(TITOLO+COMMENTO)
PRIMA PAGINA
– Sopravvissuti trovati nelle macerie del teatro, ma la sofferenza si espande. Subendo forti perdite sul campo, i Russi sparano missili sulle città. Un giorno dopo il bombardamento russo sul teatro di Mariupol, i soccorritori avanzavano sulle macerie – anche se proiettili continuavano a cadere – mettendo in salvo uno per uno i sopravvissuti. Le informazioni sono scarse dalla disperata città, meta degli attacchi russi fin dall’inizio tre settimane fa, ma si teme che migliaia di persone abbiano trovato rifugio nel teatro e non molte possano uscirne vive.
– Biden usa il termine “criminale di guerra”. Quando Biden ha dichiarato che Putin era un criminale di guerra, l’ha detto parlando dal cuore in reazione alle immagini di civili, bambini inclusi, trascinati fuori, morti o sfigurati, dalle macerie degli edifici bombardati. La condanna personalizzata è diventata politica, mentre Biden e i suoi collaboratori dipingono Putin come un assassino indiscriminato che dovrebbe essere processato dal tribunale per i crimini di guerra dell’Aia.
– Evocando “nazisti” in Ucraina, Putin attizza le memorie russe. Putin dice che il governo ucraino è palesemente “neo nazista” e “pronazista” controllato da “piccoli nazisti”, e che gli Americani sono responsabili della “nazificazione” dell’Ucraina. L’uso dell’insulto “nazi” dimostra quanto Putin tenti di avvalersi di stereotipi e realtà falsate e come il Cremlino tenti di giustificare la guerra, malgrado che Zelensky sia ebreo e abbia passato una legge apposita per proteggere gli ebrei dell’Ucraina.
– Incapaci a conquistare Kharkiv, i Russi la distruggono. Appena i Russi si sono resi conto di non poter conquistare Kharkiv – una città con un milione e mezzo di abitanti, per la maggior parte giovani, dediti soprattutto allo studio, all’arte e alla letteratura – hanno deciso di distruggerla bombardandola. Come avevano fatto in Siria e in Cecenia, con lo scopo di demoralizzare la gente, senza risparmiare edifici come asili, scuole, ospedali, luoghi di ritrovo. Ma per ora gli Ucriani si sono dimostrati molto più duri da piegare, qui e in altre città, ben decisi a resistere fino alla fine. Con 3 grandi fotografie in prima pagina e altre 6 all’interno.
“Finiteli”: lavoratori della sanità ammazzati in Etiopia. La guerra in corso in Etiopia fra il governo e i leader della regione del Tigray è cominciata nel 2020 ma ha avuto poco rilievo nei mezzi di comunicazione e quindi è quasi sconosciuta. Pochi giorni fa, tre volontari dei Medici senza Frontiere e un autista sono partiti per il Tigray e improvvisamente scomparsi. Sono stati trovati ieri, assassinati nelle loro auto date alle fiamme. Pare che sia stata una pattuglia del governo il cui comandante, irritato di trovare dei civili in zona di guerra, avrebbe ordinato ai suoi: “Finiteli”.
PAGINE INTERNE
– Dubitando degli allori della Columbia. Un professore ha trovato delle discrepanze nei dati che la Columbia University ha fornito all’ente giudicante il valore delle Università nel mondo, prima di essere classificata seconda.
– Quando restringere non è abbastanza. Le sanzioni economiche per guerre o abusi dei diritti umani spesso causano molto dolore ma raramente portano a un risultato.
– Sostenuta dai sondaggi, un distaccato Macron progetta un secondo mandato. Ma per ora, si è rifiutato di partecipare a un dibattito.
– Sentenza ridotta per due americani condannati per aver ammazzato un poliziotto. La Corte d’Appello di Roma ha ridotto la sentenza all’ergastolo per i due Americani condannati per omicidio l’anno scorso, ma non ha annullato la sentenza. L’ha ridotta a 24 anni per l’uno e a 22 per l’altro.