OGGI SUL NEW YORK TIMES (TITOLO+COMMENTO)
PRIMA PAGINA
– I democratici dettagliano lo sforzo di Trump di alimentare la rabbia dei suoi sostenitori. Il processo mostra la rivolta come un risultato voluto – video della sorveglianza visto per la prima volta.
I democratici hanno aperto il processo ieri con una meticolosa descrizione della campagna di Trump per capovolgere le elezioni e per incitare i suoi sostenitori a unirsi a lui, portando in video i suoi momenti più violenti. Riempiendo la sala del Senato con le grida profane dei rivoltosi e le immagini di poliziotti brutalmente attaccati, gli accusatori hanno dimostrato che le azioni di Trump hanno messo direttamente in pericolo il cuore della democrazia americana. L’assalto è stato il prevedibile e voluto risultato degli ultimi disperati tentativi di Trump di restare attaccato alla presidenza.
– Prima della rivolta, la rabbia si sentiva per radio. Due giorni prima della rivolta, Glenn Beck, stella delle radio di estrema destra, mandava questo messaggio ai suoi 10 milioni di ascoltatori: ” È il momento di combattere. È il momento per noi di andare in guerra, come le sinistre sono andate in guerra quattro anni fa”. Beck non ha chiesto di invadere il Campidoglio, ma il suo linguaggio era tipico dell’aggressiva retorica usata dalle radio estremiste nelle settimane precedenti l’assalto, anche con continui riferimenti ai brogli e trucchi delle elezioni.
– Immagini terrificanti fanno rivivere gli orrori di quella giornata, potenziando il caso. La messa in onda di video ripresi dalle telecamere di sicurezza e messaggi scambiati fra le forze di polizia, hanno riportato in vita gli orrori di quel giorno come le sole parole degli accusatori non avrebbero mai potuto fare. Il terrore di quelle ore è diventato palpabile, mentre i senatori rivivevano il primo assalto al Campidoglio dai tempi in cui gli invasori inglesi devastarono l’edificio nel 1814.
– Milioni di mascherine aspettano i compratori. Piccole compagnie americane producono mascherine N95, ma non riescono a venderle. In una delle più strane discordanze dalla legge di mercato di domanda e offerta, molte delle circa due dozzine di compagnie che si sono messe a produrre mascherine non riescono a sfondare il mercato e rischiano di chiudere, nonostante l’appoggio dell’ex e dell’attuale Presidente di comprare americano. Ostacoli sono le stratificate burocratiche abitudini delle catene di ospedali, dei distributori di materiale medico e dei complicati regolamenti degli stati. Ma anche il fatto che Facebook e Google hanno vietato la pubblicità per impedire agli approfittatori di dirottare materiale medico di prima necessità per il personale di prima linea. Gli esperti di sanità pubblica dicono che e’ necessaria una strategia nazionale di prestiti e sussidi che assicuri lunga vita ai produttori di materiale medico vitale.
– Stringi la mascherina o raddoppiala, dice il centro di controllo delle malattie. Gli esperti raccomandano agli Americani di continuare a usare le mascherine, di renderle più aderenti al viso e, meglio ancora, di raddoppiarle, mettendole una sull’altra. In questo modo, la trasmissione orale del virus verrebbe ridotta del 96.5 %.
PAGINE INTERNE
– In attesa del processo. L’omicidio di George Floyd aveva sconvolto Minneapolis. Adesso arriva il processo all’ex-poliziotto bianco accusato di averlo ammazzato.
– Si apre un’inchiesta sulla chiamata di Trump. I funzionari dello stato della Georgia sono stati avvertiti di conservare i documenti relativi alla “famosa” telefonata di Trump al segretario di stato di “trovare” voti.
– Biden e Xi in contatto. Il presidente ha parlato con Xi Jinping, leader della Cina, nel loro primo contatto dall’elezione di Biden.
– Musei vuoti a Los Angeles. Gli enti culturali di Los Angeles sono rimasti chiusi, anche se hanno aperto in altre città del paese.
– Rendendo gli oscar più aperti. Ci si aspetta più diversificazione nelle nomine degli Oscar, ma le discussioni continuano.
– New York apre gli stadi. Spazi per sport e concerti con più di 10.000 posti a sedere, presto potranno riaprire per un numero limitato di spettatori, ha detto Cuomo.
– Editore della rivista Hustler. Necrologio di Larry Flynt, inventore della “scandalosa” rivista Hustler che era diventato, dopo una vita di lotte legali e culturali, un eroe della libertà di parola. Aveva 78 anni.