PRIMA PAGINA
– La North Carolina affronta una battaglia sul veto del Governatore della legge sull’aborto. Il Governatore cerca aiuti. Il Parlamento della North Carolina, a maggioranza repubblicana, ha passato una legge che vieta l’aborto dopo 12 settimane di gravidanza. Il Governatore democratico, Roy Cooper, ha posto il veto. La legge torna in Parlamento dove la maggioranza repubblicana può superare il veto solo se vota compatta, basta una defezione per bloccare la procedura. Il Governatore si è rivolto direttamente agli elettori cercando di spingerli a fare pressioni sui deputati repubblicani per convincerne almeno uno ad accettare il suo veto e quindi mantenere la legge attuale che consente l’aborto fino a 20 settimane di gravidanza. L’esito del voto, previsto fra pochi giorni, è importanta anche per le donne degli stati vicini, dove leggi molto restrittive le obbligano ad andare in North Carolina per ottenere un aborto sicuro da un punto di vista medico.
– Nelle elezioni in Turchia, Erdogan non riesce a raggiungere il 50%. Lo spareggio fra 2 settimane. I risultati – 49,4% a Erdogan, 44,8% al suo avversario, il capo dell’opposizione Kemal Kilicdaroglu – obbligano a uno spareggio che avverrà il 28 maggio. La possibile – ma improbabile – vittoria di Kilicdaroglu significherebbe un totale cambiamento dello scenario politico della Turchia, governata da Erdogan da oltre vent’anni. Con grande fotografia di un gruppo che segue le elezioni in televisione seduti con picnic in una piazza di Ankara.
– Il senzatetto era sotto il controllo della città da anni prima della morte nella metropolitana. Era in una lista chiamata informalmente “i primi 50”, alludendo ai 50 cittadini che si distinguono per la gravità dei loro problemi e per il loro rifiuto a farsi aiutare. Malgrado ciò, Jordan Neely non era accompagnato da nessuno il primo maggio nella metropolitana, quando ha cominciato a gridare agli altri passeggeri e un veterano dei marines – poi imputato di omicidio colposo – lo ha fermato stringendolo al collo fino ad ammazzarlo. L’episodio dimostra i limiti che hanno le autorità a proteggere i malati di mente da se stessi e dagli altri e ad aiutarli se non intendono accettare aiuti.
– La nazione di Trinidad e Tobago cerca di diventare verde, ma il petrolio e il gas vengono prima. Il paese è conosciuto per le sue spiagge di sabbia candida, per le sue foreste e la musica. Ma la sua economia dipende dal petrolio e gas naturale, non dal turismo. “Continueremo ad estrarre petrolio finchè esiste un mercato internazionale – ha detto il Primo Ministro Rowley -. Se arriviamo a vendere l’ultimo barile di petrolio o l’ultima molecola di gas, così sia”. Trinidad e Tobago non è certamente l’unico paese in questa situazione. L’Arabia Saudita, gli Emirati Arabi e gli USA, mentre costruiscono grandi centrali solari, continuano anche a cercare nuovi giacimenti petroliferi. E paesi in via di sviluppo come la Nigeria, la Guyana e la Namibia dicono che non possono passare all’energia pulita perchè mancano delle risorse necessarie e i loro abitanti poveri contano su energia a buon mercato. Con fotografia di una grande nave da trasporto che sta caricando gas a Trinidad diretto all’Inghilterra.
PAGINE INTERNE
– Il ciclone Mocha colpisce Myanmar. Nonostante le previsioni, l’uragano che si è abbattuto su Myanmar ieri, è stato meno catastrofico del previsto.
– Gli elettori tailandesi appoggiano l’opposizione. Respingendo il ruolo dei militari e della monarchia, gli elettori hanno appoggiato i due partiti dell’opposizione.
– Le grandi città delle due coste, come New York, Boston, Los Angeles, San Francisco e altre, perdono fascino. Molti lavoratori si spostano in città meno care. Con 5 grafici che illustrano le differenze di costi.
– Impasse nell’immigrazione. Iniziative di legge per cambiare la politica dell’immigrazione sono ferme per le differenze fra i partiti nel trovare compromessi.
– Mettendo in luce l’Africa. Lesley Lokko, la prima curatrice di colore della Biennale di Architettura di Venezia, progetta un’ambiziosa esplorazione dell’impatto del continente sul resto del mondo.
– Problemi nella gara per i microchip. Mentre continuano le tensioni per Taiwan, Cina e USA affrontano restrizioni, mancanze tecniche e la necessità di ricorrere a compagnie straniere.
– Il calcio e la guerra. La FIFA ha decretato che, dopo l’invasione della Russia, i giocatori stranieri in Ucraina possono unilateralmente lasciare la loro squadra e firmare con un’altra.