Founded by Stefano Vaccara

Subscribe for only $6/Year
  • Login

Editor in Chief: Giampaolo Pioli

VNY La Voce di New York

The First Italian English Digital Daily in the US

English Editor: Grace Russo Bullaro

  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
  • People
  • Arts
  • Lifestyles
  • Food & Wine
  • Travel
  • Sport
  • Video
  • English Edition
No Result
View All Result
VNY
  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
  • People
  • Arts
  • Lifestyles
  • Food & Wine
  • Travel
  • Sport
  • Video
  • English Edition
No Result
View All Result
VNY La Voce di New York
No Result
View All Result
in
Politica
December 18, 2017
in
Politica
December 18, 2017
0

Processo-Trattativa; a Palermo è cominciato il redde rationem. Ma quale?

La Repubblica presentata come figlia e nipote di Padri Mascalzoni, anziché di Padri Fondatori. E ora?

Fabio CammalleribyFabio Cammalleri
Processo-Trattativa; a Palermo è cominciato il redde rationem. Ma quale?
Time: 5 mins read

Nel processo per la c.d. Trattativa Stato-mafia, in breve, è accaduto questo: che le vite di alcune persone sono state dilaniate; che i loro corpi sono serviti da scrittoio, e il loro sangue da inchiostro. Perché, questo processo, come ha scandito l’Ufficio del Pubblico Ministero di Palermo, avviando la settimana scorsa la requisitoria finale, “riguarda un momento importante della storia del nostro Paese”.

Ecco il punto. Scrivere la storia con i ceppi. O, come nell’Ottobre 2014 volle sublimare il dott. Vittorio Teresi, Procuratore Aggiunto: “rischiarare la storia politica con mezzi coercitivi di cui gli storici non dispongono”.

Rischiarare, certo. Ma non “sine ira, ac studio”, come ammoniva quell’incompetente di Tacito: capace a stento di dedicarsi a sciocchezzuole come l’Impero Romano; no, per una deteriore “episteme palermocentrica” (secondo cui, quello che accade qui è unico nel tempo e nello spazio cosmico), ci vogliono i ceppi.

“Ira”, non solo in latino, era ed è, l’insidioso trasporto che la matrice politica di una ricerca inevitabilmente comporta: trasformando lo studio distaccato in convulsione appassionata.

Il giudizio penale intende solo “elementi di prova”. “Elementi”: per dire della loro primaria, elementare, quasi tattile, natura.

Nell’accusa storico-giudiziaria, invece, le persone, diventano “simboli”; e vengono disincarnate (scannate, in più libera traduzione) nell’atto stesso in cui sono imputate, e penalmente imputate: di una supposta “responsabilità storica”, che è impersonale e indefinibile. 

Le prove non sono più “elementari”: immediate, percepibili al senso e al buon senso; su cui la “dichiarazione” (che non è un “elemento”, se non per finzione, per pigrizia giuridica) può agire, al più, a corredo, a conferma (il testimone che “vede” o “ode” un atto in sè compiuto). Ma sono sostituite da una parola che, da libera, si fa anarchica: e proprio quando nulla potrebbe sostenere, è al contrario ammessa a sostenere sè stessa, mediante una “saldatura” imposta, con movenza demiurgica, dal soggetto che accosta le parole (il PM, e poi il giudice, se gli crede).

A questo funambolismo verbale si riduce la coralità dei “riscontri incrociati”, quando la voce non sia solitaria e infìda salmodìa (cioè, uno che, insistendo su una mezza verità, la completa con una mezza menzogna, e conferma sè stesso).

L’accusa, allora, diventa fantasmatica, indossa un velo che pare personale e definito; ma, in quanto cela una sostanza “storica”, impersonale e indefinibile, è, in effetti, inafferrabile. L’accusato prova la presa, e afferra l’aria. La difesa è impossibile; la contesa diventa una prova totale di resistenza: chi non muore, vince.

Massimo Ciancimino e la carica delle sue 101 dichiarazioni, risolte in “avventura processuale”. Giovanni Brusca, plausibile quando parla di acido e telecomandi balistici, appena si volge a farsi interprete storico, stinge in “analisi congetturali di ampio respiro”; e, padrone di abbandonarsi ad una “innegabile ed ingiustificata progressione delle accuse”, dopo tanto procedere, consegue in aula un premio “ch’era follia sperar”, direbbe il poeta: “una sorta di veste di opinionista”.

Il Processo-trattativa, in realtà, è un universo processuale; che è stato un universo congetturale. “La politica: della Prima e della Seconda Repubblica”. La “mancata sorveglianza” del rifugio di Riina. La “mancata cattura” di Provenzano. Le “soffiate” al mafioso Rosario Riccobono. 

Dilaniati, questi corpi-scrittoio. Calogero Mannino (il “garante politico” dell’ancièn règime) è sotto indagine o processo, ininterrottamente, da ventiquattro anni. E’ stato definitivamente assolto dall’accusa di concorso in associazione mafiosa; riassolto nel giudizio abbreviato, “a stralcio” da questo stesso  processo-Trattativa (con la sentenza che ha offerto, rispettivamente a pagg. 504 e 167,  quei ritratti di Ciancimino Jr e di Brusca). Ma è ancora “a disposizione” (pende appello, interposto dalla Procura, of course): soggiogato ad un libero potere che può ridurre un uomo a campo per infinite esercitazioni. Può vangarlo, ararlo, tentarvi ogni sorta di seminagione, e nonostante mai si scorga la malapianta supposta, si prosegue, si riprova, e si riprova, e si riprova.

Lo stesso con il generale Mario Mori: compreso questo, tre processi, già due assoluzioni definitive: si difende da diciotto anni. Analogamente, con il dott. Bruno Contrada: il quale ultimo, anche lui dopo 24 anni (fra processi ed “espiazione senza titolo”), solo da Strasburgo ha potuto ricevere un pò di requie, per le spoglie della sua esistenza. Non c’era il reato. Non c’era la colpa. Non ci doveva essere processo, nè condanna.

E siccome la ricerca storico-giudiziaria imputa “simboli”, e non uomini, quando questi soffrono una pena in carcere, come Marcello Dell’Utri (il “garante politico” della nouvelle vague), non hanno malattie, non hanno sofferenze: ma solo “compatibilità”. Come la vite di un ingranaggio; così, se questa non va bene, eccone subito un’altra. E si ricomincia.

Ma non solo questi corpi; non solo questo sangue.

Paolo Borsellino, si è detto, aveva scoperto la Trattativa; nel timore che ne svelasse la trama, si è aggiunto, principi e ladri, avvinti da un’unica scelleraggine, decretarono “l’accelerazione” della sua Strage. E fu così accelerata, quella “accelerazione”, che i suoi esecutori vaporizzarono nell’inesistenza. 

Ci sono, infatti, altri nove uomini che furono condannati ingiustamente in relazione alla strage (sette all’ergastolo). Per sentirsi dire, dopo 25 anni che c’era stato un errore. Loro, con la Strage di Via D’Amelio, non c’entravano. Potete andare. Vite dilaniate, sangue come inchiostro.

E il Tribunale di Palermo, già quattro anni fa, negando che i Carabinieri Mori e Obinu avessero lasciato Provenzano libero di latitare, pure aveva scritto in sentenza: “…l’eventualità che la strage di Via D’Amelio sia stata determinata dall’esigenza di eliminare un ostacolo ad una ‘trattativa’ in corso fra lo Stato e la mafia è rimasta una mera ipotesi..”. (pag. 227). 

E c’è un’autentica ricerca storica che potrebbe ignorare le domande, limpide, precise, ragionate, battenti, di Fiammetta Borsellino? . Dov’è Travaglio, dove Santoro? Dove, il prime time? Le docufiction? I doppiaggi e i mimi dei brogliacci telefonici usati come un gatto a nove code?

A Palermo, dunque, sarebbe cominciato un redde rationem: ma quale?

Il Quirinale sotto assedio. Il dott. Loris D’Ambrosio finito dalle pene del sospetto. Due ex Presidenti della Repubblica; ex ministri, un ex Presidente della Corte Costituzionale; un ex Presidente del Senato ed ex Vicepresidente del CSM; e Direttori Generali di ministero: tutti sciorinati come ricchi stendardi di un cupo trionfo. La Repubblica presentata come figlia e nipote di Padri Mascalzoni, anziché di Padri Fondatori.

E dopo un simile incendio, l’ovattamento, i toni dimessi, il servizietto e via.

Gli uomini che hanno subìto questo martirio, hanno già la gratitudine delle coscienze libere. Si sono difesi da reati-fantasma, fronteggiando prove eteree. Ma loro hanno vinto da soli.

Per tutti gli altri, amici e nemici, indifferenti o partecipi, ci sono solo immense macerie: civili, giuridiche e culturali. E sono intatte.

          

Share on FacebookShare on Twitter
Fabio Cammalleri

Fabio Cammalleri

Il potere di giudicare e condannare una persona è, semplicemente, il potere. Niente può eguagliare la forza ambigua di un uomo che chiude in galera un altro uomo. E niente come questa forza tende ad esorbitare. Così, il potere sulla pena, nata parte di un tutto, si fa tutto. Per tutti. Da avvocato, negli anni, temo di aver capito che, per fronteggiare un simile disordine, in Italia non basti più la buona volontà: i penalisti, i garantisti, cioè, una parte. Forse bisognerebbe spogliarsi di ogni parzialità, rendendosi semplicemente uomini. Memore del fatto che Gesù e Socrate, imputati e giudicati rei, si compirono senza scrivere una riga, mi rivolgo alla pagina con cautela. Con me c’è Silvia e, con noi, Francesco e Armida, i nostri gemelli.

DELLO STESSO AUTORE

Ilda Boccassini: va bene il libro, ma ora occorre la verità oltre la memoria

Ilda Boccassini: va bene il libro, ma ora occorre la verità oltre la memoria

byFabio Cammalleri
La cosiddetta trattativa tra Stato e Mafia: un tentativo totalitario

La cosiddetta trattativa tra Stato e Mafia: un tentativo totalitario

byFabio Cammalleri

A PROPOSITO DI...

Tags: antimafiagiustizia italianamafiapolitica e giustiziatrattativa mafia statotrattativa stato mafia
Previous Post

Nella Giornata dei Migranti, per l’ONU la Libia resta un “nervo scoperto”

Next Post

Apple Store: think different, cioè minimalista e trasparente

DELLO STESSO AUTORE

Gioie e dolori al Pride 2021: dopo i festeggiamenti, gli scontri con la NYPD

Il reato-padagogo e il DDL Zan: difendere valori giusti senza il tic della galera

byFabio Cammalleri
I “libricini” scritti sui siciliani per preparare le truppe Alleate allo sbarco in Italia

I “libricini” scritti sui siciliani per preparare le truppe Alleate allo sbarco in Italia

byFabio Cammalleri

Latest News

Doppietta per gli azzurri: Sinner ha battuto Navone e Berrettini ha vinto su Fearnley

Doppietta per gli azzurri: Sinner ha battuto Navone e Berrettini ha vinto su Fearnley

byMassimo Cutò
Il pranzo è servito… nel portavivande

Il pranzo è servito… nel portavivande

byRoberto Mirandola

New York

Chiara Arrigoni, autrice di Pelle, testo selezionato per il programma di mentorship di In Scena! 2025 a New York – ph. courtesy dell’artista

“Pelle”, il reading di Chiara Arrigoni a New York per In Scena! 2025

byMonica Straniero
While Adams Trusts Lawsuits to Bring Funds Back to NY, Trump Defies Judges

Adams-Trump faccia a faccia alla Casa Bianca per fondi federali

byFederica Farina

Italiany

Il Prosecco italiano conquista i cuori delle donne USA

Il Prosecco italiano conquista i cuori delle donne USA

byAndrea Zaghi
Da sinistra: Elvira Raviele (Ministero delle Imprese e del Made in Italy), Fabrizio Di Michele (Console Generale d’Italia a New York), Maurizio Marinella, Luigi Liberti (Direttore Patrimonio Italiano TV), Mariangela Zappia (Ambasciatrice italiana a Washington), e Diego Puricelli Guerra (Preside Istituto Bernini De Sanctis di Napoli)

Marinella a New York: l’eleganza del Made in Italy all’Istituto Italiano di Cultura

byMonica Straniero
Next Post
Apple Store: think different, cioè minimalista e trasparente

Apple Store: think different, cioè minimalista e trasparente

La Voce di New York

Editor in Chief:  Giampaolo Pioli   |   English Editor: Grace Russo Bullaro   |   Founded by Stefano Vaccara

Editor in Chief:  Giampaolo Pioli
—
English Editor: Grace Russo Bullaro
—
Founded by Stefano Vaccara

  • New York
    • Eventi a New York
  • Onu
  • News
    • Primo Piano
    • Politica
    • Voto Estero
    • Economia
    • First Amendment
  • People
    • Nuovo Mondo
  • Arts
    • Arte e Design
    • Spettacolo
    • Musica
    • Libri
    • Lingua Italiana
  • Lifestyles
    • Fashion
    • Scienza e Salute
    • Sport
    • Religioni
  • Food & Wine
  • Travel
    • Italia
  • Mediterraneo
  • English
  • Search/Archive
  • About us
    • Editorial Staff
    • President
    • Administration
    • Advertising

VNY Media La Voce di New York © 2016 / 2025 — La testata fruisce dei contributi diretti editoria d.lgs. 70/2017
Main Office: 230 Park Avenue, 21floor, New York, NY 10169 | Editorial Office/Redazione: UN Secretariat Building, International Press Corps S-301, New York, NY 10017 | 112 East 71, Street Suite 1A, New York, NY 10021

VNY Media La Voce di New York © 2016 / 2025
La testata fruisce dei contributi diretti editoria d.lgs. 70/2017

Main Office: 230 Park Avenue, 21floor, New York, NY 10169 | Editorial Office/Redazione: UN Secretariat Building, International Press Corps S-301, New York, NY 10017 | 112 East 71, Street Suite 1A, New York, NY 10021

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password?

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In
La Voce di New York
Gestisci Consenso
Per fornire le migliori esperienze, utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie ci permetterà di elaborare dati come il comportamento di navigazione o ID unici su questo sito. Non acconsentire o ritirare il consenso può influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
Funzionale Always active
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici. L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
Manage options Manage services Manage {vendor_count} vendors Read more about these purposes
Visualizza preferenze
{title} {title} {title}
La Voce di New York
Gestisci Consenso
Per fornire le migliori esperienze, utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie ci permetterà di elaborare dati come il comportamento di navigazione o ID unici su questo sito. Non acconsentire o ritirare il consenso può influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
Funzionale Always active
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici. L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
Manage options Manage services Manage {vendor_count} vendors Read more about these purposes
Visualizza preferenze
{title} {title} {title}
No Result
View All Result
  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
    • Primo Piano
    • Politica
    • Economia
    • First Amendment
  • Arts
    • Arte e Design
    • Spettacolo
    • Musica
    • Libri
  • Lifestyles
    • Fashion
    • Scienza e Salute
    • Sport
    • Religioni
  • Food & Wine
    • Cucina Italiana
  • Travel
    • Italia
  • Video
  • English
    • Arts
    • Business
    • Entertainment
    • Food & Wine
    • Letters
    • Lifestyles
    • Mediterranean
    • New York
    • News
  • Subscribe for only $6/Year

© 2016/2022 VNY Media La Voce di New York

Are you sure want to unlock this post?
Unlock left : 0
Are you sure want to cancel subscription?