PRIMA PAGINA
– Le elezioni scatenano correnti di ansia e di fiducia. Ultima spinta per conquistare elettori. Il partito repubblicano mostra ottimismo mentre i Democratici si preparano a perdite. La turbolenta campagna elettorale di mezzo termine è entrata nella sua ultima settimana mentre gli elettori – turbati dall’inflazione, dalle preoccupazioni sulla sicurezza personale e dubbi sulla stabilità della democrazia americana – mostrano chiari segni di voler respingere il controllo di Washington in mano ai democratici e ad avere un governo diviso. Tutti i candidati stanno andando in giro per l’intero paese per proporre i loro ultimi argomenti ai votanti, i repubblicani si sentono sicuri di poter conquistare la maggioranza alla Camera e forse al Senato.
– Quattro fotografie di preparazione per gli ultimi giorni prima delle elezioni in quattro diversi stati: Georgia, Pennsylvania, Wisconsin e Florida.
– Biden affronta un paese polarizzato mentre si avvicina il voto. In campagna elettorale con le prospettive del partito non buone. Come capita spesso quando trova un microfono e qualcuno per ascoltarlo, Biden tira dentro la famiglia. Questa volta ad Albuquerque (Nuovo Messico) è stato il turno del nonno. Ha detto:” Ogni volta che andavo via da casa, mio nonno mi gridava: ‘Joey mantieni la fede’. Ma mia nonna mi gridava: ‘No, Joey, spargila. Va e spargi la fede”. La fede è stata la sua carta ( vincente?) principale nei due anni di Presidenza: fede nel sistema, fede che può riparare la fratture di una rotta società, fede che lui e solo lui potrebbe battere Trump se si trovassero di nuovo faccia a faccia alle future elezioni presidenziali.
– Trump e De Santis. Trump non ha sostenuto la candidatura di De Santis quest’anno perchè non gli è stato richiesto nè da Desantis personalmente nè dai suoi collaboratori. E De Santis non è andato al rally di Trump a Miami ieri perchè non è stato invitato. Le tensioni fra i due sono diventate evidentissime quando Trump ha fatto il suo rally con il senatore Rubio.
– Nei ricchi sobborghi, repubblicani contro “trumplicani”. Sostenitori dell’ex-presidente prendono controllo del partito nelle città moderate. I ricchi sobborghi di molte piccole ma ricche e industriose città (l’esempio più classico è Greenwich nel Connecticut a meno di 1 ora in treno da New York City) sono da sempre a maggioranza repubblicana di tipo moderato. Ma in questa campagna elettorale, molti dei residenti si sono dimostrati meno moderati che nel passato e ammiratori di Trump. Sono stati soprannominati “Trumplicants”.
– Una maratona a tutta forza. Titolo di una fotografia di corridori salutati da bambini con questa didascalia: La gara di New York ha attratto 50.000 partecipanti (numero usuale di prima della pandemia) e grandi folle di spettatori.
– Alla riunione sul clima, le nazioni povere dicono che quelle ricche devono pagare di più. Molte nazioni povere hanno subito danni irreversibili non per loro colpa a causa del cambiamento del clima e chiedono comprensione alla nazioni ricche che loro vedono come responsabili: quelle che per anni hanno bruciato petrolio, gas e carbone e creato l’inquinamento che ha pericolosamente riscaldato il pianeta. Ma è stato, ed è, tremendamente difficile ottenere che le nazioni ricche ne paghino i danni.
PAGINE INTERNE
– Un idolo del calcio. Lungo articolo (una pagina) su Totti. molto positivo su di lui come persona e come giocatore. Meno positivo sul divorzio. Con molte belle fotografie del matrimonio e della coppia, fra cui quella dell’enorme murale di lui nel quartiere San Giovanni a Roma.
– I rifugi per le bombe a Taiwan. L’isola, che ha centinaia di rifugi, ne sta trasformando alcuni in oasi culturali.
– Trauma in un centro assistenza in Inghilterra. Ragazzi hanno esposto le condizioni inumane e la lunghezza di detenzione in un sopraffollato centro del sudest dell’Inghilterra .
– Stufi della quantità di messaggi pubblicitari.In questo clima polarizzato, centinaia di Americani dicono di essere d’accordo su una cosa: le campagne elettorali dovrebbero smetterla di inondare di messaggi i telefoni privati dei votanti.
– Sfida per il ministero della Giustizia. La possibile candidatura a presidente di Trump mette a prova gli sforzi di mettere in luce un ministero indipendente.