Dopo Elizabeth Warren e Kirsten Gillibrand, un’altra donna è ufficialmente scesa in campo in vista delle primarie democratiche che preluderanno alle presidenziali del 2020. L’annuncio della senatrice Kamala Harris, 54 anni, già procuratore generale della California e seconda donna di colore a ricoprire questa carica negli Stati Uniti, era atteso da settimane, ma è giunto in una giornata carica di significato storico: il Martin Luther King Day. La tempistica, naturalmente, non è stata casuale, anche perché ha evocato la candidatura storica (che questa settimana compirà 47 anni) di Shirley Chisholm, deputata di New York divenuta la prima donna di colore a essere eletta al Congresso e la prima donna a concorrere per la nomination democratica.
Il primo appuntamento della sua campagna elettorale si terrà venerdì in South Carolina, dove gli elettori di colore hanno in mano gli equilibri delle primarie democratiche. Anche questa, una scelta strategica, visto che lo stato del Sud Est è stato preferito ai due grandi e cruciali stati con elettorato bianco – Iowa e New Hampshire –, dove peraltro si voterà prima. Quindi, domenica Harris sarà nella sua città natale, Oakland, in California.
Tra i maggiori ostacoli che Harris dovrà affrontare, le critiche dei progressisti, che ritengono si sia spostata a sinistra solo negli ultimi anni, appositamente per prepararsi all’appuntamento elettorale. In effetti, come procuratore in California, è stata spesso stigmatizzata per il suo pugno duro sulla criminalità, con addirittura la difesa della pena di morte nel 2015 e l’introduzione di una misura che mirava a punire i genitori per i bambini che marinavano la scuola di frequente. Oltre a lei, anche Tulsi Gabbard, democratica hawaiana, ha annunciato alcuni giorni fa la sua corsa nelle primarie, che si preannunciano storiche proprio per la presenza di tante donne.
“Il futuro del nostro paese dipende dal fatto che voi e altri milioni di persone alziate la voci per combattere per i nostri valori americani”, afferma Harris nel suo video di presentazione. “Facciamolo insieme: per noi stessi, per i nostri figli, per il nostro paese”.