Paolo Gentiloni pedala con Raggi nelle ruote. Tanto Italia e Roma non sono la stessa cosa. Va avanti nonostante Virginia sia pentastellata di nome ma non nei fatti. Più misera di così. Altro che 5 stelle: la vestale di Beppe Grillo sta declassando il Campidoglio a un ostello: zero stelle. Ma è scusabile una sindaca che si professa immacolata e poi assume a capo del Personale un faccendiere? E se non sapeva chi era Raffaelle Marra, il suo più stretto collaboratore, che cosa ha nella zucca? Uno che si è fatto dare in prestito dal costruttore Sergio Scarpellini 367 mila euro per l’acquisto di una casa. L’aiuto di un caro amico, ha spiegato dal carcere. Strano, io ho tanti cari amici, ricchi anche più di Scarpellini, ma non credo che mi presterebbero tale cifra per pura amicizia. Ma ecco che il vice sindaco Luca Bergamo ha un’idea geniale che ha confidato giovedì al Corriere della Sera: “Se avessi la bacchetta magica, trasferirei tutta la politica e i ministeri all’Eur. Comunque via dal centro”. Per fare pulizia etica? O costruzioni pentastellate?
E misero Grillo, che vara un Codice di comportamento per i suoi grillini. Ma non erano dei probiviri? Sì, vestiti e calzati, soltanto. Dei poveretti nullafacenti, raccolti in rete, che pretendono di essere intervistati senza contraddittorio e con le domande concordate e le risposte preparate. E poi Erdo-Grillo vuole istituire un tribunale del popolo per giudicare quanto dicono i giornalisti. Cose turche. E alle prossime politiche il dittatore trionferà e gli italiani dovranno tutti farsi crescere i baffi e ficcarsi il fez sulla testa vuota. Purtroppo, come abbiamo visto in America, la massa non usa la testa: vota per emulazione, perché vuole assomigliare o si sente di assomigliare a chi elegge.
Grillo ha capito che in Italia se un premier non riesce a divinizzarsi, finisce male. Pertanto sta progettando la trinità: padre, figlio e spirito santo. Padre Grillo, figlio Casaleggio… c’è da sperare che non gli appaia lo spirito santo.
Il capodanno romano è andato benissimo, secondo la Raggi: ha postato le foto del capodanno precedente, quello organizzato da Marino. I Cinquestelle devono esser certi che gli italiani dormano in piedi quanto loro.
Su una cosa sono tutti vigili e concordi, governo compreso: fermare i migranti o rimandarli indietro. Si va in Libia a fare degli accordi economici. Come fece Berlusconi. Poi il deserto libico inghiotte tutto. Basta che non affondino in mare, sotto i nostri occhi. Quanta ipocrisia buonista.
Finalmente emerge che abbiamo affidato l’ospitalità dei migranti a delle aziende che ne hanno fatto un business: essi insorgono perché da noi hanno freddo, non hanno il cambio di biancheria settimanale, mangiano male. Tuttavia nessuno viene costretto a pulire quello che sporca, aggiustare quello che rompe, lavorare per ripagarsi l’alloggio e i pasti. Sarebbe così semplice ed un bel deterrente a venire a villeggiare nel nostro Paese.
Quindi siamo al punto di partenza: gli anni passano e l’invasione procede a gonfie vele. Non scrivo nulla di nuovo, ma più volte sono stata accusata da qualche lettore: in verità, finora dire queste cose era tabù. Non siamo stati nemmeno mai in grado di scacciare i rom che stanno in Italia per delinquere: rubano, commerciano droga e riciclano armi. Ogni tanto si scopre un arsenale in qualche campo rom. Ma la legge italiana si applica solo agli italiani.
Ora io vorrei sapere: a chi preferireste affidare la pasticceria di vostro padre? A un aspirante pasticciere, a un vecchio puttaniere o a un istrionico pasticcione? Le ricette migliori risultano quelle dell’istrione. Ma snocciolare una ricetta, non significa che poi la si sappia eseguire. Mia madre era un libro di cucina stampato, ma non ha mai cucinato in vita sua.
In altri termini, ci incamminiamo alle elezioni politiche con un’offerta di sistema tripolare. Abbiam scartato il fidanzato d’Italia, abbiamo scartato il fanciullo d’Italia, per ritrovarci con il fascista d’Italia?
Nessuno – per fortuna – se la prende con Gentiloni, che può governare il Paese proprio perché la capitale è ingovernabile e il suo mandato a termine. L’interregno è il miglior sistema di governo italiano.