PRIMA PAGINA
– La distruzione della diga mette l’Ucraina in una nuova crisi. L’inondazione mette in pericolo intere città. È crollata ieri, in un territorio occupato dai Russi, una grande diga sul fiume Dnipro mandando a valle torrenti d’acqua e mettendo in pericolo decine di migliaia di residenti. L’Ucraina e la Russia si sono rapidamente accusate a vicenda per la calamità. Funzionari ucraini hanno detto che le forze armate russe hanno fatto esplodere la diga e il Presidente Zelensky ne ha accusato “terroristi russi”. Il portavoce del Cremlino ha negato qualunque coinvolgimento e ha descritto la distruzione come “sabotaggio”. Non è ancora chiaro chi o che cosa abbia causato il crollo, ma esperti europei dicono che la causa più probabile sia una voluta esplosione interna. Difetti strutturali o un attacco esterno sono pure possibili, ma meno probabili. Il segretario generale delle Nazioni Unite ha detto: “È una catastrofe umanitaria, economica ed ecologica. Un altro esempio del prezzo che la gente paga a causa della guerra”. Con grande fotografia di un’anziana signora che salva i suoi cani dall’inondazione.
– Golf: alleanza fra i rivali. La P.G.A. (Professional Golfers Association), da sempre la forza dominante nel mondo del golf professionale, e la LIV (nome che se visto in numeri romani significa 54 pari alle buche da giocare in un torneo), ente nato lo scorso anno e sostenuto da milioni di dollari dell’Arabia Saudita, si sono alleate per formare un centro di potere capace di trasformare lo sport. Dopo essersi più volte scontrati pubblicamente, i rivali hanno raggiunto con trattative segrete un accordo che consentirà alla P.G.A. di consolidare con denaro arabo il proprio prestigio e presenza nei contratti di pubblicità e marketing.
– Il principe Harry attacca i giornali scandalistici in tribunale. Durante cinque ore di interrogatorio, Harry ha mantenuto le sue accuse al Mirror Group (proprietario di numerosi tabloids) di aver intercettato i suoi messaggi telefonici e aver usato anche altri mezzi per cercare informazioni personali, creando un’atmosfera di sfiducia e anche di paranoia fin dalla sua infanzia.
– Gli incendi in Canada oscurano il cielo degli Stati Uniti. Una grigia foschia causata dal fumo degli incendi in Canada ha coperto parte del nord-est degli Stati Uniti. A New York City la caligine ha avvolto la statua della libertà, l’Empire State e l’intera Manhattan in un velo arancione. IQAir, una compagnia che rintraccia la qualità dell’aria, ha detto che in questi giorni l’aria di New York è tra le peggiori del mondo, mentre solitamente la città non entra neanche fra le prime 3.000.
– Françoise Gilot: 1921 – 2023. Un’artista nell’ombra di Picasso, ma con un lustro proprio. Necrologio della valida pittrice la cui fama fu per anni oscurata dalla sua relazione con Picasso e fu l’unica, fra le sue molte amanti, a prendere l’iniziativa di lasciarlo. Poco dopo, sposò il grande scienziato Jonas Salk, lo scopritore del vaccino contro la poliomielite . Con la famosa fotografia di Picasso che l’accompagna in spiaggia facendole ombra con un ombrellone. Il necrologio segue all’interno con un’intera pagina e molte altre fotografie.
PAGINE INTERNE
– Bolsonaro sarà processato. L’ex-presidente del Brasile è accusato di aver sparso false informazioni sul sistema elettorale del paese.
– Sta scomparendo il ghiaccio artico. Gli scienziati hanno detto che il ghiaccio del mare artico sarà scomparso verso il 2030, un decennio prima del previsto.
– Pence nella storia. Candidandosi alla presidenza contro Trump, Mike Pence sarà il primo vice-presidente a sfidare il presidente che l’ha nominato.
– Tensione al French Open. Aryna Sabalenka della Bielorussia ha aspettato invano alla rete di stringere la mano all’ucraina Elina Svitolina.
– La gestione dell’arte. I dirigenti dei musei devono sempre di più lottare contro rivolte dei collaboratori, restituzione di oggetti d’arte trafugati e altri difficili problemi.
– Immaginando la fine della guerra in Ucraina. Potrebbe includere l’adesione all’unione Europea, un patto di sicurezza con gli USA e ripristino dei confini, meno la Crimea.