(TITOLO+COMMENTO)
PRIMA PAGINA
– Cresce la disperazione per i civili intrappolati. Niente cibo o riscaldamento. Crescenti e indiscriminati assalti e bombardamenti hanno intrappolato e traumatizzato civili ucraini aumentando il timore di una crisi umanitaria che ha già lasciato decine di migliaia senza cibo, acqua, elettricità e riscaldamento nelle città del sud dell’Ucraina e altrove. L’invasione russa ha già trasformato 1,7 milioni di ucraini – metà di essi bambini – in rifugiati, secondo i dati delle Nazioni Unite, senza però occupare alcuna città del paese. Le forze armate russe, pur disponendo di armi più moderne, lottano con problemi logistici, bassa morale dei soldati ed errori tattici sfruttati dagli Ucraini. Con due grandi fotografie, una delle rovine di un edificio bombardato, l’altra di donne e bambini alla stazione ferroviaria.
– Pressioni per bandire il petrolio russo. Il Presidente Biden è sotto pressione per proibire l’importazione di petrolio russo, per punire ulteriormente la Russia di Putin, ma esacerbando il prezzo dei combustibili, compresa la benzina e quindi danneggiando i consumatori in patria.
– Non lasciando entrare le notizie dall’occidente, Putin rivendica di avere il monopolio della verità. La censura in Russia ricorda i tempi dell’era sovietica. Anche sotto il ruolo crescentemente autoritario di Putin la Russia era rimasta una società aperta, con accesso all’informazione proveniente dall’Occidente, comprese le trasmissioni TV della BBC e di CNN e le piattaforme come Facebook, Twitter e TicTok. Fino ad ora. Adesso, con la guerra in Ucraina, ha strangolato ogni tipo di libera informazione per giustificare un’invasione quasi universalmente condannata. Per i Russi della Russia la guerra non esiste, e stentano a credere a quello che sentono per telefono dai parenti lontani. Proprio come ai tempi dell’Unione Sovietica.
– Ribolle in Ucraina l’odio per la Russia, oscuro e profondo. Se c’è qualcosa in comune fra gli Ucraini è l’odio per Putin, i suoi militari, il suo governo. Ma anche per i Russi “normali” , definiti complici per i loro anni di passività politica, odio sfogato dalle madri nei rifugi anti-bombe, dai volontari che si preparano a combattere, dagli intellettuali e dagli artisti.
– Il gigante militare si dimostra imbranato al confronto con i rivali. Dopo due settimane di guerra, le forze armate russe, dotate di molti più soldati e mezzi molto più potenti, considerate internazionalmente imbattibili, faticano a procedere nella loro avanzata contro un esercito quasi improvvisato e sostenuto da volontari. Gli Ucraini hanno ammazzato almeno 3.000 soldati russi, hanno abbattuto aerei ed elicotteri russi, usando razzi forniti dagli Stati Uniti e droni forniti dalla Turchia. I militari russi sono stati – e sono – indeboliti da una bassa morale e scarsità di cibo e combustibili, e alcuni hanno sabotato i loro stessi mezzi di trasporto per evitare di andare a combattere.
PAGINE INTERNE
– Alcuni stati restringono le leggi sull’aborto. In attesa della sentenza della Suprema Corte, molti stati stanno approvando leggi restrittive dell’accesso all’aborto.
– Un paradiso del contrabbando. Per decenni, il contrabbando – di droghe, soldi e anche persone – ha dominato la provincia di Nimruz in Afghanistan. Adesso gli affari vanno a gonfie vele.
– Coltivando alberi più forti. La botanica Diana Beresford-Kroeger ha creato in Canada una foresta di alberi scelti per la loro capacità di sopportare i cambiamenti climatici.
– La gara sul controllo della tecnologia delle batterie. Il costo delle auto elettriche è fatto per un terzo o un quarto dalle batterie, prodotte in maggior parte da poche fabbriche in Asia.
– In Italia, gruppi uniti dalla religione, sono divisi sull’invasione russa. A Bari, città del Sud Italia, residenti russi e ucraini sono devoti di San Nicolas, venerato, nella chiesa a lui dedicata, dai Cristiani ortodossi che erano sparsi in tutta l’ex Unione Sovietica. Adesso sono divisi sull’invasione, Russi favorevoli, Ucraini contro. Persino Putin andò a Bari nel 2007 e si inginocchiò di fronte alla statua del Santo.