Founded by Stefano Vaccara

Subscribe for only $6/Year
  • Login

Editor in Chief: Giampaolo Pioli

VNY La Voce di New York

The First Italian English Digital Daily in the US

English Editor: Grace Russo Bullaro

  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
  • People
  • Arts
  • Lifestyles
  • Food & Wine
  • Travel
  • Sport
  • Video
  • English Edition
No Result
View All Result
VNY
  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
  • People
  • Arts
  • Lifestyles
  • Food & Wine
  • Travel
  • Sport
  • Video
  • English Edition
No Result
View All Result
VNY La Voce di New York
No Result
View All Result
in
Politica
September 2, 2015
in
Politica
September 2, 2015
0

Sicilia: al via un decreto per ridurre il numero dei medici che operano negli ospedali siciliani?

Giulio AmbrosettibyGiulio Ambrosetti
Time: 5 mins read

Per ora è un’indiscrezione. Ma è un’indiscrezione che, se dovesse diventare realtà, potrebbe rivelarsi pesante come un macigno per la sanità siciliana. E, in particolare, per gli ospedali pubblici dell’Isola che potrebbero scivolare nel caos. Sembrerebbe che, in queste ore, gli uffici dell’assessorato regionale alla Salute starebbero vagliando un decreto che introdurrebbe nuove ‘regole’ negli ospedali e, in particolare, nei Pronto soccorso della Sicilia. In pratica, una riduzione del personale medico all’insegna del risparmio. Proviamo a vedere di cosa si tratterebbe.

Negli uffici di una Regione siciliana che il governo nazionale di Matteo Renzi, a furia di scippi di risorse finanziarie, sta portando a grandi passi verso il default, sarebbero al vaglio misure di contenimento della spesa. Già sono in corso penalizzazioni in tutti i settori dell’amministrazione pubblica, a cominciare dai Comuni che, a settembre, non hanno ancora ricevuto nemmeno un Euro dei trasferimenti previsti dalla legge. In queste ore l’attenzione del governo è rivolta alla sanità pubblica siciliana. La domanda che il governo di Rosario Crocetta si pone in queste ore è: come ‘spremere’ ancora questo settore per trovare soldi da utilizare, con i soliti 'magheggi' di bilancio che nessuno censura, in altri settori dell'amministrazione regionale?

Da qui l’idea di ridurre il numero dei medici che prestano servizio negli opedali pubblici con il seguente stratagemma. Ogni medico di Pronto soccorso – così sarebbe stato stabilito – deve curare almeno 5 mila pazienti all’anno. Sulla base di questo numero – che nella sanità non significa nulla – i vertici dell’assessorato regionale alla Salute starebbero stilando una sorta di regolamento in base al quale ogni Pronto soccorso dell’Isola dovrebbe essere dotato di un numero di medici tale da assicurare 5 mila accessi all’anno per ogni medico (in pratica, un medico di Pronto soccorso dovrebbe visitare 5 mila pazienti in un anno). Sulla base di questi conti il numero dei medici di Pronto soccorso verrebbe ridotto, facendo ‘risparmiare’ l’amministrazione regionale.  

Si tratta di un calcolo cervellotico e demenziale, perché in un ospedale ogni paziente è un ‘pianeta’ a sé. Un paziente, infatti, potrebbe avere bisogno di una visita di pochi minuti o di un’assistenza per svariate ore. Tutto dipende non dalla ‘velocità’ dei medici, ma dalla gravità della patologia.

Lo ribadiamo: non sappiamo se le notizie in nostro possesso rispondano al vero, trattandosi di un’indiscrezione che ci è arrivata dal mondo politico siciliano. Abbiamo anche cercato di verificarla provando a contattare l’assessore regionale alla Salute, Baldo Gucciardi. Ci proviamo, senza successo, da tre giorni. A questo punto abbiamo deciso di scrivere, anche perché, dal 2009 ad oggi, in Sicilia, assistiamo ad una gestione della sanità siciliana che penalizza i cittadini. Con l’obiettivo di ‘risparmiare’ risorse che vengono in parte drenate dal governo nazionale, in parte utilizzate in altre branche dell’amministrazione regionale con ‘magheggi’ di Bilancio.

La sistematica penalizzazione dei cittadini siciliani da parte del governo regionale n materia di servizi sanitari si evince, ancora una volta, proprio in questi giorni, col tentativo di chiudere l’ennesimo Punto nascita, sempre per ‘risparmiare’. Il Punto nascita che dovrebbe essere sbaraccato si trova in una zona interna della provincia di Agrigento. In pratica, in un’area montana già disagiata che, in assenza del Punto nascita, diventerebbe ancora più disagiata.

Sempre in queste ore il governo regionale starebbe provando a convincere il governo nazionale a non chiudere il Punto nascita dell’Agrigentino. Attenzione: non è una decisione adottata dal governo siciliano di Rosario Crocetta: sono le proteste del territorio che hanno convinto il governo regionale a provare a difendere il Punto nascita.

In questo scenario non ci sembra affatto improbabile che l’assessorato alla Salute stia vagliando un decreto per ridurre, di fatto, il numero dei medici nei Pronto soccorso dell’Isola. In pratica, invece di ridurre, se non eliminare, gli sprechi che ancora oggi accompagnano le forniture sanitarie e la gestione del settore farmaceutico, il governo regionale proverebbe a ridurre ulteriormente i servizi sanitari ai cittadini.

Ricordiamo che, dal 2009 ad oggi, i governi regionali che si sono succeduti hanno operato, ripetutamente, raggiri ai danni dei cittadini. L’hanno fatto sbaraccando interi settori della sanità pubblica con la scusa che le risorse sarebbero state utilizzate per l’istituzione della cosiddetta medicina del territorio: strutture sanitarie ‘leggere’ che avrebbero dovuto alleggerire il lavoro degli ospedali pubblici intercettando il flusso di pazienti che ogni giorno si riversa negli ospedali pubblici. La realtà, al di là delle dichiarazioni di intenti, è che interi ‘pezzi’ della sanità pubblica della nostra Isola sono stati sbaraccati, ma la medicina del territorio o è molto carente, o esiste solo sulla carta.

A farne le spese sono i cittadini siciliani che, pur pagando le tasse, ricevono servizi sanitari pubblici sempre più carenti. A pagare sono anche i medici e gli infermieri degli ospedali pubblici sovraccaricati di lavoro (e, nel caso dei medici, con gli scatti di anzianità bloccati da sei anni). E ad essere beffati sono anche gli imprenditori siciliani, che pagano l’IRAP più salata d’Italia (e l’IRAP, lo ricordiamo, serve per pagare le spese sanitarie) per avere in cambio – come tutti gli altri cittadini siciliani – servizi sempre più carenti.

Nei giorni scorsi abbiamo cominciato un ‘viaggio’ fra le contraddizioni del Bilancio della Regione siciliana. Nella prima puntata (che potete leggere qui) abbiamo sottolineato come, ormai, 4 milioni e mezzo di siciliani ricevono solo problemi dalla Regione siciliana. Nella seconda puntata (che potete leggere qui) abbiamo raccontato il raggiro dei fondi europei destinati alla Sicilia. E, se vogliamo proprio essere precisi, abbiamo anche raccontato come il governo nazionale di Matteo Renzi conta di ‘rapinare’ i 2 miliardi di Euro destinati al cofinanziamento dei fondi europei per le infrastrutture destinati alla Sicilia (su 4,7 miliardi di euro della Programmazione 2014-2020, ben 2 miliardi è il cofinanziamento a carico dello Stato italiano), dirottandoli nel Centro Nord del Paese (come potete leggere qui). Ebbene, nella terza puntata del nostro ‘viaggio’ – che pubblicheremo domani – vi illustreremo, per filo e per segno, come, con artifizi e raggiri di bilancio, una cospicua parte dei soldi destinati alla sanità siciliana (a nostro avviso non meno di 1 miliardo all’anno rispetto ai teorici 9 miliardi che la Sicilia dovrebbe spendere ogni anno per la sanità) viene sistematicamente dirottata a Roma e in altri settori dell’amministrazione regionale. Non sveleremo nulla di nuovo, sia chiaro: ci limiteremo a mettere assieme notizie venute fuori da un anno e mezzo a questa parte che, lette singolarmente, hanno un significato, ma che, esaminate nel complesso, ci raccontano un’altra verità.

 

Share on FacebookShare on Twitter
Giulio Ambrosetti

Giulio Ambrosetti

Sono nato a Palermo, ma mi considero agrigentino. Mio nonno paterno, che adoravo, era nato ad Agrigento. Ho vissuto a Sciacca, la cittadina dei miei genitori. Ho cominciato a scrivere nei giornali nel 1978. Faccio il cronista. Scrivo tutto quello che vedo, che capisco, o m’illudo di capire. Sono cresciuto al quotidiano L’Ora di Palermo, dove sono rimasto fino alla chiusura. L’Ora mi ha lasciato nell’anima il gusto per la libertà che mal si concilia con la Sicilia. Ho scritto per anni dalla Sicilia per America Oggi e adesso per La Voce di New York in totale libertà.

DELLO STESSO AUTORE

pino maniaci

Antimafia: sbriciolate pure Pino Maniaci, ma la storia resta

byGiulio Ambrosetti
olio d'oliva tunisino

Olio d’oliva tunisino, esempio degli imbrogli targati UE

byGiulio Ambrosetti

A PROPOSITO DI...

Tags: ‘magheggi’ di bilancioaccessiAgrigentinoassessorato regionale alla SaluteCentro Nordfondi europeiGiulio AmbrosettiIrapMatteo Renzimedicina del territorioPronto soccorsoPunto nascitarisparmisanitàSicilia
Previous Post

Mostra del cinema di Venezia al via: la scommessa di Barbera

Next Post

Il taglio di TASI e IMU? Demagogia di Renzi con effetti devastanti in Sicilia

DELLO STESSO AUTORE

trivelle in sicilia

La Sicilia che dice “No” alle trivelle nel Mediterraneo

byGiulio Ambrosetti
olio d'oliva tunisino

L’UE e l’imbroglio dell’olio d’oliva tunisino

byGiulio Ambrosetti

Latest News

Au Pairs Blocked, American Families Alarmed by Visa Suspension

Au Pairs Blocked, American Families Alarmed by Visa Suspension

byZoe Andreoli
ICE Defends Arrest of Massachusetts H.S. Student: “We Enforce All Immigration Laws”

ICE Defends Arrest of Massachusetts H.S. Student: “We Enforce All Immigration Laws”

byDaniele Di Bartolomei

New York

© Roger Ballen, One Arm Goose, 2004. Courtesy the artist. In mostra: Animalism, Mattatoio di Roma, Padiglione 9A

Roger Ballen al Mattatoio: l’inconscio arriva da New York

byMonica Straniero
Ritorna il Covid? La curva sale: serve un ultimo sforzo per uscire dal tunnel

New COVID Variant Detected in NYC Amid Concerns Over Vaccine Access

byAmelia Tricante

Italiany

Italy on Madison, la facciata della sede dell’Italian Trade Agency trasformata per tre giorni in una casa italiana.

Erica Di Giovancarlo (ITA): “Italian lifestyle è un modo di vivere”

byMonica Straniero
Il Prosecco italiano conquista i cuori delle donne USA

Il Prosecco italiano conquista i cuori delle donne USA

byAndrea Zaghi
Next Post
Supporter della candidatura di Donald Trump per la presidenza degli Stati Uniti

Dalla parte degli idioti xenofobi, prima che sia troppo tardi

La Voce di New York

Editor in Chief:  Giampaolo Pioli   |   English Editor: Grace Russo Bullaro   |   Founded by Stefano Vaccara

Editor in Chief:  Giampaolo Pioli
—
English Editor: Grace Russo Bullaro
—
Founded by Stefano Vaccara

  • New York
    • Eventi a New York
  • Onu
  • News
    • Primo Piano
    • Politica
    • Voto Estero
    • Economia
    • First Amendment
  • People
    • Nuovo Mondo
  • Arts
    • Arte e Design
    • Spettacolo
    • Musica
    • Libri
    • Lingua Italiana
  • Lifestyles
    • Fashion
    • Scienza e Salute
    • Sport
    • Religioni
  • Food & Wine
  • Travel
    • Italia
  • Mediterraneo
  • English
  • Search/Archive
  • About us
    • Editorial Staff
    • President
    • Administration
    • Advertising

VNY Media La Voce di New York © 2016 / 2025 — La testata fruisce dei contributi diretti editoria d.lgs. 70/2017
Main Office: 230 Park Avenue, 21floor, New York, NY 10169 | Editorial Office/Redazione: UN Secretariat Building, International Press Corps S-301, New York, NY 10017 | 112 East 71, Street Suite 1A, New York, NY 10021

VNY Media La Voce di New York © 2016 / 2025
La testata fruisce dei contributi diretti editoria d.lgs. 70/2017

Main Office: 230 Park Avenue, 21floor, New York, NY 10169 | Editorial Office/Redazione: UN Secretariat Building, International Press Corps S-301, New York, NY 10017 | 112 East 71, Street Suite 1A, New York, NY 10021

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password?

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In
La Voce di New York
Gestisci Consenso
Per fornire le migliori esperienze, utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie ci permetterà di elaborare dati come il comportamento di navigazione o ID unici su questo sito. Non acconsentire o ritirare il consenso può influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
Funzionale Always active
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici. L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
Manage options Manage services Manage {vendor_count} vendors Read more about these purposes
Visualizza preferenze
{title} {title} {title}
La Voce di New York
Gestisci Consenso
Per fornire le migliori esperienze, utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie ci permetterà di elaborare dati come il comportamento di navigazione o ID unici su questo sito. Non acconsentire o ritirare il consenso può influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
Funzionale Always active
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici. L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
Manage options Manage services Manage {vendor_count} vendors Read more about these purposes
Visualizza preferenze
{title} {title} {title}
No Result
View All Result
  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
    • Primo Piano
    • Politica
    • Economia
    • First Amendment
  • Arts
    • Arte e Design
    • Spettacolo
    • Musica
    • Libri
  • Lifestyles
    • Fashion
    • Scienza e Salute
    • Sport
    • Religioni
  • Food & Wine
    • Cucina Italiana
  • Travel
    • Italia
  • Video
  • English
    • Arts
    • Business
    • Entertainment
    • Food & Wine
    • Letters
    • Lifestyles
    • Mediterranean
    • New York
    • News
  • Subscribe for only $6/Year

© 2016/2022 VNY Media La Voce di New York

Are you sure want to unlock this post?
Unlock left : 0
Are you sure want to cancel subscription?