Founded by Stefano Vaccara

Subscribe for only $6/Year
  • Login

Editor in Chief: Giampaolo Pioli

VNY La Voce di New York

The First Italian English Digital Daily in the US

English Editor: Grace Russo Bullaro

  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
  • People
  • Arts
  • Lifestyles
  • Food & Wine
  • Travel
  • Sport
  • Video
  • English Edition
No Result
View All Result
VNY
  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
  • People
  • Arts
  • Lifestyles
  • Food & Wine
  • Travel
  • Sport
  • Video
  • English Edition
No Result
View All Result
VNY La Voce di New York
No Result
View All Result
in
Politica
March 1, 2015
in
Politica
March 1, 2015
0

Lo scandalo dei rimborsi ai consiglieri comunali ‘insabbiato’ dalla politica siciliana

Giulio AmbrosettibyGiulio Ambrosetti
Time: 6 mins read

Come al solito, ogni volta che si parla di sprechi nella politica siciliana si fa confusione. Confondendo le istituzioni pubbliche con gli uomini chiamati a rappresentarle. E’ andata così, anche questa volta, con l’inaugurazione dell’anno giudiziario della Corte dei Conti. Si tratta della magistratura contabile che in Italia dovrebbe verificare l’andamento dei conti pubblici. In Sicilia – che come spesso ricordiamo ai nostri lettori americani è una Regione a Statuto speciale – esiste una sezione autonoma della Corte dei Conti. E tocca a questa sezione, ogni anno, descrivere quello che è successo nei ‘Palazzi’ della politica siciliana, con riferimento all’impiego di denaro pubblico.

In questa sede noi facciamo riferimento alla relazione annuale di Giuseppe Aloisio, procuratore facente funzioni della Corte dei Conti di Sicilia. Una relazione – che riguarda il 2014 – che, quest’anno, ha messo in evidenza una crescita di sprechi. Spicca l’aumento del numero di condanne per danno erariale: quasi 40 milioni di euro, circa il doppio rispetto al 2013. In aumento anche le indagini. Ma va precisato, a scanso di equivoci, che sotto accusa non sono le istituzioni, ma gli amministratori pubblici, in parte eletti (deputati regionali, sindaci e consiglieri comunali e anche presidenti e assessori delle Province ormai commissariate), in parte nominati dalla politica (dirigenti di Regione, Comuni e Province e amministratori di società a partecipazione pubblica).

Nella relazione si cita il caso della ex Provincia di Catania dove la Corte dei Conti ha contestato un danno erariale di 450 mila euro. Soldi che gli ex amministratori (il riferimento è all’ex presidente, Giuseppe Castiglione, e agli ex consiglieri di amministrazione) si sono messi in tasca per giustificare missioni e spese di funzionamento. Una vicenda per certi versi incredibile che coinvolge il già citato Castiglione – oggi sottosegretario del governo di Matteo Renzi per conto del Nuovo centrodestra di Angelino Alfano – e altri amministratori eletti. Storie di rimborsi a sei cifre per gagliardetti, t-shirt, bandierine, disegni in carta di papiro e altre amenità ancora. Un modo non esattamente corretto di utilizzare il denaro pubblico.

Per carità: nulla di nuovo. Queste cose, in Sicilia, avvengono da anni. Se oggi vengono segnalate è perché c’è crisi e allora è necessario fare le ‘pulci’ a tutti. Compresi i politici. Anche al Parlamento siciliano di Palazzo Reale, a Palermo.  Dove la Corte dei Conti segnala “l’illegittima utilizzazione dei fondi assegnati, non riconducibili agli scopi istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana, con la contestazione di un danno erariale di un milione e 925 mila euro”. In questo caso si tratta di deputati che hanno utilizzato i fondi dei gruppi parlamentari per acquistare regali. Ma anche per offrire caffè e panettoni. Giusto sanzionare i deputati che hanno utilizzato i soldi pubblici per fare regali di nozze e compleanni. Ma sui caffè, i cornetti e il panettone, beh, ci sembra un po’ esagerato!

Nella relazione si cita il caso di “consiglieri di un piccolo Comune che hanno deciso di aumentare del 417 per cento il gettone di presenza: un danno di 650 mila euro circa”. Non è l’unico caso. Non è un mistero per nessuno che ormai, soprattutto nei Comuni grandi e medi dell’Isola le elezioni al Consiglio comunale si configurano come un “concorso” per un posto di lavoro che dura cinque anni. Insomma: in una Sicilia sempre più povera, acciuffare un posto di consigliere comunale conviene. Raccontare ai lettori americani quello che combinano i consiglieri comunali nei Comuni non è facile. Proviamo a citare un paio di esempi.

Intanto convocano le commissioni consiliari almeno cinque giorni alla settimana – da lunedì a venerdì – per giustificare l’assenza dai rispettivi posti di lavoro. Poi c’è anche la possibilità di una legge folle sui rimborsi. Ammettiamo che un consigliere comunale appena eletto lavora in banca. In pratica, per cinque anni questo signore non va più a lavorare (questo, in genere, succede nei Comuni medio grandi: in quelli piccoli è un po’ più difficile). Dopo di che, grazie a una legge ancora in vigore, il Comune, attraverso una partita di giro, paga per intero lo stipendio al consigliere comunale. Se il consigliere comunale guadagna, per ipotesi, 2 mila e 500 euro al mese, il Comune eroga questa somma alla banca che, a propria volta, la ‘gira’ al consigliere comunale. Con questa semplice partita di giro i Comuni siciliani pagano lo stipendio per intero ai dipendenti pubblici e privati. Una cucca!

Già questo è uno scandalo. Ma ancora più scandaloso è il fatto che certi signori, una volta eletti consiglieri comunali, si fanno assumere da aziende private con il grado di dirigenti. Con l’assunzione in tasca si fanno pagare dal Comune lo stipendio di dirigente. Non è un cosa di poco conto, perché la legge stabilisce che il rimborso a un “dirigente” può arrivare fino a due terzi della remunerazione del Sindaco. E poiché in una grande città siciliana la remunerazione del Sindaco sfiora i 10 mila euro mensili, un dirigente ‘inventato’ si porta a casa 6 mila euro al mese nei grandi Comuni e circa 4 mila euro al mese nei Comuni medi.

Tutte queste cose non le trovate nella relazione della Corte dei Conti. E nemmeno nel dibattito politico. Queste cose, cari lettori americani, ve li raccontiamo noi. Aggiungendo che, due anni fa, gli esponenti del Movimento 5 Stelle della Sicilia avevano acceso i riflettori su questo scandalo. Annunciando un dossier sui Comuni di tutta la Sicilia. Partendo dal Comune di Siracusa, dove sembrava che questa pratica del rimborso fosse piuttosto diffusa. Poi, però, di questa storia non si è saputo più nulla. Gli stessi grillini tacciono. Qualche mese fa hanno detto che “stanno ancora raccogliendo il materiale”. Anche se, a dir la verità, due anni per “raccogliere il materiale” ci sembrano troppi. Anche i grillini coinvolti in questa storia? Aspettiamo di vedere come va a finire. Anche se non possiamo non notare che, in questa vicenda, i parlamentari siciliani del Movimento 5 Stelle non stanno facendo una gran bella figura. Anzi.     

Nella relazione della Corte dei Conti – sempre a proposito dei Comuni – si parla di Agrigento, dove il consiglio comunale è riuscito a convocare 1.133 riunioni delle commissioni consiliari solo nel 2014: in pratica tre volte al giorno, tutti i giorni, compresi Natale e Ferragosto. Il tutto per consentire ai consiglieri comunali di incassare più soldi (circa 300 mila euro la spesa).

La ‘Malasignoria’ nella pubblica amministrazione siciliana non riguarda solo gli eletti. La Corte dei Conti segnala  39 milioni di euro di condanne per danno erariale. In questo calderone di sprechi c’è di tutto. Per esempio, 5 milioni di euro di danno erariale imputabile alla gestione dei corsi di formazione professionale (coinvolti gli enti e i dirigenti regionali, a cominciare dal più alto burocrate della Regione – Patrizia Monterosso – che è stata condannata al pagamento di oltre un milione di euro).

Poi c’è lo scandalo delle società chiamate a gestire alcune aree archeologiche dell’Isola  che non hanno riversato alla Regione la quota parte dei biglietti di ingresso (danno erariale pari a circa 16 milioni di euro). Il riferimento è a Novamusa, società che, dal 2003, ha gestito alcuni siti archeologici siciliani: il teatro antico di Taormina e le aree archeologiche di Segesta e Selinunte. Tale società, come già ricordato, incassava i soldi dei biglietti senza versare il dovuto nelle ‘casse’ della Regione siciliana (circa il 70 per cento). La dimostrazione che la gestione privata dei beni culturali, almeno in Sicilia, non è un’alternativa valida alla gestione pubblica.

Nella relazione della magistratura contabile si parla di 109 atti di citazione notificati a 255 amministratori del settore, per un danno di 48 milioni di euro. Quindi un passaggio sulle assunzioni nel settore pubblico. Scrivono i giudici: “C’è un ricorrente spreco di risorse pubbliche nelle procedure di assunzione di personale o di ingiustificato riconoscimento ai dipendenti di qualifiche o livelli superiori da parte delle società in house della Regione siciliana i quali, nonostante il divieto posto a contenimento e razionalizzazione della spesa pubblica, hanno continuato a disporre reclutamento di personale non giustificato e vietato”. Traduzione: con la scusa che le società per azioni partecipate, a maggioranza, da soggetti pubblici sono, pur sempre, società di capitali – e quindi di natura privatistica – i politici che le controllano si fanno cazzi loro: assumono chi vogliono e pagano gli dirigenti cifre iperboliche. Basti pensare che, ancora oggi, nonostante la crisi di una Regione ormai prossima alla bancarotta, ci sono amministratori pubblici che si mettono in tasca chi 200 mila euro lordi, chi 250 mila euro lordi, chi 300 mila euro lordi annui. Il tutto mentre i dipendenti delle stesse società non superano i mille e 500 euro al mese. E a chi vogliono mandare a casa per risparmiare? I dirigenti da 300 mila euro all’anno o i dipendenti da mille e 500 euro al mese? Vediamo se indovinate…   

 

Share on FacebookShare on Twitter
Giulio Ambrosetti

Giulio Ambrosetti

Sono nato a Palermo, ma mi considero agrigentino. Mio nonno paterno, che adoravo, era nato ad Agrigento. Ho vissuto a Sciacca, la cittadina dei miei genitori. Ho cominciato a scrivere nei giornali nel 1978. Faccio il cronista. Scrivo tutto quello che vedo, che capisco, o m’illudo di capire. Sono cresciuto al quotidiano L’Ora di Palermo, dove sono rimasto fino alla chiusura. L’Ora mi ha lasciato nell’anima il gusto per la libertà che mal si concilia con la Sicilia. Ho scritto per anni dalla Sicilia per America Oggi e adesso per La Voce di New York in totale libertà.

DELLO STESSO AUTORE

pino maniaci

Antimafia: sbriciolate pure Pino Maniaci, ma la storia resta

byGiulio Ambrosetti
olio d'oliva tunisino

Olio d’oliva tunisino, esempio degli imbrogli targati UE

byGiulio Ambrosetti

A PROPOSITO DI...

Tags: agrigentoAssemblea regionale sicilianaCataniaComuniCorte dei ContiMovimento 5 StelleProvinceRegionerimborsi ai consiglieri comunaliSicilia
Previous Post

Tutti a Roma, non più ladrona. La Lega in piazza per un nuovo centrodestra

Next Post

In Sicilia la politica più costosa d’Europa? Il solito attacco per denigrare l’Autonomia

DELLO STESSO AUTORE

trivelle in sicilia

La Sicilia che dice “No” alle trivelle nel Mediterraneo

byGiulio Ambrosetti
olio d'oliva tunisino

L’UE e l’imbroglio dell’olio d’oliva tunisino

byGiulio Ambrosetti

Latest News

Costco Aims to Catch Up to Rivals with Rollout of “Scan & Pay” Technology

Costco Aims to Catch Up to Rivals with Rollout of “Scan & Pay” Technology

byJonathan Baldino
Al Consiglio di Sicurezza “l’Italia condanna fermamente l’attacco iraniano a Israele”

L’Ambasciatore Maurizio Massari eletto presidente della Prima Commissione ONU

bySimone d'Altavilla

New York

© Roger Ballen, One Arm Goose, 2004. Courtesy the artist. In mostra: Animalism, Mattatoio di Roma, Padiglione 9A

Roger Ballen al Mattatoio: l’inconscio arriva da New York

byMonica Straniero
Ritorna il Covid? La curva sale: serve un ultimo sforzo per uscire dal tunnel

New COVID Variant Detected in NYC Amid Concerns Over Vaccine Access

byAmelia Tricante

Italiany

Italy on Madison, la facciata della sede dell’Italian Trade Agency trasformata per tre giorni in una casa italiana.

Erica Di Giovancarlo (ITA): “Italian lifestyle è un modo di vivere”

byMonica Straniero
Il Prosecco italiano conquista i cuori delle donne USA

Il Prosecco italiano conquista i cuori delle donne USA

byAndrea Zaghi
Next Post

I ‘Misteri’ di Trapani, una tradizione che va avanti da quattrocento anni

La Voce di New York

Editor in Chief:  Giampaolo Pioli   |   English Editor: Grace Russo Bullaro   |   Founded by Stefano Vaccara

Editor in Chief:  Giampaolo Pioli
—
English Editor: Grace Russo Bullaro
—
Founded by Stefano Vaccara

  • New York
    • Eventi a New York
  • Onu
  • News
    • Primo Piano
    • Politica
    • Voto Estero
    • Economia
    • First Amendment
  • People
    • Nuovo Mondo
  • Arts
    • Arte e Design
    • Spettacolo
    • Musica
    • Libri
    • Lingua Italiana
  • Lifestyles
    • Fashion
    • Scienza e Salute
    • Sport
    • Religioni
  • Food & Wine
  • Travel
    • Italia
  • Mediterraneo
  • English
  • Search/Archive
  • About us
    • Editorial Staff
    • President
    • Administration
    • Advertising

VNY Media La Voce di New York © 2016 / 2025 — La testata fruisce dei contributi diretti editoria d.lgs. 70/2017
Main Office: 230 Park Avenue, 21floor, New York, NY 10169 | Editorial Office/Redazione: UN Secretariat Building, International Press Corps S-301, New York, NY 10017 | 112 East 71, Street Suite 1A, New York, NY 10021

VNY Media La Voce di New York © 2016 / 2025
La testata fruisce dei contributi diretti editoria d.lgs. 70/2017

Main Office: 230 Park Avenue, 21floor, New York, NY 10169 | Editorial Office/Redazione: UN Secretariat Building, International Press Corps S-301, New York, NY 10017 | 112 East 71, Street Suite 1A, New York, NY 10021

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password?

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In
La Voce di New York
Gestisci Consenso
Per fornire le migliori esperienze, utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie ci permetterà di elaborare dati come il comportamento di navigazione o ID unici su questo sito. Non acconsentire o ritirare il consenso può influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
Funzionale Always active
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici. L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
Manage options Manage services Manage {vendor_count} vendors Read more about these purposes
Visualizza preferenze
{title} {title} {title}
La Voce di New York
Gestisci Consenso
Per fornire le migliori esperienze, utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie ci permetterà di elaborare dati come il comportamento di navigazione o ID unici su questo sito. Non acconsentire o ritirare il consenso può influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
Funzionale Always active
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici. L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
Manage options Manage services Manage {vendor_count} vendors Read more about these purposes
Visualizza preferenze
{title} {title} {title}
No Result
View All Result
  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
    • Primo Piano
    • Politica
    • Economia
    • First Amendment
  • Arts
    • Arte e Design
    • Spettacolo
    • Musica
    • Libri
  • Lifestyles
    • Fashion
    • Scienza e Salute
    • Sport
    • Religioni
  • Food & Wine
    • Cucina Italiana
  • Travel
    • Italia
  • Video
  • English
    • Arts
    • Business
    • Entertainment
    • Food & Wine
    • Letters
    • Lifestyles
    • Mediterranean
    • New York
    • News
  • Subscribe for only $6/Year

© 2016/2022 VNY Media La Voce di New York

Are you sure want to unlock this post?
Unlock left : 0
Are you sure want to cancel subscription?