OGGI SUL NEW YORK TIMES (TITOLO+COMMENTO)
PRIMA PAGINA
– La Russia, colpita dagli intoppi, si ritira da Kharkiv. La Svezia mostra interesse ad unirsi alla NATO, ma la Turchia può complicare la cosa. Il Presidente Putin affronta nuove difficoltà mentre la Svezia diventa il secondo paese in due giorni a voler unirsi alla NATO, l’Occidente trova la maniera di aggirare il blocco navale russo all’esportazione del grano ucraino e la ritirata da Kharkiv sovverte o almeno ritarda il piano russo di circondare le forze ucraine concentrate nelle regioni orientali. Ma per Putin il problema più grave è anche il più personale: l’Inghilterra ha imposto sanzioni alla sua ex-moglie, a una ginnasta da lungo tempo la sua probabile amante e a tre cugini. Anche l’Occidente ha le sue difficoltà: la Turchia ha fatto obiezioni all’entrata nella NATO dei due paesi nordici, i cui Ministri degli Esteri si incontreranno oggi in Germania con le loro controparti dei paesi NATO. E non tutte le relazioni diplomatiche sono spente. Il Ministro della Difesa americano, Austin, ha parlato ieri con il Ministro della Difesa Russo, Shoigu, per la prima volta dal 18 febbraio. Grande foto di Putin fra molta gente con questa didascalia: Putin alla parata del Giorno della Vittoria. Ex-operativo del KGB, ha attentamente coperto la sua vita personale.
– Il muro di segretezza che circonda la famiglia di Putin comincia a incrinarsi. Le sanzioni prendono di mira quelli più vicini al leader. La strategia di tener coperta dal segreto la sua famiglia, ha funzionato bene per anni, fino all’invasione dell’Ucraina. Adesso, con le sanzioni imposte a quelli più vicini a lui, la facciata comincia a incrinarsi mettendo in mostra la vita privata del leader, partendo dalle famose giornate passate con Berlusconi a Villa Certosa in Sardegna, coperte da una giornalista russa poi messa a tacere.
– Per la Borsa, l’epoca dei soldi facili è arrivata alla fine. Fino a poco tempo fa, la Borsa sembrava sfidare la legge di gravità, producendo grandi guadagni anche se tutto il resto sembrava crollare tutt’intorno: la pandemia, l’assalto al Campidoglio, le proteste per l’assassinio di Floyd. Durante questi tempi, la Borsa dava segni contrari, che tutto andava bene, economicamente almeno. Poi è arrivata la realtà: l’inflazione e la guerra hanno fatto salire i prezzi e hanno indotto la Banca Centrale ad aumentare significativamente gli interessi per la prima volta in molti anni, facendo precipitare il mercato azionario.
– Gli effetti del dibattito sull’aborto preoccupano il Partito Repubblicano nelle prossime elezioni di metà termine. Sono le donne che preoccupano i Repubblicani. Se la Suprema Corte cancella il diritto costituzionale all’aborto, molte donne, anche se repubblicane, riterranno più importante il loro diritto di essere donne e quindi di poter disporre liberamente del loro corpo. E potrebbero, per questa ragione, votare democrtaico.
– La polizia israeliana criticata per l’assalto al funerale. Una giornalista arabo-americana ammazzata mentre svolgeva il suo lavoro. Fortemente criticata la polizia israeliana da tutte le parti politiche nazionali e anche internazionalmente, non solo per aver ammazzato la famosa giornalista Abu Akleh durante scontri con dimostranti palestinesi. Ma anche per aver assalito i partecipanti al funerale, che volevano portare la bara al cimitero a piedi, mentre la polizia voleva imporre il trasporto con un carro funebre.
PAGINE INTERNE
– Assalto ai negozi asiatici. Un collegamento fra tre sparatorie in Texas dimostra uno schema di attacchi guidati.
– Inchiostro in Corea del Sud. Gli artisti del tatuaggio, trattati come criminali secondo la legge, dicono che è tempo di cancellare lo stigma sulla loro arte.
– Pluralismo religioso in Israele. Gilad Kariv, il primo rabbino riformista in Parlamento, sfida la tradizione.
– È sicuro fare una battuta? Dopo recenti attacchi ad attori, alcuni teatri hanno aumentato la sicurezza per proteggere i commedianti.
– Post-covid contro zero-covid. Mentre il resto del mondo impara a vivere con il coronavirus, il Presidente della Cina vuole che il suo paese ne viva senza. Altri leader del mondo vogliono che la Cina cambi percorso.
– Musk in dubbio sull’acquisto di Twitter. Ha detto che voleva una conferma delle scoperte della compagnia che le notizie false erano solo il 5% del contenuto globale, ma dopo ha detto “che era ancora impegnato” all’acquisto.