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La Voce di New York sotto attacco di un hacker su Wikipedia

Il nostro giornale è stato preso di mira sull'enciclopedia digitale dalle falsità di "Modulato", personaggio tanto misterioso quanto anonimo

Stefano VaccarabyStefano Vaccara
La Voce di New York sotto attacco di un hacker su Wikipedia
Time: 6 mins read

Read in English

Cari lettori, nel corso del nostro mestiere giornalistico, al quale La Voce di New York si dedica ogni giorno, capita di imbattersi in stranezze e peculiarità. Non avrei tuttavia mai pensato di dover assistere a un attacco digitale volto a mettere in dubbio persino la nostra esistenza o la valenza “enciclopedica” del vostro quotidiano su Wikipedia. Questo attacco ci ha incuriosito. Chi poteva avere interesse a screditarci senza alcun fondamento? Chi poteva avere interesse a chiedere che la nostra pagina su Wikipedia fosse cancellata? La Voce di New York ha aperto un’inchiesta, che continuerà nelle prossime settimane. Intanto sappiamo che è stato un hacker anonimo che si fa chiamare Modulato a mettere in moto questo meccanismo per screditarci e “cancellarci” appunto da Wikipedia. Non sappiamo chi sia. Dalle nostre ricerche non siamo ancora risaliti alle motivazioni di Modulato e della tempesta digitale che ha scatenato contro di noi. E alla fine la spregiudicatezza del suo modus operandi e delle sue “fake news” hanno prevalso nell’attribuire a una serie di menzogne ben confezionate sul piano tecnico, la percezione di realtà. Conseguenza? La nostra pagina in inglese su Wikipedia è stata cancellata la settimana scorsa.

Sappiamo che i tecnicismi stretti che regolano la pubblicazione di articoli sulla più autorevole enciclopedia digitale del momento hanno una loro logica per proteggere Wikipedia proprio da fake news e da un uso strumentale del sito enciclopedico per cause non legittime. Ci siamo accorti però che le conseguenze di certe rigidità tecniche possono essere altrettanto negative. Asserire che la Voce non esiste per mancanza di notorietà quando abbiamo centinaia di migliaia di contatti al mese e quando svolgiamo un ruolo importante e riconosciuto per una comunità internazionale è la conferma di quanto l’economia digitale in genere possa portare a dei paradossi irriconciliabili con la realtà.

Modulato ha ora lanciato una campagna anche sul sito italiano di Wikipedia cercando consensi per ottenere la chiusura della nostra pagina su Wikipedia in italiano entro Domenica, quando terminerà un periodo di dibattito di alcuni giorni. E’ possibile che abbia di nuovo successo. Ma per rassicurarvi cari lettori, continueremo come sempre ad uscire ogni giorno, prima conferma della nostra esistenza nel momento in cui veniamo cancellati. Abbiamo già ricevuto vostri commenti o suggerimenti, o espressioni di solidarietà, anch’esse concrete dimostrazioni della nostra esistenza che, tuttavia non valgono per Wikipedia. Continuate a scriverci. Noi continueremo la nostra inchiesta per smascherare Modulato e le sue motivazioni, premurandoci di informavi passo passo dei progressi che faremo per ristabilire i normali parametri di verità che, purtroppo e spesso su piattaforme digitale credibilissime, assumono sempre più contorni sfuocati. Consentitemi anche di ringraziare il Consiglio di VNY Media per la solidarietà che ha espresso alla testata ai nostri giornalisti e collaboratori e a me personalmente.

 

Wikipedia, una enciclopedia fragile

L’Editore 

La Voce di New York dopo 8 anni di vita e nel momento del suo rilancio editoriale anche sul mobile, è oggetto in questi giorni di un attacco senza precedenti da parte di un hacker che con notizie false cerca di screditare la nostra pagina su Wikipedia, sostenendo che praticamente non esistiamo.

LaVocediNewYork.com fondata da Stefano Vaccara nel 2013 è stata incorporata nel 2016 in VNY Media Corp. che è diventata proprietaria del quotidiano digitale.

Dal giugno del 2020 VNY MediaCorp./LaVocediNewYork.com con la sua sede amministrativa a 230 Park Avenue – 21st Floor, New York, NY 10169 e la redazione all’International Press Corp. dell’United Nations Building Room S-301, ha un nuovo Board of Directors con Giampaolo Pioli President/CEO e Stefano Vaccara che continua ad essere direttore responsabile del quotidiano.

Un anonimo hacker che si nasconde sotto il nome di “Modulato” ha ingaggiato una battaglia sulla legittimità della nostra pagina Wikipedia, sostenendo che non siamo un quotidiano digitale e non abbiamo un ufficio redazionale al terzo piano del Palazzo delle Nazioni Unite.

È falso. È irresponsabile, ma gli amministratori di Wikipedia (che noi consideriamo un’enciclopedia ad alto livello di serietà) senza fare troppe verifiche, hanno tolto la pagina nella versione inglese e potrebbero farlo anche in quella italiana.

Noi non solo esistiamo, ma continueremo ad esistere pubblicando il nostro quotidiano digitale per 365 giorni l’anno come abbiamo sempre fatto dal giorno della sua fondazione. Oggi La Voce di New York è in crescita e raggiunge 200.000 contatti unici mensili, è presente su Facebook e Instagram e pubblica una newsletter tutti i venerdì, Crossroads, che arriva a oltre 9.000 abbonati con oltre 19.000 articoli in archivio a disposizione dei lettori. Entrambi i nostri prodotti informativi raggiungono una comunità italiana e italoamericana che si trova a New York, in Italia, e nel resto del mondo. Ci lavorano uno staff di 9 persone tra redattori, fotografi, traduttori e webmaster, ai quali si affiancano oltre 80 collaboratori fra giornalisti e specialisti italiani e americani molti dei quali hanno anche sottoscritto quote del giornale.

Le ragioni di questo attacco di un hacker come “Modulato” ci sfuggono. Le consideriamo misteriose ma è importante denunciarlo perché potrebbe capitare anche ad altri in futuro e in qualche modo espone Wikipedia ad una certa fragilità nelle sue verifiche, prima della pubblicazione di una pagina o per deciderne la sua rimozione. La nostra su Wikipedia in inglese era attiva da quasi 2 anni.

La Voce di New York continuerà a indagare per scoprire chi si nasconde dietro “Modulato”. Vuole capire da che cosa sono mossi i suoi attacchi alla nostra credibilità e perché sono stati lanciati. L’inchiesta continua e siamo convinti che presto riusciremo a dare un nome a questo “untore digitale” che con Fake News, è riuscito a influenzare Wikipedia e a mettere in discussione non solo l’esistenza e la rilevanza de LaVocediNewYork.com, ma anche la legittimità del suo direttore, Stefano Vaccara. Di questo risultato informeremo non solo i nostri lettori, ma anche Wikipedia, perché continui a mantenere limpidi e verificabili i suoi criteri di credibilità.

 

 

La testimonianza di un autorevole lettore

Cari lettori abbiamo visto che nel dibattito tecnico su Wikipedia si è inserito un autore di libri su problematiche digitali e un esperto mediatico che vive a Washington, Andreas Sandre. Il suo ultimo libro, Digital Diplomacy è stato un successo internazionale.

Siamo grati a Andreas Sandre per essere intervenuto con l’autorevolezza che lo contraddistingue spendendo parole a favore della credibilità della Voce. Sappiamo anche che qualcuno ha cancellato due volte il suo messaggio su Wikipedia che è  stato poi ripristinato, eccolo

{{Tenere}} Da autore di un libro sull’era digitale ed italiano che vive a Washington DC, mi inserisco nella discussione per chiarire alcuni punti sulla rilevanza della voce “La Voce di New York” all’interno di Wikipedia. La voce e’ rilevante per importanti motivi: 1) Da anni articoli pubblicati da La Voce di New York (con relativo link al sito) continuano ad essere utilizzati da numerosi autori qui su Wikipedia come fonte e note di riferimento per numerose pagine Wikipedia, tra cui pagine Wikipedia di profili prominenti quali il cantautore [[Pino Daniele]], il gruppo [[Gucci]], l’inventore [[Guglielmo Marconi]]. 2) La Voce di New York ed il ruolo del fondatore sono da anni riconosciuti da numerosi enti accademici quali prominenti esponenti del giornalismo – tra questi anche la New York University che ha ospitato il fondatore de La Voce di New York come moderatore o relatore di molteplici eventi; la Montclair State University, il cui istituto di Italian and Italian American Studies ha collaborato con La Voce di New York per un progetto educativo di giornalismo; e la City University of New York per la serie Italian-Americans in Journalism. 3) La Voce di New York e’ riconosciuto e catalogato come “newspaper” (verified) dal sito americano Muck Rack, un’importante fonte per giornalisti, comunicatori, e PR. 4) La rilevanza de La Voce di New York si evince anche dalle numerose interviste pubblicate sul sito, tra anche anche molte ad esponenti del governo italiano, tra cui l’ex ministro Sergio Costa ed il Sottosegretario al Ministero degli Affari Esteri, Manlio Di Stefano. Propongo di mantenere la voce vista la sua rilevanza enciclopedica, il suo utilizzo come fonte digitale, ed il ruolo per la comunita’ italo-americana negli Usa.

Andreas Sandre

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Stefano Vaccara

Stefano Vaccara

Sono nato e cresciuto in Sicilia, la chiave di tutto secondo un romantico tedesco. Infanzia rincorrendo un pallone dai Salesiani e liceo a Palermo, laurea a Siena, master a Boston. L'incontro col giornalismo avviene in America, per Il Giornale di Montanelli, poi tanti anni ad America Oggi e il mio weekly USItalia. Vivo a New York con la mia famiglia americana e dal Palazzo di Vetro ho raccontato l’ONU per Radio Radicale. Amo insegnare: prima downtown, alla New School, ora nel Bronx, al Lehman College della CUNY. Alle verità comode non ci credo e così ho scritto Carlos Marcello: The Man Behind the JFK Assassination (Enigma Books 2013 e 2015). Ho fondato e diretto (2013-gennaio 2023) La VOCE di New York, convinto che la chiave di tutto sia l’incontro fra "liberty & beauty" e con cui ho vinto il Premio Amerigo 2018. I’m Sicilian, born in Mazara del Vallo and raised in Palermo. I studied history in Siena and went to graduate school at Boston University. While in school, I started to write for Il Giornale di Montanelli. I then got a full-time job for America Oggi and moved to New York City. My dream was to create a totally independent Italian paper in New York to be read all over the world: I finally founded La VOCE di New York. In 2018 I won the "Amerigo Award". I’m a journalist, but I’m also a teacher. I love both. I cover the United Nations, and I correspond from the UN for Radio Radicale in Rome. I teach Media Studies and also a course on the Mafia, not Hollywood style but the real one, at Lehman College, CUNY. I don't believe in "comfortable truth" and so I wrote the book "Carlos Marcello: The Man Behind the JFK Assassination" (Enigma Books 2013 e 2015). I love cooking for my family. My favorite dish: spaghetti con le vongole.

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