Donald Trump aveva interrotto le conferenze stampa giornaliere dedicate al coronavirus oltre due mesi fa perché voleva assolutamente dare l’impressione che il coronavirus fosse in ritirata e che tutti gli States dovessero riaprire e tornare “alla normalità”. Ora che a luglio si sono battuti tutti i record di contagi giornalieri e anche i morti hanno per la prima volta toccato la quota di 1000 decessi in 24 ore, la Casa Bianca non solo non poteva più far finta di nulla, ma ha capito che se il suo “Commander in Chief” spera ancora di poter recuperare l’abissale svantaggio sul candidato democratico Joe Biden (ben 15 punti di percentuale), doveva darsi una mossa.
Così ecco ripristinato il briefing dedicato al covid-19, ma questa volta Trump si presenta senza la figura centrale alla guida di quella che era stata la sua task force agli inizi della pandemia: il Dr. Anthony Fauci. “Non sono stato invitato”, ha detto il virologo di fama mondiale.
Trump ha cercato di rassicurare gli americani ma questa volta non ha più quel tono sfrontato di chi sa tutto e se ne frega dei consigli degli scienziati se non gli piacciono, questa volta arriva al punto di invitare gli americani a indossare la mascherina quando non è possibile il distanziamento sociale. Per il presidente si tratta di una capriola rispetto alla sua passata ostinazione a non voler trasmettere questo avviso salva vita, lui che per mesi ha ripetuto che indossare la mascherina fosse un segno di debolezza. Questa volta invece il presidente dice di indossarla, perché “che vi piaccia o meno, ha un impatto”.
E ancora: invece del solito ottimismo incosciente non basato su dati reali, ecco che Trump ammette che la pandemia di coronavirus “probabilmente peggiorerà prima di migliorare”.
Infatti è proprio così. La California supera ormai i 400.000 casi di coronavirus e si appresta a superare New York, che era stato finora lo stato epicentro dell’epidemia negli Stati Uniti, in termini di contagi, anche se poi negli ultimi due mesi NY è riuscito ad abbassare la curva dei contagi meglio di qualunque altro stato. Intanto il governatore di New York Andrew Cuomo ha aggiunto altri dieci stati alla lista di quelli che già avevano obbligo di isolamento per 14 giorni. All’elenco sono stati aggiunti Alaska, Delaware, Indiana, Maryland, Missouri, Montana, North Dakota, Nebraska, Virginia e Washington, portando così il totale a 31.
Durante la conferenza stampa che avrebbe dovuto “rilanciare” l’autorevolezza del presidente Trump, difronte a sondaggi elettorali che lo danno in caduta libera, invece è successo esattamente il contrario, quando ad una domanda – che non c’entrava nulla con il coronavirus- gli è stato chiesto dell’arresto di Ghislaine Maxwell, la compagna del suo “amico” Jeffrey Epstein condannato per pedofilia e poi morto “suicida” in carcere. Trump, senza scomporsi, se ne è uscito dicendo: “I just wish her well”. Quindi un saluto di auguri a quanto pare ad una amica che però, lo ricordiamo, è adesso agli arresti con l’accusa di essere stata sempre lei a “gettare la rete” per procurare le decine di ragazze minorenni adatte a soddisfare gli appetiti sessuali e criminali del finanziere amico dei potenti, che oltre a Trump, aveva nei suoi party Bill Clinton e il principe Andrew di Inghilterra. Insomma se il briefing di martedì doveva servire a Trump a far invertire la rotta dei sondaggi, sospettiamo che gli effetti, almeno per ora, potrebbero non essere quelli sperati dai suoi strateghi della campagna elettorale.