Quando era al governo mangiava a quattro palmenti. Del resto un leader della Lega non può essere che così. Nel 2018 l’abbiamo visto più volte far colazione a pane e Nutella. Sempre più sano che pane e vino, pensai, considerato che l’alcol abbatte i limiti. Ma arrivata l’estate, è passato al mojito e non si tenuto più… Ora siamo quasi a Natale e non possiamo non ricordare la maratona gastronomica, documentata sui social, che Matteo Salvini affrontò in onore della nascita di Gesù. Infatti gli dedicai la rubrica: “Pancia mia, fatti capanna”. E’ con piacere, quindi, che vi comunico che Matteo S. quest’anno non celebrerà Santo Stefano a pane e Nutella. Dopo tante figuracce ha deciso di diventare un figurino? Macché, ha solo deciso che non farà più il testimonial della Nutella avendo scoperto che la Nutella è prodotta con nocciole turche. Questo perché sono molto più economiche di quelle piemontesi: era l’unico in Italia ancora a non saperlo. “Preferisco mangiare italiano”. Se avesse frequentato di più i banchi del Parlamento Ue, probabilmente non ignorerebbe che molte mozzarelle sono fatte con latte d’oltralpe, le pizza preparate con farine provenienti dall’Est Europa, certi prosciutti sono ‘cosce del Nord’ non meglio identificate, le prime arance di stagione arrivano dal Marocco… E soprattutto avrebbe tutelato la filiera di produzione nostrana.
Probabilmente ora il nostro ex ministro dell’Interno, avendo smesso di riempire il proprio interno con ingredienti stranieri di dubbia qualità, avrebbe una figura invidiabile e sarebbe conteso più di Chiara Ferragni da diversi marchi del made in Italy per fare l’influencer. Di certo, senza fatica, guadagnerebbe più di Matteo Renzi che studia da mane a sera per fare il conferenziere in giro per il mondo a 200 mila euro la comparsata. Sì, c’è chi all’estero per ascoltarlo lo paga 200 con tre zeri vicino. In questi giorni Renzi è messo alla gogna mediatica e giudiziaria perché con i suoi guadagni ha potuto permettersi di acquistare una casa del valore di 1 milione e 300 mila euro. L’Italia è un popolo di invidiosi e Matteo R., poiché voleva continuare la carriera politica, non doveva fare lo spaccone: si è dimostrato ingordo quanto il suo omonimo leghista, solo in settori diversi. Purtroppo potere e soldi danno alla testa a molti poveri di spirito…

Suggeriamo sommessamente a Salvini che in Piemonte vi sono ottime produzioni artigianali di crema di gianduia, fatte con il burro e non con grassi vari. Dopo averle assaggiate, non si mangia più la Nutella non perché le nocciole sono turche, ma perché anche gli altri componenti sono di scarsa qualità; lo si avverte al palato. E lo dice una che ha passato l’infanzia e l’adolescenza a mangiare Nutella, ma crescendo, se si fanno esperienze gastronomiche, il gusto si raffina. L’unica nota dolente è che queste creme costano almeno cinque volte di più, tuttavia Matteo S. non ha bisogno di crescere in altezza e quindi non serve che mangi pane e gianduia ogni mattina.
Anche se non vi è alcun nesso apparente, non possiamo fare a meno di notare che Salvini allontanandosi dalla Nutella, si è avvicinato alla Madonna. In fondo non è mica facile iniziare una dieta quando si hanno tante gatte da pelare e bisogna cercare conforto in una fede salda. Alla trasmissione Porta a Porta ha citato la madonna di Medjugorje, non riconosciuta dalla Chiesa, sostenendo che avrebbe invitato a riconoscere le persone dallo sguardo. “Lo sguardo di Conte, quando parlava del Mes, mi sembrava quello di una persona che ha paura, che non ha la coscienza pulita e che scappa”. Il messaggio del 2 dicembre di tale madonna è: “Tra coloro che amano mio figlio e si amano reciprocamente per mezzo di lui, le parole non sono necessarie. E’ sufficiente uno sguardo…”
Salvini è un demistificatore: come può usare un messaggio d’amore generato dallo sguardo per interpretare lo sguardo di Conte su una faccenda economica? La madonna di Medjugorje non ha invitato affatto le persone a leggere la fisiognomica del premier ma a parlarsi attraverso lo sguardo. Quanto alla coscienza pulita, Matteo S. deve avere le idee ancora meno chiare visto che non ci ha mai detto chiaramente dove sono finiti i 49 milioni di euro, considerato che all’epoca era nel direttivo della Lega. Perché per avere la coscienza pulita non basta sventolare il rosario, citare la madonna bosniaca e dire di mangiare italiano. L’affermazione “piuttosto della Nutella, mangerò le sardine…” ha qualcosa di satanico.