PRIMA PAGINA
– Presunzione e mancati segnali mentre Hamas preparava l’attacco. Il senso di invincibilità di Israele è rovinato da anni di errori dei servizi segreti. In piena notte del 7 ottobre almeno due ufficiali delle forze Israeliane, di due reparti diversi, dispiegati intorno a Gaza, notano uno strano movimento di luci in Gaza, ma pensano che siano solo esercitazioni militari. Nel dubbio, uno dei due manda una pattuglia chiamata “Tequila” a controllare: questa si trova all’improvviso circondata da centinaia di uomini armati che sono penetrati in Israele abbattendo le recinzioni a piedi, in moto e in camion attaccando pedoni riuniti a un concerto notturno, villaggi e basi militari. La più potente forza militare del Medio Oriente non solo aveva sottostimato la magnitudine dell’attacco, ma aveva completamente fallito nel notare segnali della preparazione. Segnali già percepibili anni prima dell’attacco per l’addestramente delle truppe e il trasporto di grandi quantità di armi.
– “Stiamo morendo da soli”: 34 ore al buio peggiorano il caos di Gaza. Per 34 ore, la vasta maggioranza dei 2 milioni di Palestinesi che vivono a Gaza non hanno avuto possibilità di comunicare uno con l’altro o con il mondo esterno. Venerdì notte, tre settimane dopo l’inizio delle ostilità, il servizio telefonico e quello di internet sono stati improvvisamente interrotti, in un paese già senza elettricità e con forte scarsità di cibo, acqua e benzina. “Mi sono sentito come cieco e sordo, incapace di vedere o sentire” ha detto un giornalista. Con grande fotografia di giovani in un negozio di biciclette e questa didascalia: Palestinesi di Gaza ricorrono alla biciclette mentre Israele, preso a sorpresa dall’attacco del 7 ottobre, ha tagliato il rifornimento di combustibili. Due intere pagine e molte fotografie all’interno.
– Le morti in Israele espongono lo scisma in Hollywood. Il mondo di Hollywood è sempre sembrato unitario: un solido anche se moderato progressismo, cosí come la California; una decisa posizione contro l’antisemitismo; totale libertà di parola anche nei discosi dal palcoscenico degli Oscar. Tutto ciò è improvvisamente cambiato. Le reazioni all’attacco di Hamas e la rappresaglia di Israele hanno messo in luce uno scisma che molti pensavano non esistesse. Anche qui sono apparse le profonde divisioni fra pro-Israele e pro-Palestina. Un grande scrittore come Barry Skolnick, autore tra l’altro della serie di enorme successo “Law and order” , ha detto: “Sono divisioni di cui non parliamo mai. La guerra le ha fatte emergere ed è doloroso e disorientante”.
– Lutto in Maine. Titolo di una fotografia con questa didascalia: Residenti, parenti e amici hanno tenuto una veglia funebre sabato per i 18 ammazzati al bar e al salone del bowling.
– Tre ragazzi sono diventati uomini insieme in Ucraina. Poi sono andati in guerra. Nella loro unità, comodità, paura e morte. Infanzia, scuole elementari, scuole superiori, università; amicizie, divertimenti, amori. Sempre tutti insieme. Poi la chiamata in guerra e poco dopo la morte di tutti e tre. Con all’interno due intere pagine con tutti i dettagli delle loro vite e della loro morte, con molte grandi e piccole fotografie, anche dei funerali.
– Matthew Perry: 1969 – 2023. Necrologio dell’attore famoso soprattutto per la sua partecipazione alla serie “Friends” di cui era diventato l’attore di gran lunga più amato dalle donne. È stato trovato morto nella sua piscina, ma le cause del decesso non sono ancora state chiarite. Con foto in prima pagina e un’intera pagina all’interno con molte altre fotografie.
PAGINE INTERNE
– Clima contro tradizione. Il cambiamento del clima può portare a profondi cambiamenti nelle strette regole con cui i Francesi trasformano in formaggio il latte di capra.
– Esperimento sociale in Danimarca. Un programma del Governo usa demolizioni e trasferimenti per migliorare le condizioni dei quartieri che ospitano immigrati.
– Gli immigranti avvertiti: andate a New York. Contrabbandieri, parenti e TikTok spargono notizie sulla politica del “diritto all’alloggio” in atto a New York.
– Biden pone limiti all’intelligenza artificiale. Un ordine esecutivo richiederà prove particolari per essere sicuri che i nuovi sistemi non facilitino la costruzione di armi.