mila bugie dette da Trump raccontata per evitare gli altri due dibattiti dopo la mortificante prova che il presidente ha dato a Cleveland. Michael Moore, il regista di Farenheit 9/11, scrive che Trump è un bugiardo professionista e che la sua malattia è un’altra bugia per recuperare gli 8 punti di svantaggio che ha su Biden.
Poi ci sono i suoi seguaci, quelli che i giornali definiscono “gli abitanti di Trumpland”che negano sia il virus che la malattia di Trump. “E’ una frottola, un inganno. Trump non si è preso il virus, il virus gli è stato iniettato mentre gli venivano fatti i test” afferma Sean Patterson, un fedelissimo del presidente.

Resta ancora irrisolto il modo in cui il virus si sia propagato. Alcuni affermano che il focolaio sarebbe stato nella sala del dibattito. Tesi avallata dal fatto che 11 degli organizzatori/operai che hanno lavorato all’evento sono stati ricoverati in ospedale infettati dal virus. Un’altra tesi vuole che il focolaio sia stato alla Casa Bianca, nel giardino delle Rose durante la cerimonia di presentazione di Amy Comey Barret, dove quasi tutti gli intervenuti erano senza maschera.

Il cerchio ristretto degli uomini del presidente viene pesantemente colpito. L’ultima in ordine di tempo è Kellyanne Conway positiva al covid-19 che ha portato anche a casa infettando anche la figlia. Poi l’ex governatore del New Jersey, Chris Christie che ha fatto da sparring partner al presidente durante la preparazione del dibattito di Cleveland. C’è Bill Stepien, il campaign manager di Trump, Hope Hicks, la ex modella capo della comunicazione della Casa Bianca, Ronna McDaniel, chairwoman del partito repubblicano, John Jenkis il presidente della Notre Dame University, l’alma mater del giudice scelto per la corte suprema e tre senatori repubblicani. Tutti erano alla Casa Bianca, senza mascherina, durante la cerimonia di presentazione di Amy Comey Barret, il magistrato selezionato dal presidente Trump per sostituire Ruth Bader Ginsburg alla Corte Suprema. Tutti e tre i senatori infettati dal virus, Ron Johnson, Mike Lee e Thom Tillis, fanno parte della commissione Giustizia del Senato che la prossima settimana avrebbe dovuto fare le sedute per la nomina di Amy Comey Barret. Con la loro malattia i repubblicani sono in minoranza sia in commissione che al Senato perché già due altri senatori, Susan Collins e Lisa Murkowski, hanno già detto di essere contrarie alla nomina prima delle elezioni del 3 novembre. Il leader della maggioranza al Senato, Mitch McConnel e il capo della Commissione Giustizia del Senato, Lindsey Graham, insistono per l’inizio delle audizioni per il 12 di ottobre, ma è un discorso di facciata perché non hanno i numeri a sostegno della battaglia.

Cancellati tutti gli appuntamenti elettorali per i prossimi giorni dato che non si sa quando e se mai potrà riprendere normalmente, a partire dalla partecipazione ai prossimi dibattiti presidenziali del 15 ottobre a Miami e del 22 ottobre a Nashville. Per questo Mitch McConnell ha avanzato l’ipotesi di dibatti presidenziali fatti in remoto. Fatto il test anche al vicepresidente Mike Pence, che è risultato negativo. Per ora è confermato il suo primo ed unico duello tv per mercoledì prossimo con la candidata vicepresidente Kamala Harris.
Test fatti anche a Ivanka Trump e il marito Jared Kushner, a William Barr e Steve Mnuchin. Negativo anche Barron, il figlio quattordicenne di Donald e Melania che vive con loro alla Casa Bianca.
Test negativo anche per Joe Biden e per sua moglie Jill e la sua running mate Kamala Harris. Biden ieri sera in un comizio in Michigan ha detto: “Con il virus non bisogna fare i duri ma portare la mascherina e seguire tutte le altre raccomandazioni delle autorità sanitarie”. La positività di Trump, ha proseguito, è un “monito che ci fa capire che dobbiamo prendere il virus seriamente”. “Sto correndo come democratico ma sarò un presidente americano. Che abbiate votato per me o contro di me io vi rappresenterò tutti ugualmente”.