Alla fine Silvio Alessi non ce l’ha fatta più, ha preso carta e penna e ha vergato un comunicato per fare chiarezza, dice, su tutte le cose, a suo dire in buona parte sbagliate, che sono state dette sul suo conto. Alessi, imprenditore, è il vincitore delle primarie del centrosinistra per la corsa a sindaco di Agrigento. Viene considerato berlusconiano. Questo perché è vicino al parlamentare nazionale di Forza Italia, Riccardo Gallo, e al parlamentare regionale, Michele Cimino, anche lui di estrazione berlusconiana, anche se circa un anno fa ha cambiato casacca ed è passato nel centrosinistra, in appoggio al governo regionale di Rosario Crocetta.
Ad Agrigento un pezzo di Forza Italia è passata, armi e bagagli, nel centrosinistra. Candidando alle primarie Alessi, che ha vinto con oltre 2 mila voti. Ovvio che tutti i giornali si siano interrogati su questo cambio di schieramento politico, con riferimento soprattutto a Riccardo Gallo, già vicino all’ex senatore di Forza Italia, Marcello Dell’Utri, oggi in galera perché condannato per mafia.
“Da quando ho preso la decisione di scommettermi per il bene della mia città – scrive Alessi – sto sperimentando a mie spese la violenza con cui il sistema mediatico a volte distorce le dichiarazioni per renderle funzionali al teorema che si è costruito. È successo con le mie dichiarazioni sulla mafia e la criminalità organizzata che ho immediatamente smentito. Succede anche oggi quando si parla della coalizione che dopo il voto della primarie ho la responsabilità di guidare. Voglio chiudere la polemica che mi riguarda e chiarire quanto segue: io non provengo né da liste di centrodestra, né da quelle di centrosinistra. Sono un libero cittadino, un imprenditore, che ha scelto di candidarsi a sindaco della città, passando dalle primarie, all’interno del tavolo ‘Agrigento 2020’, presieduto dal Pd, con ‘Il Patto per il Territorio’ guidato dal dottor Piero Macedonio di chiara espressione moderata di centro, il Pdr dell’onorevole Michele Cimino, il ‘Megafono’, ‘Voce Siciliana’, ‘Siciliana Democratica’ e la lista ‘Agrigento città normale’. Io non credo che in questo momento di grave crisi per la nostra città, relegata all’ultimo posto nelle graduatorie nazionali sulla qualità della vita, si debba disquisire per governarla su simboli e sigle, bensì è necessario puntare sugli uomini”.
“Sono un imprenditore – prosegue Alessi – che ha deciso di trascurare il proprio lavoro per dare una mano alla città di Agrigento in un momento di gravi difficoltà e di crisi. Ho compiuto questa scelta consapevole dei disagi che ne deriveranno alla mia attività imprenditoriale, ma anche con la convinzione che persone di buona volontà devono concorrere alla soluzione dei problemi: questo per me significa amministrare. Sono un imprenditore che ha deciso di trascurare il proprio lavoro per dare una mano alla città di Agrigento in un momento di gravi difficoltà e di crisi”.
Foto tratta da forzaakragas.it
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