Founded by Stefano Vaccara

Subscribe for only $6/Year
  • Login

Editor in Chief: Giampaolo Pioli

VNY La Voce di New York

The First Italian English Digital Daily in the US

English Editor: Grace Russo Bullaro

  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
  • People
  • Arts
  • Lifestyles
  • Food & Wine
  • Travel
  • Sport
  • Video
  • English Edition
No Result
View All Result
VNY
  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
  • People
  • Arts
  • Lifestyles
  • Food & Wine
  • Travel
  • Sport
  • Video
  • English Edition
No Result
View All Result
VNY La Voce di New York
No Result
View All Result
in
Politica
May 15, 2015
in
Politica
May 15, 2015
0

Elezioni GB: così David Cameron si è messo in tasca Ed Miliband

Maria Teresa AntoniozzibyMaria Teresa Antoniozzi
Time: 4 mins read

I venti primaverili, si sa, possono essere imprevedibili, ma il vento elettorale britannico di questa primavera è stato più devastante del previsto scombussolando anche le più sofisticate previsioni elettorali. La cartina geografica del sud dell’isola durante la notte tra il 9 e 10 maggio ha cambiato i colori  ed è ora dominata dalle circoscrizioni blue  conquistate dai conservatori di David Cameron. Mentre in Scozia il colore dominante è il giallo delle circoscrizioni conquistate dal SNP, Partito Nazionale Scozzese. 

La Londra laburista è ormai l’unica piccola isola rossa sperduta in un vasto mare di circoscrizioni conservatrici. Con la ‘più dolce vittoria’, come è stata definita del leader dei conservatori, David Cameron, ha assicurato al suo partito 331 seggi ( +25) sui 650 disponibili. Un risultato che permetterà ai conservatori di governare senza il bisogno di una coalizione, per la prima volta in questo ultimi 18 anni. Siederanno di fronte a loro nel parlamento 232 (-26, 51% ) Laburisti,  8 (-49, 36%) liberali, un membro UKIP UK Partito Indipendente, uno per i Verdi e, sorpresa delle sorprese, 56 (+50) parlamentari del partito SNP, Partito Nazionale Scozzese. 

I danni di questa imprevedibile bufera hanno causato le dimissioni dei leader laburista Ed Miliband e di Nick Clegg (Liberale Democratico) pur garantendo loro un seggio in parlamento. La situazione è stata alquanto imbarazzante per il leader di UKIP, Nigel Farage che, nonostante abbia contribuito ad un sostanzioso aumento dei voti ottenuti dal proprio partito, non è riuscito a farsi eleggere nella propria circoscrizione e questo gli è costato la leadership ma, sorprendentemente, solo per poche ore. I membri di UKIP infatti lo avrebbero immediatamente rieletto alla ledership il 12 Maggio. 

La giornata successiva ai risultati elettorali è stata contrassegnata dai discorsi di dimissioni e di ringraziamento dei leader politici.

“Amici, questo non è il discorso che io avrei voluto esporre oggi …..ma mi assumo  tutte le responsabilità di questa sconfitta” così ha iniziato, rivolgendosi al proprio pubblico, il leader uscente Ed Miliband il quale ha ribadito, con l’ottimismo che lo contraddistingue, la necessità di tenere sempre aperto il dibattito politico poiché  “i cambiamenti possono sempre avvenire; non ci possiamo arrendere …. E quando vediamo ingiustizie dobbiamo continuare a  combatterle”.

La completa assunzione di responsabilità dell’esito elettorale è stata anche dichiarata dal leader Liberale, Nick Clegg pur affermando che “i libri di storia giudicheranno in modo favorevole il nostro partito per il servizio che abbiamo dato alla nazione in un momento di grande difficoltà economica e per la nostra politica di opportunità, giustizia e libertà…” 

Nel suo discorso alla nazione il vincitore David Cameron è stato invece grande dispensatore di sorrisi e ringraziamenti: ha ringraziato Nick Clegg, per il suo duro lavoro durante i cinque anni di coalizione, e il suo rivale Miliband ha riconosciuto la devozione del lavoro politico per la causa sociale.  

In questi giorni si susseguono analisi politiche sul passato e previsioni sul futuro. Ma, verrebbe da chiedersi, cosa ha spinto l’elettorato britannico a punire così severamente il partito laburista? Ed Miliband aveva sin dal suo insediamento nel 2010 preso le distanze dalla  politica di Tony Blair spostando il partito a sinistra. Già nel suo primo discorso di insediamento nel 2011, Miliband aveva definito predatrici e interessate solo al denaro facile le società di ‘private equity’; una dichiarazione di guerra verso il complesso mondo della finanza. Perché non hanno convinto gli elettori le sue proposte elettorali di congelare i prezzi dell’energia per due anni e quella di limitare al 5% il profitto dei privati che hanno stipulato contratti con il Sistema Sanitario Nazionale? Inoltre, c’è da chiedersi, perché non hanno avuto l’effetto desiderato le proposte dell’ultima ora di abolire gli sgravi fiscali per i cosiddetti ‘non doms’ (coloro  che pur avendo proprietà in Gran Bretagna non ne sono residenti) e quella di introdurre la tassa patrimoniale? Queste appetibili promesse non sono bastate per evitare al leader dei laburisti il crollo elettorale. Ma forse può essere limitativo fermarsi ad analizzare la politica solo attraverso l’esame dei contenuti delle proposte politiche. Infatti nel caso di Ed Miliband i britannici avevano da diverso tempo espresso una certa freddezza nei confronti l’immagine del leader stesso. I media inglesi, solo con poche eccezioni, avevano fatto a più riprese riferimenti più o meno espliciti alle origini marxiste dell'ideologia di Ed in quanto figlio ed erede intellettuale del famoso accademico marxista Ralph Miliband. 

Nonostante questo, Ed Miliband non aveva fatto gran che per diminuire l’impatto di queste insinuazioni. Anzi nei confronti del mondo imprenditoriale aveva espresso più volte l’idea di volerlo controllare piuttosto che la disponibilità a comprenderlo. Così che molte delle riforme laburiste hanno dato la parvenza agli elettori di essere espressione di un desiderio di limitare i profitti del privato e di garantirsi la simpatia dei consumatori.

Inoltre va aggiunto che la campagna dei conservatori ha battuto sul tentativo di dimostrare come nonostante durante i precedenti governi laburisti la spesa pubblica sia andata fuori controllo, la nazione sia cresciuta fortemente dal momento in cui Cameron è salito al potere. 

Insomma, un risultato elettorale che fa ricordare le forti maggioranze ottenute in Italia dalla Democrazia Cristiana. Un parallelo in virtù del fatto che a vincere sono i conservatori e che la vittoria è stata di una grande intesa fuori da ogni previsione. Se la DC italiana riusciva a vincere con slogan del tipo “Dio può vedere quello che voti, Stalin no!”, in quest'isola, più secolare, e dominata dal potere della City verrebbe da dire che il voto sia stato influenzato da un altro slogan : "Tu sai quanto c'è nel tuo conto bancario, Stalin no’. 

Share on FacebookShare on Twitter
Maria Teresa Antoniozzi

Maria Teresa Antoniozzi

DELLO STESSO AUTORE

Alla Biennale di Venezia l’Impressionismo di Liu Youju

Alla Biennale di Venezia l’Impressionismo di Liu Youju

byMaria Teresa Antoniozzi
Le cinque artiste di “Passengers in Transit” alla Biennale di Venezia

Le cinque artiste di “Passengers in Transit” alla Biennale di Venezia

byMaria Teresa Antoniozzi

A PROPOSITO DI...

Tags: David CameronEd MilibandElezioni Gran BretagnaNick CleggNigel FarageUkip
Previous Post

In difesa della sperimentazione animale, contro le vuote ideologie

Next Post

L’Italia fa affari con Putin? Allora la Polonia si compra i missili

DELLO STESSO AUTORE

“Nuvole”: alla Biennale di Venezia l’acciaio monumentale di Seunghwan Kim

“Nuvole”: alla Biennale di Venezia l’acciaio monumentale di Seunghwan Kim

byMaria Teresa Antoniozzi
Biennale di Venezia: la mostra sui prigionieri politici nella Bulgaria comunista

Biennale di Venezia: la mostra sui prigionieri politici nella Bulgaria comunista

byMaria Teresa Antoniozzi

Latest News

USA, accolti 60 sudafricani bianchi come “rifugiati” per “discriminazioni razziali”

USA, accolti 60 sudafricani bianchi come “rifugiati” per “discriminazioni razziali”

byAnna Capelli
Inviato di Trump, tregua in Ucraina e poi le trattative

Inviato di Trump, tregua in Ucraina e poi le trattative

byAnsa

New York

Chiara Arrigoni, autrice di Pelle, testo selezionato per il programma di mentorship di In Scena! 2025 a New York – ph. courtesy dell’artista

“Pelle”, il reading di Chiara Arrigoni a New York per In Scena! 2025

byMonica Straniero
While Adams Trusts Lawsuits to Bring Funds Back to NY, Trump Defies Judges

Adams-Trump faccia a faccia alla Casa Bianca per fondi federali

byFederica Farina

Italiany

Il Prosecco italiano conquista i cuori delle donne USA

Il Prosecco italiano conquista i cuori delle donne USA

byAndrea Zaghi
Da sinistra: Elvira Raviele (Ministero delle Imprese e del Made in Italy), Fabrizio Di Michele (Console Generale d’Italia a New York), Maurizio Marinella, Luigi Liberti (Direttore Patrimonio Italiano TV), Mariangela Zappia (Ambasciatrice italiana a Washington), e Diego Puricelli Guerra (Preside Istituto Bernini De Sanctis di Napoli)

Marinella a New York: l’eleganza del Made in Italy all’Istituto Italiano di Cultura

byMonica Straniero
Next Post

For Italy Is Putin Strictly Business? Then Poland Shops for the Best Missiles

La Voce di New York

Editor in Chief:  Giampaolo Pioli   |   English Editor: Grace Russo Bullaro   |   Founded by Stefano Vaccara

Editor in Chief:  Giampaolo Pioli
—
English Editor: Grace Russo Bullaro
—
Founded by Stefano Vaccara

  • New York
    • Eventi a New York
  • Onu
  • News
    • Primo Piano
    • Politica
    • Voto Estero
    • Economia
    • First Amendment
  • People
    • Nuovo Mondo
  • Arts
    • Arte e Design
    • Spettacolo
    • Musica
    • Libri
    • Lingua Italiana
  • Lifestyles
    • Fashion
    • Scienza e Salute
    • Sport
    • Religioni
  • Food & Wine
  • Travel
    • Italia
  • Mediterraneo
  • English
  • Search/Archive
  • About us
    • Editorial Staff
    • President
    • Administration
    • Advertising

VNY Media La Voce di New York © 2016 / 2025 — La testata fruisce dei contributi diretti editoria d.lgs. 70/2017
Main Office: 230 Park Avenue, 21floor, New York, NY 10169 | Editorial Office/Redazione: UN Secretariat Building, International Press Corps S-301, New York, NY 10017 | 112 East 71, Street Suite 1A, New York, NY 10021

VNY Media La Voce di New York © 2016 / 2025
La testata fruisce dei contributi diretti editoria d.lgs. 70/2017

Main Office: 230 Park Avenue, 21floor, New York, NY 10169 | Editorial Office/Redazione: UN Secretariat Building, International Press Corps S-301, New York, NY 10017 | 112 East 71, Street Suite 1A, New York, NY 10021

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password?

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In
La Voce di New York
Gestisci Consenso
Per fornire le migliori esperienze, utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie ci permetterà di elaborare dati come il comportamento di navigazione o ID unici su questo sito. Non acconsentire o ritirare il consenso può influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
Funzionale Always active
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici. L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
Manage options Manage services Manage {vendor_count} vendors Read more about these purposes
Visualizza preferenze
{title} {title} {title}
La Voce di New York
Gestisci Consenso
Per fornire le migliori esperienze, utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie ci permetterà di elaborare dati come il comportamento di navigazione o ID unici su questo sito. Non acconsentire o ritirare il consenso può influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
Funzionale Always active
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici. L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
Manage options Manage services Manage {vendor_count} vendors Read more about these purposes
Visualizza preferenze
{title} {title} {title}
No Result
View All Result
  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
    • Primo Piano
    • Politica
    • Economia
    • First Amendment
  • Arts
    • Arte e Design
    • Spettacolo
    • Musica
    • Libri
  • Lifestyles
    • Fashion
    • Scienza e Salute
    • Sport
    • Religioni
  • Food & Wine
    • Cucina Italiana
  • Travel
    • Italia
  • Video
  • English
    • Arts
    • Business
    • Entertainment
    • Food & Wine
    • Letters
    • Lifestyles
    • Mediterranean
    • New York
    • News
  • Subscribe for only $6/Year

© 2016/2022 VNY Media La Voce di New York

Are you sure want to unlock this post?
Unlock left : 0
Are you sure want to cancel subscription?