La VOCE di New York è un giornale indipendente che ospita gli interventi di chi vuol far conoscere le idee e i dibattiti che avvengono all’interno dei partiti e movimenti democratici italiani, nessuno escluso. Ecco che oggi diamo “la voce” a un confronto che sta avvenendo nel Movimento 5 Stelle in vista del primo incontro fisico del Gruppo Centro Nord America, che si terrà a Manhattan il 19 e 20 Ottobre prossimi per festeggiare il suo primo anno di vita, (per informazioni e iscrizioni http://www.meetup.com/M5SNordCentroAmerica/). All’interno del M5S infatti si sta svolgendo una discussione accesa e molto interessante su come dovrebbero comportarsi i “cittadini a 5 stelle” (Onorevoli per gli altri partiti) che siedono in Parlamento e che dovranno decidere a breve, vista la possibile crisi di Governo in relazione al voto sulla decadenza di Silvio Berlusconi, se fornire una stampella di sostegno per un proseguimento del governo Letta, oppure staccare la spina e chiedere subito elezioni.
Ecco quindi, a migliaia di chilometri di distanza da Piazza Montecitorio a Roma, le posizioni degli “aperturisti” e “integralisti”, presentate da due attivisti Cinquestelle del Nord America che, riteniamo, riassumono un po’ la natura del dibattito che sta avvenendo nel M5S.
Arturo Busca (il grillino aperturista)
“Noi siamo qua per mandarli tutti a casa”: la frase recentemente ripetuta pubblicamente da Nicola Morra, portavoce al Senato del M5S, secondo me è una frase senza senso detta in questo contesto, ed ora mi spiego.
Prima delle elezioni, io stesso nel mio manifesto in quanto candidato al Senato, avevo scritto la frase “Mandiamoli tutti a casa” riprendendola dallo slogan di Grillo. L'invito di “mandarli tutti a casa” è l'invito che si fa all'elettore: se tu dai il voto a me, e non a loro (PD, PDL), di fatto li mandiamo a casa. Ottimo, e logico. Ma una volta che le elezioni sono finite, e i risultati delle elezioni noti, usare oggi la frase “siamo qui per mandarli a casa” non ha senso, perche a casa i parlamentari del PD e PDL non ci vanno, nonostante il nostro invito.
Gli unici che li possono mandare a casa (quelli del PD e PDL), non sono i parlamentari del M5S, ma sono gli elettori. E gli elettori, fino alle prossime elezioni (fra x mesi, o y anni) non parleranno. Quindi a casa per ora, non ci va nessuno.
Anzi, il PD e PDL, ci hanno mandato nello sgabuzzino di Camera e Senato, con l'appoggio di Napolitano. Abbiamo fatto ottime proposte di legge e praticamente il 98% è stato bocciato dal fuoco incrociato di PD e PDL.
Se alle prossime elezioni, ipotesi tra 2 mesi, un elettore si chiedesse, cosa ha fatto il M5S, senza incolpare nessuno, ma da come sono evoluti i giochi di potere all'interno del Parlamento Italiano, dobbiamo ammettere che il M5S è stato neutralizzato.
Ora, vista questa situazione, cosa può spingere l'elettore italiano, che non aveva votato M5S alle scorse elezioni, a farlo alle prossime?
Dal PDL, secondo me non arriverà nessun voto. Chi ha votato questo partito alle scorse elezioni, lo farà anche alle prossime. Anzi, con Berlusconi fuori, avrà un motivo in più.
Gli unici che possono darci il voto, sono ex-elettori del PD. Ma questi, non ci darebbero il voto per chissà quali nostri successi, ma per le cazzate infinite, fatte dal partito che hanno votato…. e che onestamente noi dovremmo ringraziare, perche ci sta facendo dei grossi favori.
Quindi ad oggi, un nostro incremento elettorale alle prossime elezioni, sarebbe solo determinato in via ipotetica, dall'elettorato ex-PD che si converte al M5S.
Che come strategia per le prossime elezioni, non credo che sia il massimo: e' un po’ come andare a fare una partita di calcio e sperare di vincere perche il tuo avversario fa autogoal.
La domanda alla quale si deve rispondere è: come possiamo noi, M5S, oggi, rinchiusi nello sgabuzzino di Camera e Senato, dimostrare di saper fare goal?
Come possiamo oggi convincere, un elettore che non ci ha mai votato, a darcelo?
Secondo me, il provare ad approcciare il PD, in questo momento di debolezza del PDL, e fargli capire, che noi ci siamo, per fare un nuovo governo, PD-M5S, con alcuni nostri Ministri, sarebbe la situazione ideale per avvicinarsi a quell'elettorato che un domani, ci potrebbe dare il voto. In fondo come programma, abbiamo alcuni punti in comune. E' probabile che non nasca niente, perche il PD si vuol tenere stretto il PDL.
Anche se non se lo vuole tenere stretto, è probabile che non nasca niente, perche i punti in comune sono solo teorici, però avremmo l'asso di briscola da usare alle prossime elezioni verso l'elettorato PD e dimostrare loro che noi ci avremmo voluto provare, cercando di realizzare quei punti che avevamo in comune nel programma, ma il PD ha rifiutato. Quello si che farebbe cambiare idea ad uno che alle scorse elezioni votò PD!!!
Altre strategie, per guadagnare voti (e mandarli tutti a casa), io non le vedo.
Anzi, qualche voto lo potremmo anche perdere, da quelli che ci votarono sulla fiducia, per cercare di cambiare il Paese, e poi invece non solo ci hanno visto rinchiusi nello sgabuzzino, ma senza neanche nessuna voglia di uscire.
Marco Petrini (il grillino integralista)
Caro Arturo, ma come fai a fidarti di chi ha fatto di tutto per metterci in un angolo nonostante rappresentassimo un terzo dei cittadini?
Con chi non ha NEMMENO appoggiato una proposta semplice semplice che aveva addirittura appoggiato il PDL, quella per l’abolizione del finanziamento pubblico ai partiti (gia precedentemente abolita da un referendum popolare che è stato poi vergognosamente ignorato dai politici cambiando nome al finanziamento).
Quelli che addirittura hanno detto NO ad un LORO candidato Presidente della Repubblica (nemmeno una volta, ma due prima con Prodi e poi con Rodotà).
Quella che stiamo combattendo è una vera e propria “guerra”, senza armi ma con il piglio e la voglia di finalemente cambiare questo paese che anche da lontano ci sembra cosi ingessato e oramai avviato al tracollo. Non c’è grigio, qui si deve vedere se il bianco finalmente la spunterà sul nero. Ci vorranno 5,10,15 anni? E che sia…….nulla si può cambiare così radicalmente senza un ragionevole tempo. Le nuove generazioni devono poter respirare un’aria nuova e salutare.
Tu dici che siamo stati messi in uno sgabuzzino, ebbene anche da lì siamo riusciti a fare cose egregie in questi mesi. Quando mai si erano visti tanti report online per pubblicizzare le cose schifose che succedono su quei banchi? Ad esempio i voti “virtuali” di deputati e senatori che in aula non ci sono e per conto dei quali votano altri parlamentari? E le interrogazioni che abbiamo presentato (bocciate, ovviamente) per la Tav, per il reddito di cittadinaza, per il cambiamento della legge elettorale (cui hanno votato contro compatti PD-PDL seppur fosse stata presentata da un deputato del PD), per lo sviluppo delle piccole e medie imprese? Tutte cose che 160 CITTADINI (in rappresentanza di quasi 9 milioni di elettori) ritengono giuste per far progredire questo paese ma che sono state dismesse dai partiti (con il PD tanto caro a te in testa). Poi ci dicono di aver discusso sulle diarie, quando c’era poco da discutere (ma la stampa tradizionale ci ha bacchettato, ad arte ed in maniera pretestuosa) perchè ogni nostro eletto aveva firmato preventivamente un documento con la specifica di cosa avrebbe percepito o restituito. Ovviamente il giorno del “restitution day” nessuna pubblicità all’evento… Milioni di Euro restituiti allo Stato e nemmeno un grazie da nessuno, ma solo ingiurie!
Il 25% dei consensi di Febbraio lo abbiamo preso (quando nessuno ci accreditava di tale risultato) con gli slogan TUTTI A CASA e L'ONESTA' ANDRA' DI MODA. Chi ti dice che se cominci a fare alleanze non perdiamo voti? (io ne sono sicuro). Non convincerai mai gli elettori PD-PDL (forse una piccolissima percentuale), ma puoi far votare un altro 25 per cento che non ha votato perchè schifati e lontani da questa politica che noi stiamo cercando di cambiare RADICALMENTE (fuori dall’Italia parliamo di astenzionismo addirittura vicino al 75%).
A quegli elettori delusi dobbiamo dare un messaggio CHIARO: NOI siamo diversi, siamo COME LORO, semplici cittadini che si vogliono mettere in trincea per un cambiamento vero. Tutto questo non sarebbe possibile se scendiamo a patti con chi ha derubato gli Italiani per decenni.
Se vedi nel Movimento un VERO cambiamento, non puoi che accettare che non esiste una seconda via. Non esiste accomodamento o accordo. E’ una partita di quelle all’ultimo sangue (o inchiostro…) O si vince (e con noi vince e rinasce un Paese nuovo) o si muore (e rimane in vigore il sistema attuale con tutte le sue sfaccettature e contorni loschi di un Paese avviato al baratro sociale ed economico).
Alla fine di questo dibattito, sembra che il grillino aperturista ed il grillino integralista almeno concordino su una cosa: bisogna cambiare l’Italia! Sul come arrivarci la storia ci dirà se e chi avrà avuto ragione….