Ormai, in Sicilia, tra il governatore Rosario Crocetta e il PD volano gli stracci. C’è il sottosegretario all’Istruzione, Davide Faraone, che prova, o forse s’illude, di presentarsi come un leader. E c’è il presidente della Regione che, su facebook, spara a zero su di lui. Poi c’è il segretario del PD siciliano, Fausto Raciti, pronto a convocare la direzione regionale del suo partito. E il ‘capo’ dell’UDC siciliana, Giampiero D’Alia, che attacca Crocetta, dimenticando che, nel 2012, è stato proprio lui a ‘incoronare’ Rosario da Gela candidato del centrosinistra alla guida della Sicilia!
Così, mentre i due ‘Capponi di Renzi’ – al secolo Crocetta & Faraone – si beccano l’un l’altro imitando i capponi di Renzo (ognuno si sceglie i modelli in cui crede e in cui si riconosce: anche questa è democrazia…) la Sicilia affonda sempre più. Ma questo, a quanto pare, non è un problema per Crocetta, Faraone, il PD siciliano e D’Alia.
“Domani – scrive in un comunicato Raciti – convocherò per sabato prossimo la direzione regionale del PD siciliano. Non si può trasformare una vicenda delicata come quella del futuro della Regione siciliana e dei rapporti col Governo nazionale in una questione di rissa personale. Crocetta ha usato toni ed argomenti offensivi di cui il Presidente della Regione deve fare a meno e di cui farebbe bene a scusarsi. Il PD in Sicilia si è fatto garante di una comune responsabilità sulle sorti dell'Isola per provare a dare una mano. A questo punto ritengo doveroso e non rinviabile il confronto con la direzione del Partito siciliano per stabilire insieme cosa fare”.
Ma cosa ha combinato sta volta Rosario Crocetta (a destra, con Davide Faraone: foto tratta dalla gazzettadel sud.it) di così grave? Ecco il testo della missiva pubblicata dal Governatore sulla sua pagina di facebook:
Pizzino numero 1: Faraone, il volo di Icaro
“Sono veramente esterrefatto dei toni anti istituzionali che il sottosegretario Faraone continua ad usare nei confronti della Regione siciliana. Regione, ricordo, che ha una sua autonomia e ha degli organismi eletti dai cittadini. Vorrei ricordargli che la sua posizione di ‘nominato’ mal si addice al ruolo che continua a pretendere per sé, ammiccando, neppure celatamente, che, se Crocetta non si allinea, Roma chiude i rubinetti. Così, leggero come una piuma, puro siccome un angelo, continua a dire che Roma nel 2016 aiuterà la Sicilia, non comprendendo neppure di cosa parla e soprattutto a nome di chi parla”.
“Che bravo ragazzo – prosegue Crocetta – un picciotto veramente in gamba. Geniale! D'altra parte, i siciliani hanno avuto modo di apprezzare la sua genialità negli anni in cui faceva politica a Palermo, nel periodo in cui era deputato, non rieletto all'Ars, nel periodo in cui era alla segreteria nazionale del partito, da cui è stato estromesso dopo tre mesi e per ultimo, capolavoro della sua vita, la riforma della scuola che ha fatto perdere un milione di voti a Renzi in un solo colpo, distruggendo l'immagine di un governo che è l'unico possibile per salvare l'Italia: un bravissimo rottamatore del governo Renzi!”.
E ancora: “Lo so che il buon Davide -prosegue puntuto il presidente della Regione – che non è quello della lotta contro Golia per assenza delle caratteristiche morfologiche, quello era un giovane atletico, mi farà rispondere a comando da qualcuno, come per esempio quel famoso sindaco eroe senza macchia né paura, rottamatore di primo piano di Siracusa, credo che si chiami Garozzo sponsorizzato da Foti. Un nome a me sconosciuto fino a quando non ho letto le intercettazioni Expo”. Expo a parte, Gino Foti è un ex parlamentare nazionale della Dc che, negli anni ’80 del secolo passato, era uno dei leader delle Scudocrociato Siracusa.
“D'altra parte – è sempre Crocetta su facebook – negli anni del buon Daviduccio non ho mai fatto parte del potere della politica siciliana, sono rimasto sempre fuori grazie a Dio, e forse grazie anche a me. La ricetta di Faraone per la Sicilia: ‘L'anno prossimo il governo darà i soldi’. A nome di quale governo parla? Quello della sua personale corrente? E' così ‘grande’ Faraone che ha anticipato la manovra finanziaria del 2016? Credo che tra un po' lo nomineranno governatore della Banca d'Italia. Oh Davide, ma ci sei o ci fai? L'accordo con lo Stato che avevamo fatto con Delrio, e fra l'altro avete fatto pure un comunicato stampa di partito in cui dicevate che tutto era stato già confermato da Roma grazie alla tua grande influenza, era che i 350 milioni erano assicurati”. (sopra, a sinistra, il capo del governo italiano, Matteo Renzi: foto tratta da 2duerighe.com)
A questo punto l’attacco pesante al governo nazionale: “Naturalmente – scrive Crocetta rivolgendosi sempre a Faraone – in attesa del 2016, grazie al tuo grande impegno, potrebbero essere licenziati 5000 lavoratori delle Province, non pagati i forestali, confermati i licenziamenti di 2000 lavoratori della formazione, 18.000 precari al macero, così come migliaia di lavoratori delle partecipate. Un gran bel lavoro di genialità politica. Richiami in causa sempre, caro Davide, Baccei! Tu che c'entri con Baccei? Non ti fare scudo con altri esci ‘nature’, tanto più parli, più si comprende l'immensa luce che emana la tua aureola. Astro nascente del firmamento, luce nuova che illumina la Sicilia. Se Faraone non ci fosse, bisognerebbe inventarlo. Io non mi sono fatto mai tante risate in vita mia come da quando Faraone è diventato politico nazionale. Noi siciliani, che senza Roma non riusciamo a fare nulla, non ci eravamo accorti che avevamo un vichingo estraneo alle vicende della Sicilia, l'uomo della provvidenza”.
Quindi l’ironia: “Grazie Faraone, tu non sei fatto per la Sicilia. Sei di livello internazionale. Avremo modo di apprezzarti, siamo sicuri che riuscirai a rottamare persino Renzi, che dalle tue dichiarazioni sicuramente non trae vantaggio. Ma che c'entra Renzi con le tue bravate? Boh. Mistero. Ma è un mistero di luce, quindi, va accettato per fede, ed io credo in te. Anzi ti chiamerò ogni mattina per chiederti la linea di governo. E alla sera farò un punto col tuo segretario, che anche lui sarà chiamato a fare un comunicato contro di me, per dire se ho fatto bene nel corso della mia giornata. Mi consegno a te Davide, eroe senza macchia né paura, puro come un angelo. Naturalmente aspetto le prossime indicazioni per i nuovi gabinetti dei due assessorati, perché qualcuno in quota ti spetta sempre, ma questa è politicuccia, tu non c'entri mai. Tu voli alto. Un po' come Icaro”.
Dai toni usati dal governatore emerge una forte acredine nei confronti del “fiduciario” di Mister Renzi per la nostra Regione. Ma perché Rosario Crocetta si è lasciato andare perdendo le staffe fino a questo punto estremo? Un attacco pubblico alla persona che gode della fiducia incondizionata di Matteo Renzi appare come una presa di distanza dal Premier e dal PD.
Ma Faraone ha la fiducia incondizionata di Mister Renzì? E Mister Renzi conosce bene Davide al punto di candidarlo alle prossime elezioni al posto di Crocetta per la guida della Sicilia? Non c’è dubbio che Rosario Crocetta non era e non è e non sarà mai il candidato ideale per governare la Sicilia e l’ha ampiamente dimostrato. La nostra Regione non ha bisogno solo denunce, spesso inutili, all’autorità giudiziaria da parte del governatore, ma di un serio piano di sviluppo per far fronte all’emergenza occupazionale. L’attuale Presidente ha dimostrato, invece, di agire per #bloccarelasicilia.
Un’altra cosa pesante che continuiamo a rimproverare a Rosario Crocetta è quella di aver ceduto l’anno scorso alle lusinghe renziane e di aver firmato un accordo col governo nazionale finalizzato a rendere inefficace un contenzioso Regione-Stato promosso dal precedente Governo Lombardo su proposta dell’allora assessore all’Economia, Gaetano Armao. Col risultato di far perdere alla buttanissima Sicilia circa sei miliardi di euro.
In ultimo dobbiamo ricordare che in questi tre anni si sono verificati flop su flop nella ‘macchina’ regionale che hanno fatto perdere ingenti risorse già finanziate dall’Unione Europea in favore della Sicilia. E’ Faraone la persona ideale per governare la Sicilia? Sicuramente possiamo affermare che l’attuale sottosegretario all’Istruzione incarna certi difettucci della Prima e della Seconda Repubblica e non può certamente considerarsi un rottamatore perché in questo caso dovrebbe auto-rottamarsi. Nella sua attuale funzione risulta più che impopolare nel mondo della Scuola per una riforma votata da un Parlamento non eletto dal popolo, ma nominato da capi e capetti dei partiti.
Ed allora perché alcuni renziani lo indicano come futuro candidato del centro sinistra alle prossime elezioni regionali? Bene se proprio gli esponenti del PD e del centrosinistra vogliono perdere le elezioni sarebbe meglio per loro non presentarsi alle elezioni con Davide Faraone a governatore dell’Isola perché la disfatta sarebbe più che certa.