SFOGLIANDO IL NEW YORK TIMES (international edition) DI OGGI SABATO 8 FEBBRAIO 2025 (TITOLO + COMMENTO)
PRIMA PAGINA
– La Groenlandia non è in vendita. Punto. Nelle minacce di Trump i groenlandesi sentono solo il suono di un imperialismo d’altri tempi. L’articolo è scritto da due giornalisti molto diversi fra di loro e inizia in modo molto chiaro e deciso: “Siamo un groenlandese e un danese, con idee politiche diverse, che vivono in due diversi continenti. Ma appena il presidente Trump comincia a minacciare la nostra gente e i nostri Paesi, facendo le stesse stolte proposte che aveva già fatto nel suo primo mandato, ci uniamo in un unico messaggio: la Groenlandia non è e non sarà mai in vendita”.
– I partecipanti alle ricerche abbandonati. L’ordine di Trump di congelare gli aiuti internazionali in tutto il mondo ha bloccato le ricerche. L’USAID, fondato negli anni ’60 come ente autonomo, dotato di un suo budget totalmente dedicato agli aiuti umanitari in tutto il mondo, è stato con ordine esecutivo aggregato al Ministero degli Esteri. tutti i dipendenti sono stati sospesi, non è chiaro se in via temporanea o definitiva. Il ministro degli Esteri Marco Rubio ha detto che l’ente è fonte di sprechi, mentre nei suoi molti anni di vita è stato sempre apprezzato per l’efficienza degli aiuti dati. Con grande fotografia di folla per la strada con questa didascalia: “Una dimostrazione a Washington in difesa dell’USAID che ha diramato un ordine di blocco del lavoro a tutte le organizzazioni nel mondo che collaboravano negli aiuti”.
– Il piano di Trump può rovinare il modello dei due Stati. Per decenni, successivi presidenti a Washington hanno favorito diverse soluzioni dei due Stati per risolvere il conflitto Israele/Palestina. Quello che nessuno immaginava finora era che il secondo Stato fosse americano, non palestinese. Ma la stupefacente proposta di Trump di spostare non si sa dove tutti i due milioni di palestinesi e fare di Gaza uno Stato americano simile alla Costa Azzurra francese non ha solo sconvolto il Medio Oriente. Può aver messo la parola fine all’idea di stabilire uno Stato palestinese accanto e in pacifica convivenza con Israele.
– Perdendo l’appetito per il cibo, ma non per la litigata. Per qualche coppia, il conflitto aumenta dopo che una persona ritorna a un peso salutare. La furia di lei nel sentirsi molto più accettata da tutti, meno che dal marito.
PAGINE INTERNE
– Quebec City. Piena di divertimenti, anche nei mesi più gelidi.
– Lotte, crisi e violenza. Perché il Presidente dell’Ecuador è ancora così popolare. È il candidato favorito nelle elezioni di domani.
– L’India furiosa per il trattamento dei migranti. Rapporti sulla posizione degli USA proprio prima della visita a Washington del Primo Ministro indiano.
– Come YouTube cambia la cultura americana delle armi. Fornisce una strada a una nuova generazione di proprietari di armi.