Ci costringono ad emigrare all’età della pensione. Via i vecchi, largo ai giovani. Via gli italiani, spazio ai musulmani. Che – inshallah – ci pagheranno le pensioni. E ci permetteranno di sopravvivere e morire in Portogallo, Canarie, Bulgaria… nei paesi dove la vita è meno cara. L’Italia sarà un paese giovane, prolifico e multiculturale. L’avamposto arabo in Europa. Anche il papa è d’accordo. Ma il suo buonismo non salverà il Vaticano. L’otto per mille nella dichiarazione dei redditi verrà tolto alla Chiesa e dato all’islam. Il servizio militare sarà ripristinato e avremo un esercito addestrato a farci rigar dritto. Del resto l’Italia si è già distinta nel mondo arabo per aver fatto la formazione militare ai combattenti dell’Isis. Una furbata.
E’ questa l’ultima grande vergogna italiana: non permettere ai suoi cittadini di vivere serenamente a casa loro, con i propri cari, l’ultima parte della propria vita. Gente che ha lavorato quaranta e passa anni, ha pagato le tasse tutta la vita ma ora con la pensione che percepisce non riesce ad arrivare a fine mese ed è costretta ad emigrare in paesi dove il potere d’acquisto della propria pensione è circa il doppio che in Italia. In Portogallo hanno steso il tappeto rosso agli italiani: defiscalizzate le pensioni per dieci anni, il che ha introdotto capitali freschi nel Paese.
Tito Boeri, presidente dell’Inps, è insorto in un’audizione parlamentare lamentando che ogni anno paga 373 mila pensioni a italiani residenti all’estero: una spesa di un miliardo di euro. Neanche fossero soldi dello Stato. Sono soldi guadagnati dagli italiani con il loro lavoro! Italiani che non vanno all’estero in vacanza, ma a concludere la propria vita! Boeri ha lamentato l’aumento di pensioni a 89 mila pensionati all’estero nel 2017, per una spesa di 35,6 milioni di euro, sostenendo che ciò provoca una distorsione della spesa assistenziale italiana, tanto in tali Paesi le spese assistenziali sono comunque garantite al di sotto di un certo reddito. Gli piacerebbe sottrarre un venti per cento della pensione a coloro che si trasferiscono all’estero. Non sarebbe meglio detassare le pensioni in Italia in modo che la gente non se ne andasse a spenderle all’estero? Soldi guadagnati con stipendi già tassati durante tutta la vita lavorativa. Si trattiene la gente con la convenienza, non con la forza e il ricatto. Ma non si fa il conto delle pensioni che elargiamo ai molti finti italiani, cittadini croati e sloveni, o a molti cittadini dei Paesi dell’Est Europa che hanno lavorato qualche anno in Italia. Non si computano le pluripensioni, le pensioni d’oro, le pensioni percepite dopo una sola legislatura. Per non parlare degli stipendi milionari che versiamo a vita ai presentatori della Rai, che non vanno mai in pensione: esenti da pensione! Una casta privilegiatissima, la quale nonostante i vari lifting facciali, a lungo andare non riesce a nascondere sotto i riflettori di esser nata sotto le piramidi. Fra breve vedremo i vecchi solo in televisione o nell’elenco dei maggiori contribuenti del Paese. Questo è un paese per ricchi o per inseminatori. Chi non ha soldi o non fa figli, fuori! Guerra ai vecchi, guerra ai borghesi, guerra a quelle donne che non servono come femmine, perché non partoriscono.
Ma che ne farà l’Italia, già sovrappopolata, di tutti questi bambini che costano, di questi giovani che non troveranno lavoro? Non abbiamo ancora capito che il progresso scientifico taglia i posti di lavoro e che siamo in troppi su questa terra? Visto che le musulmane sono culturalmente programmate per partorire, i loro figli saranno la maggioranza e faranno legge. Se ci andrà bene ci metteranno sui barconi alla volta dell’Africa, se ci andrà male ci elimineranno. Basterà applicare la sharia per qualche presunto delitto commesso: le lapidazioni e le impiccagioni, che fanno da sempre nei loro paesi, saranno all’ordine del giorno. Papa Francesco pensa di conquistare i musulmani con la misericordia cattolica, mentre per secoli i suoi predecessori hanno difeso la Cristianità con le armi. Erano tutti scemi? E’ stato un cretino papa Pio V nel ‘500 a volere l’unione delle potenze cristiane per affrontare gli infedeli in mare e porre fine alle minacce di conquista del continente europeo? Forse bisognerebbe ripartire dal lessico: gli infedeli sono loro. Cominciamo a chiamarli con il loro nome: infedeli, perché sono loro che vogliono distruggere la nostra fede e appropriarsi della nostra civiltà come progresso economico, ma imponendo la loro incivile teocrazia. Non avranno progresso senza dare libertà.