Alzi la mano chi, dopo le tanto auspicate dimissioni del Governo Monti e la nomina di un nuovo Governo non più “tecnico”, ma “normale”, non ha pensato che, finalmente, si sarebbe potuto far qualcosa per l’Italia e per gli italiani. Qualche perplessità, a dire il vero, si era manifestata viste le difficoltà nel creare il nuovo Governo e per eleggere il nuovo Presidente della Repubblica.
Già il fatto che, per la prima volta nella storia della Repubblica italiana, venisse rieletto lo stesso Presidente aveva sollevato qualche dubbio (forse per il ricordo ancora vivo di ciò che aveva fatto Napolitano dando incarico a Monti di ‘salvare’ il Paese). Altri interrogativi erano comparsi nel momento in cui Bersani, capo della coalizione che aveva avuto il maggior numero di voti alle elezioni, si era dimesso dall’incarico di segretario del proprio Partito senza dare molte spiegazioni. E, ancora, non appena il capo dello Stato era riuscito a conferire il mandato di formare un nuovo Governo qualche dubbio era sorto non tanto a causa dei rapporti di parentela del nuovo Presidente del Consiglio, quanto piuttosto per l’assiduità delle frequentazioni del neoincaricato alle riunioni di gruppi, come il Bilderberg, la Trilaterale, l’Aspen e altri, che negli ultimi anni hanno riempito le pagine dei giornali per i misteri circa gli scopi istituzionali e l’ombra che si cela dietro le riunioni a porte chiuse di questi gruppi (alcune delle quali avvolte da una cortina di segretezza molto più dubbia di quanto non fossero certe logge massoniche).
Ad ogni modo, lasciava ben sperare il fatto di avere un nuovo Governo e con una maggioranza parlamentare pronta a sostenerlo, sebbene estremamente eterogenea. Nei giorni scorsi, però, due eventi avrebbero dovuto costringere gli italiani a svegliarsi e a rendersi conto che nulla è cambiato, anzi che la situazione semmai è peggiorata.
Continua a leggere l'articolo su Linksicilia.it